Dal 7 maggio è disponibile in rotazione radiofonica “AD UN METRO DI DISTANZA”, primo brano di MATTEO MAIONE pubblicato su tutte le piattaforme di streaming il 1° maggio. Distanti, ma uniti dalla voglia di normalità e di vicinanza fisica ed emotiva: questo il senso di “AD UN METRO DI DISTANZA”, brano di debutto di MATTEO MAIONE che veicola un messaggio di fiducia e aspettativa per il domani. Musicalmente l’andamento iniziale è apparentemente cupo nella sua progressione funky, aprendosi poi in un ritornello pop/rock che è una riflessione coraggiosa e, soprattutto, una ricerca di speranza per un ritorno alla libertà.
Ecco cosa ci ha raccontato!
A cosa fa riferimento “Ad un metro di distanza”?
È un brano che vuole riflettere su quello che abbiamo vissuto e che ancora stiamo vivendo, la pandemia, la distanza fra le persone; una distanza intesa, metaforicamente, come barriera tra le persone, ma anche incapacità, impossibilità, a volte, di relazionarsi con gli altri; allo stesso tempo, però, è una canzone che cerca una speranza per un ritorno alla normalità e una possibilità di allontanarsi da quella distanza, fisica e temporale, trasformandola in un messaggio di fiducia e aspettativa per il futuro.
C’è ancora bisogno di parlare di “vicinanza umana”, nonostante ormai siamo ad oltre un anno di pandemia globale?
Il covid ci ha distanziato, ci ha fatto diventare ostili, diffidenti, lontani; ci vorrà sicuramente del tempo affinché le persone si riabituino completamente all’idea di un rapporto con gli altri, ritrovando così quel contatto e quell’abbraccio più forti di prima.
Com’è stato per te il primo lockdown? E cosa ti ha spinto a scrivere questo brano?
Durante il primo lockdown ho vissuto un mio personale momento di solitudine, paura, incredulità, e, come tutti, di impossibilità di fare previsioni sul futuro; poi, però, proprio attraverso la musica ho trovato la forza di superare quei turbamenti, trasformandoli in una visione di speranza e di ritorno alla normalità.
Questo di fatto è il tuo primo singolo solista; hai avuto altre esperienze musicali prima di questa? Quali?
Questa è la mia prima esperienza musicale; ho deciso di esordire ora perché solo negli ultimi anni ho sentito dentro di me di aver raggiunto la giusta maturità artistica per poter cominciare questa nuova avventura, mettendomi in gioco; allo stesso tempo credo che bisogna sempre rischiare per le cose che ci interessano veramente, altrimenti il vero rischio è quello di perderle.
Qual è il bello della solitudine umana?
Il bello della solitudine è la possibilità di ritrovarsi e conoscersi pienamente, liberi da ogni condizionamento, sociale o morale.