Le Vispe Terse di Luciano Cicioni a Palazzo Santa Chiara di Roma

Le Vispe Terse di Luciano Cicioni a Palazzo Santa Chiara di Roma – Dal 9 all’ 11 marzo 2012 a Palazzo Santa Chiara di Roma 

L’autore, Luciano Cicioni, di mestiere fa l’avvocato. E di certo Cicioni avrà la maturità classica.

Di certo terrà, in casa, scaffali di libri letti; non soltanto, nello studio legale, quelle severe, inquietanti teorie di dorsi zeppi di leggi, teorie, sentenze. Quanti bei nomi di “esercenti” l’attività legale fan parte della letteratura italiana.

Cicioni, è bene dirlo, sta vincendo la sua sfida con le parole e la versificazione, e se è vero che barthesianamente “testo vuol dire tessuto”, il suo telaio lavora trame di grande abilità, che rivelano capacità mimetiche calibrate, non sul filo del travestimento satirico o burlesco, ma sul registro di una transcodificazione ironica e sofisticata.

A Cicioni non interessa tanto, come nel classico crudele Paolo Vita-Finzi o nel trasgressivo Michele Serra, misurarsi – oltre che sul contesto stilistico – nei contenuti per così dire ideologici, quanto entrare nella pelle linguistica dell’altro. Non lo stimola troppo la versione caricaturale. Ama di più la creazione di un sosia, quella che Bachtin definisce “l’affermazione di un mondo alla rovescia”, che poi è la cifra della parodia.

Dunque ecco nascere dalla costola di Luigi Sailer trentuno Vispe Terese, in carne ed ossa poetiche, credibili. E così la celeberrima filastrocca, appena un rigo sopra l’insensatezza dei limericks nonsente di David Lear, rivive su latitudini impensate e grazie a impervie, e riuscite, sperimentazioni.

E’ proprio vero che l’imitazione è la miglior forma di lusinga e di stima.

 Antonio Carlo Ponti

(dalla prefazione a “Le Vispe Terese”)

IL MODELLO: LUIGI SAILER

FRYDERYK CHOPIN – Valzer in re bemolle maggiore op. 64 n° 1

LE MANIERE: OMERO

                      SAFFO

                      VIRGILIO

   LEO DELIBES – Danza n° 6 in stile antico

                          JACOPONE DA TODI

LAUDARIO CORTONESE – “Troppo perde ‘l tempo”

                          DANTE ALIGHIERI

                          CECCO ANGIOLIERI

FRANZ VON SUPPE’ – “Mia bella fiorentina” da Boccaccio

                          FRANCESCO PETRARCA

                          TORQUATO TASSO

                          GIOVANNI MARIA RADINO – Gagliarda prima

                          LUDOVICO ARIOSTO

                          GIAMBATTISTA MARINO

LOUIS-CLAUDE DAQUIN – Rondeau

PIETRO METASTASIO

                          UGO FOSCOLO

ALFREDO CATALANI – “A sera”

 ALESSANDRO MANZONI

                          GIACOMO LEOPARDI

FRYDERYK CHOPIN – Notturno in do diesis min.

 GIOSUE’ CARDUCCI

                          GIOVANNI PASCOLI

                          GUIDO GOZZANO

COSTANTINO DE CRESCENZO – Notturno

GABRIELE D’ANNUNZIO

                          FILIPPO TOMMASO MARINETTI

                          ALFREDO CASELLA – “Omaggio a Clementi” da 11 Pezzi infantili op. 35

                          ALDO PALAZZESCHI

  SALVATORE DI GIACOMO

MARIO COSTA – “Napoletana” da Scugnizza

GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI

                          TRILUSSA

ROMOLO BALZANI – “L’ eco der core”

VINCENZO CARDARELLI

                          GIUSEPPE UNGARETTI
ALBERTO GINASTERA – Danza argentina n° 2

  UMBERTO SABA

                          SALVATORE QUASIMODO

NINO ROTA – “Siciliana” dal film Il Padrino

            EUGENIO MONTALE

                          CHARLES BAUDELAIRE                         

                          ALFRED MARGIS – Valse Bleue

                          FEDERICO GARCIA LORCA                         

                          ISAAC ALBENIZ – Preludio da España

 EDGAR LEE MASTERS

                          HENRY MANCINI – “Moon River”

Piazza di Santa Chiara, 14 – tel. 06 6875579

orari spettacoli: dal Venerdì al Sabato ore 21, Domenica ore 18

costo del biglietto da € 22 a € 15

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