Ho scelto te
Nel silenzio della notte,
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell'incanto dell'aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell'arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io...
Carnevale vecchio e pazzo
Carnevale vecchio e pazzo
s'è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all'improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno...
Delusione
Per tutte le parole che non ti ho mai detto, è che avrei sempre voluto dirti, anche se già sapevo che con esse avrei potuto ferirti.
Per tutti quei giorni passati ad ascoltarti, anche quando nulla avevi da dirmi, per tutte quelle volte in cui non hai saputo capirmi.
Per tutti...
La scalogna
Per sollevare un così gran peso,
Sisifo, il tuo coraggio ci vorrebbe!
Benché si lavori di lena,
l'Arte è lunga e il Tempo breve.
Lontano dai sepolcri illustri
in uno sperduto cimitero
il mio cuore, come un tamburo a lutto,
batte funebri marce.
- Molti gioielli dormono sepolti
nelle tenebre e nell'oblìo,
lontano da zappe e da sonde.
Molti...
Quello che ti chiedo
è solo che tu sia
anima della mia anima,
sangue del mio sangue
dentro le vene.
Che tu sia in me
come il cuore
mio che mai
vedrà, toccherò
e i cui battiti
non si stancano mai
di darmi la vita
fino a quando non morirò
di Pedro Salinas
Nelle sere azzurre
Nelle sere azzurre d'estate andrò per i sentieri,
pizzicato dal grano, a calpestare l'erba tenera:
come in sogno ne sentirò il fresco nei piedi.
Lascerò che il vento bagni la mia testa nuda.
Non dirò nulla, non penserò a niente:
ma l'amore che non ha fine mi riempirà l'anima,
e andrò lontano, molto...
E guardo alla finestra
ante tempus,
prima del tempo.
Antifona di primavera,
le mie rose hanno sete.
Arsura infinita
di parole,
a goccia a goccia
con la paura di perderti,
perdermi io
nel dedalo delle tue mani
feroci nei miei seni,
alterato
esigente
impazzito fiato
placato ora,
male amore mio,
amore dimenticato,
amaro amore
attimo,
forse una vita,
simulacro di sale.
Ante tempus,
te ne vai
prima del tempo,
svagato...
Al picco di Punta Manara scosceso
giù negli scogli sospeso
al mare si arriva,
profumo di marzo bizzarro
ed aspre spiralis spiranthes,
anguste silvestri orchidee
sui rupi abbacinanti
in noi esplodono
e nudi siamo - i timori sono lontani,
non ci appartengono più,
assolti,
bambini.
©Mara Limonta
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