Io è un altro è il primo libro autobiografico di The Andre

THE ANDRE
In tutte le librerie dal 24 settembre 
IO È UN ALTRO (People)
con la prefazione di DORI GHEZZI

Un racconto in prima persona ironico e arguto
dell’artista che ha saputo unire
due generazioni di cultura pop italiana

IO È UN ALTRO è il primo libro autobiografico di THE ANDRE, in tutte le librerie dal 24 settembre per la People, la giovane casa editrice di Giuseppe Civati, Stefano Catone e Francesco Foti, con la prefazione dolce e intelligente di Dori Ghezzi.

In questa pubblicazione THE ANDRE si racconta e ci racconta la storia di un progetto musicale che ha ottenuto un sensazionale successo sulla rete e oltre. Come nasce l’idea di fondere la musica di Fabrizio De André con la trap e l’indie, la genesi dei suoi successi, l’esordio in tour e su disco, il rapporto con i fan di Faber e l’incontro con Dori Ghezzi, infine il suo cambio di rotta, trampolino verso il futuro. Il tutto narrato in prima persona dalla penna leggera e profonda, arguta e immediata di questo autentico fenomeno contemporaneo della musica e del web.

Quando Pippo Civati e la People mi hanno proposto di scrivere il memoriale della mia carriera musicale, ho esultato: finalmente avrei realizzato il mio sogno di fare da mentore alle giovani generazioni. Mi sono apprestato dunque a stendere la più grande epopea musicale mai scritta. Salvo, a metà del lavoro, realizzare che forse due anni di carriera potevano non essere sufficienti all’impresa. Questo dubbio si è tramutato in certezza quando Dori Ghezzi, nel leggerlo, ha esclamato: “Ma è finito qui?”
Alla fine, tuttavia, la vanità ha preso il sopravvento e ho acconsentito alla sua pubblicazione. Per fortuna, potrò sempre scaricare la colpa su Civati oppure sull’autore di queste pagine. Perché, dopotutto, io non sono io: io è un altro” The Andre

THE ANDRE passa dalla musica alla carta stampata senza perdere la sua anima narrativa e, con il sarcasmo a cui ci ha abituati vuole raccontarci una storia. La sua.
Come lui stesso afferma nel prologo:
Ma sentivamo davvero il bisogno del libro di The Andre?
Risposta breve:
«No.»
Risposta lunga:
«Il successo del progetto The André ha solide basi culturali: il manierismo è un’invenzione italiana, così come la tradizione delle marionette, in cui la voce del manovratore è capace di far vivere corpi altrimenti immoti per sempre.
Oppure si potrebbe ammettere che in Italia niente tira tanto come un gruppo cover.”

Ed è proprio questo il motivo per cui sentivamo il bisogno di questo libro: perché è una piccola storia dove succedono grandi cose, perché THE ANDRE ha la lucidità e l’arguzia per poterle raccontare, per mettersi in discussione e per svestirsi dall’effimera celebrità digitale, sfidando sé stesso attraverso le proprie parole e canzoni.

Questo è il tentativo di dimostrare a voi, ma soprattutto a me stesso, che posso avere qualcosa da dire e non solo da ripetere.” THE ANDRE

QUARTA DI COPERTINA
«Il progetto The André supera mirabilmente il concetto di cover band (o tribute band), perché liscia il pelo al pubblico d’antan, musicalmente richiamandosi alla gran tradizione de’ nostri avi novecenteschi, e al contempo si spende per la musica odierna, facendo mostra di riverire quella musicaccia inascoltabile (leggasi: rumore) con la quale i giovinastri si turano le orecchie nelle metropolitane di tutta Italia. E in più regala la sensazione di ascoltare qualcosa di nuovo. Sensazione illusoria, ovviamente.»

BIO
Progetto nato quasi per gioco per amore di Fabrizio De André e il suo repertorio, in poco tempo il percorso artistico di The Andre raggiunge gli onori delle cronache per le rivisitazioni di celebri brani trap e poi indie del panorama italiano.

Con oltre 5 milioni di visualizzazioni sul canale YouTube, The Andre diventa presto un fenomeno del web grazie alle straordinarie versioni di cover d’autore in cui omaggia il grande Maestro immaginando come si sarebbe cimentato ai giorni nostri cantando i testi del filone trap e indie.

Artisti urban come Ghali, Sfera Ebbasta, Gue Pequeno e Salmo, o nomi dell’indie come Lo Stato Sociale, Coez, Calcutta e Coma Cose vengono così magicamente riletti in chiave deandriana denudando il testo in maniera romantica ed esaltandone l’unicità.

È uscito il 18 gennaio 2019 il suo disco d’esordio “THEMAGOGIA – Tradurre, tradire, trappare” (Freak&Chic/ArtistFirst) in formato CD e vinile. Il disco segna una svolta nella pur giovane carriera artistica di The Andre, allontanandosi quasi del tutto dalle cover e introducendo il nuovo concept compositivo della ‘traduzione’ ossia la rielaborazione da zero di brani celebri, oltre che sull’arrangiamento anche nella parte testuale.

The Andre è stato invitato da Dori Ghezzi e la Fondazione De André ad esibirsi in occasione della presentazione del libro “Anche le parole sono nomadi’ (Chiarelettere) al Teatro Del Verme di Milano.
Ha partecipato a due edizioni del Wired Next Festival come simbolo della contaminazione musicale su YouTube, oltre ad aver collaborato con Dolcenera alla cover del brano “Cupido”. Ha suonato nei più importanti festival musicali tra cui Flowers Festival, Home Festival, Wired Next Fest, Musicultura, e in varie esperienze televisive su Rai 1, Sky Italia e VH1.

È uscito il 13 marzo 2020, Captatio Benevolentiae, il primo inedito del cantautore che apre un nuovo capitolo artistico di The Andre.

Il 24 settembre in tutte le librerie esce IO È UN ALTRO (People) con la prefazione di Dori Ghezzi.
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