The Darbar Festival in Ravenna. Un’immersione totale nell’universo del Raga

The Darbar Festival in Ravenna. Un’immersione totale nell’universo del Raga

Sabato 24 giugno ore 10 Basilica di San Francesco | Glorious Morning Ragas

  • ore 12 Sala Corelli Teatro Alighieri | Yogabliss lezione hatha yoga di Kanwal Ahluwaliai
  • ore 15 Sala Corelli Teatro Alighieri | lezione dimostrativa di bansuri con Shashank Subramanium
  • ore 21 Teatro Alighieri | RAGA TIME TRAVEL doppio concerto


L’ultima giornata dedicata al Darbar Festival, sabato 24 giugno, prende il via nella Basilica di San Francesco (ore 10) con un concerto intitolato Glorious Morning Ragas, dedicato interamente ai raga del mattino, che vede protagonisti Praveen Godkhindi al flauto traverso detto bansuri e Subhankar Banerjee ai tabla. Rappresentante dello stile indostano, Praveen Godkhindi si è formato con il padre, da cui ha appreso lo stile, e si esibisce in concerti in India e in altri paesi. Ha suscitato particolare successo il concerto in cui tre artisti della sua famiglia si sono esibiti insieme: Praveen Godkhindi, insieme al padre, suo maestro, e al figlio, Shadaj Godkhindi. Ha tuttavia anche una formazione da ingegnere elettronico e da compositore e firma musiche per la televisione, il cinema, il teatro e la danza. Subhankar Banerjee, suonatore di tabla è un grande improvvisatore, allievo di prestigiosi maestri che lo hanno formato nei vari stili percussivi dei tabla, ed è attivo anche con artisti della scena del jazz.

La giornata prosegue alle 12, alla Sala Corelli del Teatro Alighieri, con la seconda lezione di hatha yoga di Kanwal Ahluwalia, con musica dal vivo di Giuliano Mordarelli.
Nella stessa Sala Corelli alle 15 si tiene la lezione dimostrativa di flauto bansuri con Shashank Subramanium, il virtuoso che si è esibito nel doppio concerto di sabato 23 insieme al maestro di sitar Pandit Kushal Das. Ex bambino prodigio, Shashank Subramanium si è esibito per la prima volta a sei anni e a 12 ha iniziato a partecipare a tournée internazionali. Maestro dello stile carnatico, ha elaborato una tecnica esecutiva propria e particolarmente complessa, dal punto di vista sia melodico che ritmico, che tiene conto di modelli improvvisativi dell’India del nord e dell’India del sud: un’occasione da non perdere per chi volesse riflettere su quando ascoltato la sera prima nel concerto Epic Ragas.

L’appuntamento conclusivo dell’intesa tre giorni dedicata alla musica indiana è al Teatro Alighieri con un doppio concerto, intitolato Raga Time Travel, dedicato alla rudra vina e al canto dhrupad nella prima parte e alla straordinaria vocalità delle sorelle Ranjani & Gayatri nella seconda.Il canto dhrupad è la forma vocale più antica dell’India del nord e ha origine dall’intonazione cantata dei testi sacri in sanscrito. Si tratta di una modalità di canto contemplativa e meditativa, che si è tramandata nei rituali devozionali dei templi induisti e nelle corti, sviluppandosi col tempo in una forma d’arte sofisticata. I più famosi esponenti di questa nuova modalità di canto sono i fratelli Dagar, che ebbero un ruolo fondamentale nella rinascita del canto dhrupad negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, facendolo conoscere anche in Europa, Stati Uniti e Giappone.Centrale nel pratica del canto dhrupad è la pratica del nada yoga, che aiuta l’esecutore a percepire le vibrazioni interne e a utilizzare tutto il proprio corpo nell’emissione vocale. Per la complessità esecutiva e per un cambiamento di gusto a partire dal XVIII secolo, il canto dhrupad subì un periodo di crisi che culminò all’inizio del Novecento, con la fine del mecenatismo delle corti. Ma è potuto rinascere nel dopoguerra grazie agli studi sulle tradizioni musicali indiane. Lo riascolteremo dunque alla voce di Pelva Naik, formatasi nella prestigiosissima scuola Dagar, con lei, alla rudra vina, Ustad Bhauddin Dagar rappresentante della ventesima generazione proprio della famiglia Dagar e che ha tenuto la lezione dimostrativa di rudra vina con cui si è aperta la giornata del 23 giugno. Ai due rappresentanti dello stile Dagar si aggiungono lo specialista delle percussioni Surdarshan Chana alla coppia di tamburi jori, uno strumento simile ai tabla introdotto dai guru sikh per l’accompagnamento dei loro canti devozionali, e Seetal Dhadyalla e Kiruthika Nadaraja al tanpura. La seconda parte del doppio concerto è dedicato alla musica carnatica delle grandi cantanti Ranjani & Gayatri, che abbiamo già incontrato nella lezione dimostrativa  del 22 giugno, con cui si è aperto il Darbar Festival a Ravenna. I virtuosismi vocali delle due sorelle gareggiano con le complesse tecniche percussive di Patri Satish Kumar al tamburo bipelle mridangam e di Giridhar Udupa al ghatam, un vaso di terracotta utilizzato come strumento ritmico nell’India del sud. Con loro Jyotsna Shrikanth al violino, musicista dalla doppia formazione, nello stile carnatico assimilato in India e nella musica colta occidentale, appresa alla Royal School of Music di Londra, e infine Mithila Sarma e Kiruthika Nadaraja al tanpura.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti:
Glorious Morning Ragas
(ingresso 20 euro, ridotto 18)
Yogabliss lezione hatha yoga di Kanwal Ahluwaliai (iscrizione 10 euro)
Lezione dimostrativa di bansuri con Shashank Subramanium (Ingresso 5 euro)
RAGA TIME TRAVEL doppio concerto (Posto numerato 30 euro – ridotto 26)
I Igiovani al festival: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari 50% tariffe ridotte

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