Scoperta una raffineria artigianale di cocaina

Scoperta una raffineria artigianale di cocaina- Operazione “CAUCASO”Roma – Operazione del Gruppo Carabinieri di Frascati. – Disarticolato un pericoloso gruppo criminale proveniente dalla Georgia dedito alla commissione di furti in appartamenti di lusso.- Rinvenuta anche una raffineria artigianale di cocaina. – 6 arresti.

 

 

Nella periferia sud di Roma (Loc. Borghesiana e Tor Bella Monaca) è stata condotta un’operazione dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati in collaborazione con le Compagnie dipendenti e le unità cinofile dei Carabinieri di Santa Maria Galeria, tesa a disarticolare un pericoloso sodalizio criminoso dedito alla commissione di furti in abitazioni di lusso. Per questo motivo è stata data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica presso lo stesso Tribunale nei confronti di 5 soggetti (di cui quattro georgiani ed 1 ucraino). L’attività investigativa, che ha avuto inizio nella scorsa primavera proprio per fronteggiare il fenomeno dei furti in appartamento, è stata condotta prevalentemente attraverso strumenti investigativi tradizionali quali numerosi servizi di osservazione e pedinamento, individuazioni fotografiche, e, soprattutto attraverso un’accurata analisi del modus operandi dei ladri, che ha portato ad individuare la banda, composta da soggetti tutti provenienti dalla regione caucasica, tutti pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona, che si è resa responsabile di innumerevoli furti in appartamenti delle zone residenziali della Capitale. In particolare sono stati riscontrati dai Carabinieri circa 25 furti e parte della refurtiva è stata recuperata, sebbene si è certi che ne siano stati commessi molti di più, nella zona dei Castelli Romani ma anche e soprattutto nei quartieri romani di Montesacro, Collina Fleming e Trionfale. La banda provvedeva ad individuare gli appartamenti d’interesse ed a studiare le abitudini dei proprietari sino ad individuare il momento in cui l’appartamento veniva lasciato incustodito. A quel punto, attraverso la forzatura delle serrature i ladri si introducevano all’interno impossessandosi di tutto ciò che riuscivano a portare con se: preziosi, apparecchi high tech, orologi, telefoni cellulari ed altro. I preziosi venivano poi, in alcuni casi spediti all’estero, in altri casi rivenduti sulla stessa piazza romana presso negozi “Compro Oro” o presso ricettatori di fiducia, tanto che, nel corso delle indagini, è stato possibile recuperare circa 50 chilogrammi di oggetti preziosi. I cinque rivestivano all’interno del gruppo ciascuno ruoli ben precisi: due di essi erano i promotori ed organizzatori del sodalizio gestivano l’aspetto logistico, la coesione del gruppo, il reperimento anche all’estero di specifici macchinari ed attrezzature idonee all’apertura di porte blindate, controllavano l’esecuzione degli ordini impartiti e la vendita della refurtiva. Gli altri si dividevano i compiti proponendo gli obiettivi, curando l’apertura delle porte (uno di essi è particolarmente abile in questo). La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, grazie alle risultanze acquisite nel corso delle indagini ha potuto rubricare ai cinque, oltre ai capi di imputazione scaturenti dai singoli furti, anche l’art. 416 del codice penale, vale a dire l’associazione per delinquere. Oltre all’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state effettuate numerose perquisizioni domiciliari che hanno portato a recuperare numerosi gioielli, oggetti in argento, computer portatili provento dei furti, oltre che a vari arnesi atti allo scasso, specifici anche per aprire le blindature. Sempre durante il blitz è stata rinvenuto in un appartamento in uso ad uno degli arrestati un laboratorio per estrarre la cocaina dai tessuti intrisi che vengono usati per portare clandestinamente la droga. In particolare all’interno dell’appartamento ove stavano due degli arrestati è stato sorpreso un peruviano con un borsone pieno di vestiti imbevuti di cocaina liquida, mentre dentro la raffineria è stata sorpresa una donna incensurata, amica di uno degli arrestati, la quale all’arrivo dei Carabinieri ha tentato di disfarsi del liquido in decantazione evidentemente estratto da altri capi di abbigliamento precedentemente trattati.

 

 

Roma  – Svaligiavano appartamenti di lusso, 5 arresti dei carabinieri. Scoperta anche una “lavanderia” della droga dove abiti intrisi di cocaina venivano “smacchiati”.

 

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati hanno disarticolato un pericoloso sodalizio criminoso dedito alla commissione di furti in abitazioni di lusso. Quattro cittadini georgiani ed uno ucraino sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Roma. Almeno 25 i furti commessi alle porte di Roma e nei quartieri “bene” della Capitale attribuiti alla banda. Il bottino, preziosi e apparecchi high tech, o veniva piazzato tra “Compro Oro” e ricettatori di fiducia o partiva per l’estero. Nel corso delle indagini recuperati 50 Kg di oggetti preziosi. In un appartamento in uso ad uno degli arrestati, è stato scoperto un laboratorio per estrarre la cocaina da tessuti intrisi che vengono usati per portare clandestinamente la droga. All’interno dell’abitazione ove si trovavano due degli arrestati sono stati, inoltre, arrestati un peruviano, trovato con un borsone di vestiti intrisi di cocaina liquida, e una donna romana, incensurata, mentre era alle prese con il procedimento di estrazione. All’arrivo dei Carabinieri quest’ultima ha tentato di disfarsi del liquido in decantazione evidentemente estratto da altri capi di abbigliamento precedentemente trattati.

 

 

 

Cittadino filippino arrestato dai carabinieri per tentato omicidio. L’altra sera, al laghetto dell’Eur, dopo una banale lite aveva accoltellato un connazionale.

 

 

Roma – E’ stato bloccato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur a Cisterna di Latina, l’autore dell’accoltellamento avvenuto l’altra sera nei pressi del laghetto dell’Eur ai danni di un badante filippino di 41 anni. Si tratta di un connazionale di 49 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, collaboratore domestico di professione, che è stato sottoposto a fermo. L’uomo, dopo aver acceso con la vittima una lite per futili motivi, ha afferrato un coltello con il quale lo ha colpito violentemente. Subito dopo si è dato alla fuga, lasciando il 41enne gravemente ferito a terra. I militari, dopo averlo rintracciato a Cisterna di Latina, lo hanno associato al carcere di Regina Coeli, dove attenderà di rispondere alle domande dell’Autorità Giudiziaria. La vittima, invece, si trova tuttora ricoverata in ospedale a causa della lesione della milza provocata dal fendente. E’ comunque fuori pericolo di vita.

 

 

 

San Pietro – I carabinieri contrastano gli abusivi in via della Conciliazione.

 

 

Roma – I Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro, negli ultimi giorni, hanno condotto mirati servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dell’abusivismo commerciale in Via della Conciliazione, Via Ottaviano e Via Leone IV. A tale quadro è riconducibile l’ultimo sequestro effettuato dai militari della Pattuglia Mobile di Zona del Nucleo Operativo, coadiuvati dal personale della Compagnia di Intervento Operativo dell’8′ Reggimento Lazio. In particolare i militari, nel transitare lungo Via della Conciliazione, hanno notato un soggetto di etnia africana che – alla vista dei carabinieri – avvisava, con segni convenzionali in precedenza stabiliti (un fischio di richiamo), altri suoi connazionali che, a loro volta, scappavano tra la folla di turisti presenti in zona. Nell’operazione è stato sequestrato un borsone contenente numerose borse con marchi di famose griffe palesemente contraffatti che da li a poco sarebbero stati venduti per pochi euro. Nei prossimi giorni, anche in vista delle festività natalizie, i servizi proseguiranno per garantire la serenità dello shopping nel rispetto delle regole.

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