Intervista Occhi: “Trittico 2+1.0 è un viaggio di accettazione”

IL 15 luglio è uscito “Trittico 2+1.0“, il nuovo EP di Occhi. Il personaggio misterioso ed ironico torna con il suo percorso tra i sentimenti di rinascita, già iniziato con il singolo “Piove”, di cui avevamo parlato ad aprile. Per l’occasione lo abbiamo intervistato!

Intervista ad Occhi per Trittico 2+1.0

Bentornato! Il tuo nuovo EP “Trittico 2+1.0” esce dopo il primo, “Trittico 1”. Qual è il percorso che hai fatto tra i due lavori?

Grazie per avermi intervistato ancora! Il percorso iconograficamente è il passaggio tra notte e alba: “Trittico 1” era ambientato in una nerissima notte personale e minacciose nuvole rosse, le colonne bruciano e il buio avvolge tutto. Solo che la notte è destinata a finire, in questo caso in un alba rosa surrealista e quasi vaporwave mentre le colonne non sono più infuocate. E’ un viaggio di accettazione verso il ghosting del gruppo di Othello e di ripresa graduale dove ogni brano è un gradino diverso: dal riconoscere una certa apatia e da una positività forzata, al fatto che ci siano cose buone e che ritrovare uno slancio positivo è possibile con una maggiore consapevolezza.

Hai una passione per il Giappone: una cover di un brano giapponese e una similitudine continua con il gioco Othello, inventato da un giapponese. Come nasce questo fascino per il mondo orientale?

Nasce da quando ero bambino. Ho sentito molto forte l’influenza dell’intrattenimento giapponese: i manga, l’animazione, i video game. Ma anche Rashomon di Kurosawa è uno dei miei film preferiti in assoluto.
E’ una nazione dalle grande contraddizioni ma c’è un grande amore e rispetto per la musica che ha uno spirito particolare, dal jazz alla produzione pop e in generale una grande passione per l’estetica.

Ci sarà un terzo EP?

Mistero! Ho già del materiale nuovo, se l’ispirazione mi porterà ad un “Trittico 3” non escluderei questa porta.

Ci parli del brano “Dateci una stanza”, sempre dell’EP Trittico?

E’ un brano dallo spirito leggero ed estivo che parla della ricerca di uno spazio ideale come ritorno di una volontà positiva, uno slancio vitale: potrebbe essere una location marittima, oppure una città nord europea o dell’est. Magari un posto caldo ma non troppo dove si beve bene . “Conosco un posto e lì io mi guarirò”. Il brano parla del ritorno di un’energia leggera e quasi adolescenziale ma con un sottotesto di consapevolezza interiore ed un pizzico di pazzia.

Hai delle date estive in programma?

Al momento purtroppo no, ma mi piacerebbe molto. Idealmente mi piacerebbe fondare una Occhi band ma non ho ancora trovato la chimica giusta per mettere su lo spettacolo che ho in mente. Non escludo però soluzioni diverse.

Un brano italiano che ti piace molto al momento?

Fai Male” di Bruno Martino. Di recente è piaciuto il nuovo di LNDFK: “Don’t know I’m dead or not”, oltre la qualità musicale apprezzo il tocco di pazzia.

Ufficio Stampa – Brainstorming Music
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