Vanessa Mini, the woman of the swing

Fortissimo è il suo ultimo lavoro. Vanessa Mini, una cantante 
italiana molto “americana”

“Suggestiva, elegante e indimenticabile.
Con queste tre doti Vanessa si propone e si muove sul palcoscenico unendo uno swing easy, inconfondibile ad un linguaggio del corpo allegro e scanzonato che rendono le sue performances assolutamente da vera fuoriclasse della canzone” .
“Vanessa Mini”, continua  Fred Chiosso, figlio del grande Leo Chiosso, autore di  intramontabili successi (Fred Buscaglione, Mina, Ornella Vanoni, solo per citarne  alcuni)  “è quella che io definisco un’artista americana perché sa cantare, ballare e recitare. Sulla scia di Harry Connick Jr. e Michael Bublè, Vanessa ripropone il genere musicale più bello e affascinante del mondo, lo Swing, e… scusate se è poco”.

Fortissimo è l’ultima proposta di Vanessa, un brano indimenticabile che nasce dall’ammirazione che l’artista nutre per una delle più grandi cantanti e donne dello spettacolo italiano: Rita Pavone.
“Cercavo un brano italiano che potesse essere arrangiato in chiave swing” , dice Vanessa: “Un brano che contenesse, oltre alla bella musica, anche un messaggio diretto, esplicito e soprattutto sincero. Fortissimo è stato un Amore al primo Ascolto”.

Vanessa Mini è geneticamente predisposta alla musica che inizia a studiare già dall’età di sei anni con il miglior maestro di pianoforte che una bambina di sei anni potesse avere, Augusto Paleari. Un vero signore, elegantissimo nel suo impeccabile abito blu, cravatta e cappello (un grande ricordo per un grande professionista che purtroppo è venuto a mancare).
Pazienza, perseveranza, dedizione, essere vincente rispettando sempre le regole sono stati i suoi più importanti insegnamenti.

L’idea per il canto arriva, invece, molti anni più tardi  ed è riconducibile ad un aneddoto che Vanessa stessa racconta:” Mi trovavo al Festival di  Sanremo, in qualità di interprete chuchotage (per Letizia Casta ).Era il 1999, kermesse condotta da Fabio Fazio. Ero in pausa dietro le quinte del Festival, canticchiavo, affascinata dall’atmosfera sanremese, una canzone  quando sentii una mano molto delicata poggiarsi sulla mia spalla e una voce gentile ed amichevole sussurrarmi: ”You should sing” (dovresti cantare) . Mi giro ed incredibilmente realizzo:  era Cher . Uno scambio di qualche frase e da lì tutto ha avuto inizio”.

Indubbiamente tutto parte da quell’episodio ma è innata, nel suo cuore, la passione per i grandi shows americani.
La musica per Vanessa deve essere Spectaculum.

Se le si chiede quali siano le sue ispirazioni e i suoi esempi, la risposta è ” Tutti e nessuno”. Lei osserva e sceglie ciò che più si avvicina alla sua personalità e lo fa suo.
Segue sempre il suo istinto. Prova. Sbaglia. Cade. Si rialza. E, alla fine, quello che ne viene fuori, è sempre Un Vero Spettacolo.

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