Squalo elefante spacciato per squalo manzo. Sequestrati 680 chili di prodotto ittico

Squalo elefante spacciato per squalo manzo. Sequestrati 680 chili di prodotto ittico – L’operazione congiunta è stata effettuata dal Corpo forestale dello Stato e dalla Guardia Costiera

Sequestrati 680 chili di squalo elefante spacciato per squalo manzo e pronto per essere immesso sul mercato. L’operazione congiunta è stata effettuata dal personale del Corpo forestale dello Stato del Servizio CITES Centrale di Roma e dal personale del Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima del Lazio e  rientra nell’ambito di controlli nel settore della pesca e della sicurezza agroalimentare.  Il sequestro è avvenuto presso il Centro Agro Alimentare di Guidonia Montecelio (RM).
Lo squalo Elefante Cethorinus maximus, specie ittica protetta dalla Convenzione di Washington (Appendice II), era pronto per essere immesso sul mercato in maniera illegale. Dai controlli effettuati dalla Forestale e dalla Capitaneria di Porto, infatti, sono stati rinvenuti diversi tranci di carne di pesce, per un totale di circa 680 chili, che sarebbero stati venduti in maniera illecita, in quanto la dicitura riscontrata sia sui documenti contabili che su quelli di trasporto era “carne di squalo di manzo”.
Il personale intervenuto ha immediatamente posto sotto sequestro l’intera partita di pesce e ha provveduto a  denunciare sia il rivenditore, sia la ditta che aveva pescato l’esemplare, per il reato di frode in commercio e commercio illegale di specie tutelate dalla Convenzione di Washington (CITES).
Il fenomeno della vendita illegale degli squali è in crescita, il Corpo forestale dello Stato e la Guardia Costiera stanno da tempo eseguendo controlli, anche alla luce della recente introduzione di altre specie ittiche nell’ambito della Convenzione di Washington, come ad esempio l’anguilla europea e le altre specie di squali che, a breve, entreranno nella lista delle specie protette.

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