Homemade, sonorità dal basso volano oltreoceano

Homemade, sonorità dal basso volano oltreoceano – Homemade è un album. Ma prima di tutto è un progetto collettivo originale che nasce da un’idea della Label e società di produzione indipendente romana M.I.L.K. (Minds In a Lovely Karma). E approda, pronti via, sul mercato jazz internazionale con una campagna fino a fine aprile su DownBeat.com, una delle vetrine più importanti del settore.

Prendi 23 band, una villa trasformata in studio di registrazione e un’ora di registrazione live a disposizione. Ecco che ne viene fuori un disco: Homemade. Un lavoro a più voci, ognuna con uno stile e un sound personale, un’iniziativa nata da basso in occasione del Jazzit Fest 2016, dove musicisti, cultori, etichette e tecnici si sono ritrovati in uno stesso posto, e hanno creato un’occasione di unione e di crescita. Visto il successo dell’iniziativa, si è pensato di andare oltre, di mirare ad un progetto più ambizioso. Delle 23 band che hanno partecipato ne sono state selezionate 10, che hanno deciso di partecipare ad una coproduzione innovativa ideata da Milk. Il progetto era quello di realizzare un album di dieci brani eseguiti da dieci esemble diverse, ognuno con solo un’ora di studio a disposizione.

Gli artisti che hanno preso parte alla produzione sono: Anna Luglio Duo, Strade, Paolo Innarella Classic Flute, Simona Parrinello Trio, Small House, Ilaria Capalbo & Stefano Falcone, Sergio Di Gennaro 3io, Maloo, Duologues, Satoyama e Filippo Cosentino.

Per l’anno 2016 Milk ha organizzato, come nei due anni precedenti, una residenza creativa, uno studio mobile nella casa di un abitante di Cumiana, sede del festival. Un progetto innovativo che si è trasformato nel corso degli anni fino ad approdare ad Homemade, questo album che esce unicamente all’estero. Gli artisti hanno diviso i costi e hanno acquistato un banner sulla homepage del sito Down Beat che rimanda direttamente al sito creato da Milk, in cui vi sono informazioni, fotografie e ascolti di tutti gli artisti coinvolti mezzo per far conoscere le band al pubblico internazionale. Un modo inedito per presentare e realizzare idee che possano permettere di dare spazio all’arte in tempi difficili. Make Art (is) Possible.

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