Mestiere Donna, immagini del Dopoguerra nelle foto dell’archivio Avanti – La mostra fotografica Mestiere donna affronta, dal 9 marzo al 12 aprile alla Casa della Memoria e della Storia di Roma, uno dei punti più qualificati della storia del pensiero socialista e progressista italiano. Ripercorre al femminile, in un itinerario suggestivo, più che strettamente documentario, una fase cruciale della storia italiana: il secondo dopoguerra, quando la donna, pur ancora soggetta alla durezza della fatica manuale e contadina, muoveva i primi passi verso una diversa affermazione nella scala sociale, politica ed economica del Paese.
I 37 pannelli, esposti alla Casa della Memoria e della Storia dal 9 marzo al 12 aprile 2012, testimoniano gli anni dal 1950 al 1970, un periodo di circa vent’anni in cui si è svolto il lungo percorso verso l’emancipazione, passando per la conquista della parità salariale, l’abolizione del delitto d’onore e la riforma del diritto di famiglia.
L’Italia femminile di queste foto non è quella della donna casalinga felice tra i fornelli o della diva fatale, così come ci è stata rimandata da un’iconografia dura a scomparire, ma è un’Italia vera, ancora povera, che dalle campagne si sposta nelle città: è la storia di milioni di donne contadine, operaie, commesse o segretarie, la cui vita individuale s’intreccia con la storia sociale e politica italiana.
La mostra è a cura di Eugenia Querci e Bianca La Rocca della Fondazione Nevol Querci, organizzazione a cura di Maurizio Bartolucci, allestimento a cura di Maria Alessandra Giuri.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, Dipartimento Cultura – Servizio Programmazione e Gestione Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
dal lunedì al venerdì, dalle 09.30 alle 20.00
sabato e domenica