Tornano di moda gli “sciuscà”

Tornano di moda gli “sciuscà” – Un mestiere antico quello del lustrascarpe, cui Vittorio De Sica aveva dedicato una delle pellicole più importanti del neorealismo italiano, con gli scugnizzi romani del dopoguerra che si guadagnavano il pane per strada. Un lavoro che sembrava dimenticato, ma che dalla prossima primavera tornerà a rivivere a Palermo grazie a Confartigianato. Dopo una lunga selezione, la squadra è pronta e si compone di tre donne e dodici uomini. Prima di cominciare a lavorare, i ragazzi selezionati dovranno seguire un corso di formazione per apprendere i “trucchi del mestiere“, costituire la cooperativa sociale ShoeShine 2.0 e ottenere dal Comune le autorizzazioni per lavorare in strada. Gli “sciuscià” prenderanno posizione nelle dieci postazioni del centro entro la fine di maggio. La formazione durerà circa tre settimane (sei gli incontri) e a istruire i giovani saranno storici artigiani. Nessuna spesa per avviare la cooperativa: per il primo anno Confartigianato ha stretto un accordo con un commercialista per gestire la pratica al posto dei neo lustrascarpe.

I materiali necessari per pulire le scarpe saranno offerti da una nota azienda milanese. La sedia dove i clienti si accomoderanno, sarà in legno, e sarà realizzata da un artigiano. L’università di Palermo, a tal fine sta lavorando a un bando.

I lustrascarpe si presenteranno in una veste insolita: ancora non ci sono certezze sul look che sarà scelto, ma gli uomini potrebbero essere in frac. Le postazioni previste, sotto i portici di via Ruggero Settimo, in via Libertà, piazza Castelnuovo, via Emerico Amari, piazza San Domenico, piazza Borsa, piazza Verdi, via Maqueda, corso Vittorio Emanuele e stazione centrale.

 

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