Joey Alexander, Mr. jazz a soli 14 anni

Joey Alexander, Mr. jazz a soli 14 anni – Questo “enfant prodige” è uno dei talenti più pirotecnici del jazz mondiale – tanto da entrare, tra l’altro, nel numero ristretto degli artisti Steinway – ed è la dimostrazione di come la musica sappia sfornare voci nuove e potenti anche lontano dai luoghi “deputati”. Ad accoglierlo quello che ormai è lo scenario che i Suoni riservano ai grandi del jazz: Passo di Lavazè in Val di Fiemme.

Se si volesse trovare un filo rosso che segna il programma de I Suoni delle Dolomiti 2017 potrebbe essere il rapporto tra generazioni. Perché scorrendo i nomi degli artisti si può notare un mix affascinante di veri e propri monumenti della musica internazionale e di giovani se non giovanissime promesse.

Joey Alexander è il più giovane tra questi, con i suoi soli 14 anni di cui più della metà passati suonando. Questo perché suo padre l’ha immerso in una infanzia di suoni con la sua collezione di album fino a quando a soli sei anni il piccolo Joey ha iniziato ad avvicinarsi al piano da autodidatta, utilizzando una tastiera elettronica e stupendo tutti.

Una formazione che si è arricchita nel mondo delle jam session di Bali e Jakarta. E se si volesse pensare a quanto la musica possa essere universale basterebbe ricordare i nomi di questa isola e di questa città. Non Parigi, New York o Berlino ma Bali e Jakarta. Non le città che hanno nutrito e fatto crescere la musica simbolo del Novecento, ma luoghi dove suoni e ritmi sono arrivati grazie a vinili e onde radio, magari nella sacca da viaggio di qualche marinaio.

A otto anni l’incontro con Herbie Hancock, una frase tra i due dopo l’esibizione favorita da un invito dell’UNESCO e la decisione di dedicare la propria infanzia al jazz.

Da allora Joey Alexander si è cibato di musica e jazz arrivando a calcare rotte e palcoscenici della scena mondiale, conquistando premi importanti e apprezzamenti dei grandi della musica.

A nove anni vince il Master-Jam Fest, una competizione in Ucraina senza limiti d’età che allinea 200 musicisti provenienti da 17 diverse nazioni.

A undici anni sbarca sulla scena statunitense grazie all’invito di Wynton Marsalis che lo fa esibire al Lincoln Center’s Rose Hall, al quale seguono quelle per la Jazz Foundation of America all’Apollo e per l’Arthur Ashe Learning Center al Gotham Hall.

Con il suo debutto discografico nel 2015, intitolato “My Favourite Things” si impone come il più giovane candidato ai Grammy per due categorie la “Best Jazz Instrumental Album” e “Best Improvised Solo” e, sempre nello stesso anno, è entrato a far parte della ristretta comunità degli Steinway Artists.

Una serie di riconoscimenti impressionanti a cui fa eco Wynton Marsalis che dice di amare ogni cosa suonata da Joey Alexander, “il suo ritmo, la sua famigliarità, la sua comprensione della musica”.

Al Passo di Lavazè si potrà toccare con mano tutto questo grazie ai brani di “My Favourite Things” e dell’ultima fatica “Countdown”.

 

Come si raggiunge il luogo del concerto

Il luogo del concerto è raggiungibile in automobile da Cavalese o da Tesero fino al Passo Lavazé (parcheggio) e poi a piedi in 15 minuti di cammino, difficoltà T.

 

L’escursione

In occasione dell’evento è possibile partecipare a un’escursione con le Guide Alpine del Trentino (ore 3 di cammino, dislivello 450 m). Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti:

– gratuita con FiemmE-Motion Guest Card e Trentino Guest Card (0462 241111)

– a pagamento (Guide Alpine Dolomites Experience – 348 8271988).

 

In caso di maltempo il concerto verrà recuperato alle ore 17.30 al Teatro Comunale di Tesero

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