S.C.I.O. intervista all’autore di “Alba in quarantena”

Il 4 maggio è uscito il singolo “Alba in quarantena” di S.C.I.O., artista eclettico che ha messo in musica una notte del primo lockdown.

S.C.I.O. intervista

Ciao S.C.I.O., i tuoi brani sono sempre qualcosa di spaziale. Come è nata “Alba in quarantena”?

Ciao e grazie per questo spazio.
Non so se sono spaziali o no…sono sicuramente, genuini…sono la forma espressiva dei miei stati d’animo ed il modo con cui io riesco ad analizzare e superare difficoltà emotive e non.

Il tuo nome d’arte è scritto come se fosse un anagramma… quindi ti chiedo: per cosa sta questo anagramma?

All’inizio avevo deciso di chiamare il progetto “Moonbow” per il fatto che i miei brani prendono forma quasi sempre di notte. Poi mi sono reso conto che c’erano tanti altri progetti musicali con questo nome.
Allora ho deciso per il mio soprannome : scio con l’accento sulla I. I puntini sono stati inseriti per un motivo molto pratico. Era l’unico modo per far sì che questo nome venisse accettato in diversi canali social. Altrimenti veniva rifiutato. Ti ho deluso lo so, c’è poca poesia in tutto questo.

Hai scelto di esprimerti sono con musica strumentale, nel tuo futuro pensi ci sia in programma un brano cantato?

A dire la verità ho scritto qualche pezzo “parlato”. Ma erano degli esperimenti… e mi sono fermato lì.
Comunque non credo, a meno che decida di usare la voce come strumento…allora può essere.

Perché definisci i tuoi brani “suggestioni musicali”?

Li definisco suggestioni perché nascono da forze esterne di carattere per lo più emotivo che scaturiscono in musica…quindi quello che nasce è fortemente suggestionato.

E in programma l’uscita di un album?

No, in programma c è la preparazione del setup live, essendo da solo, sto lavorando insieme al maestro Alessandro Zaccheroni per far sì di rendere l esperienza live la più coinvolgente possibile.

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