Riaprono al pubblico il Museo delle Palafitte e il Museo Retico

Riaprono al pubblico il Museo delle Palafitte e il Museo Retico – Sabato 4 marzo riaprono al pubblico, dopo la pausa invernale, il Museo delle Palafitte di Fiavé e il Museo Retico di Sanzeno. I musei, curati dall’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, saranno visitabili nei giorni di sabato e domenica e nei giorni festivi dalle ore 14 alle 18. Domenica 5 marzo, come ogni prima domenica del mese, l’ingresso sarà gratuito. Per scuole e gruppi le strutture saranno aperte su richiesta anche durante la settimana. I Servizi Educativi della Soprintendenza propongono inoltre interessanti percorsi e laboratori didattici per le scuole primarie e secondarie mirati all’approfondimento delle tematiche trattate nei musei.

Il Museo Retico – Centro per l’archeologia e la storia antica della Val di Non offre un percorso particolarmente suggestivo che si snoda nel “pozzo del tempo”, dai cacciatori del Paleolitico fino ai santi martiri d’Anaunia, tra preziosi reperti, antiche testimonianze e sussidi tecnologici e multimediali. Sono centinaia gli oggetti in mostra che attestano la ricchezza archeologica della Val di Non. Particolare rilievo è riservato ai Reti, la popolazione pre-romana che abitava la valle nell’età del Ferro e che ha lasciato numerose evidenze e una vasta cultura materiale: splendide produzioni artistiche, oggetti legati al mondo del culto, attrezzi da lavoro, semplici utensili della vita quotidiana. Nella sezione “Sanzeno Antica” è illustrata la storia delle ricerche archeologiche, effettuate dal XIX secolo ai giorni nostri, che hanno reso noto il paese nell’ambiente scientifico internazionale.

 

Incluso nella lista del Patrimonio mondiale Unesco, Fiavé è uno dei siti palafitticoli più importanti d’Europa. Il Museo delle Palafitte racconta le vicende dei diversi abitati succedutisi tra il IV e II millennio a.C. lungo le sponde del lago Carera, bacino di origine glaciale. Il percorso espositivo costituisce un’opportunità unica per conoscere e capire meglio la vita dei nostri antenati dell’età del Bronzo. Straordinari reperti in legno che stupiscono per la loro modernità, testimonianze di notevoli tecniche costruttive, filmati, installazioni e un grande plastico conducono nell’atmosfera di un villaggio palafitticolo di 3.500 anni fa. Una sezione del museo è inoltre dedicata al biotopo Fiavé-Carera, riserva naturale provinciale e sito di importanza comunitaria, dove sono visibili i resti delle palafitte. L’area protetta è raggiungibile a piedi, in circa 30 minuti, lungo un comodo percorso che parte dal museo.

 

Entrambi i musei hanno ottenuto l’assegnazione del marchio Family in Trentino e mettono a disposizione servizi e modalità di visita adeguati alle esigenze delle famiglie con bambini. Oltre a facilitazioni quali tariffe agevolate e spazi dedicati all’accoglienza, offrono lungo il percorso espositivo postazioni “a portata di bambino” allestite appositamente per i visitatori più piccoli con oggetti, mappe e schede colorate che invitano ad osservare e riconoscere i reperti in mostra che trasformano la visita in un giocoso viaggio nel passato.

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