Il Duomo di Milano e il diavolo

Il Duomo di Milano e il diavolo. Quest’estate, dopo un breve giro all’estero ho voluto visitare il nostro bel Paese. Non che lo conoscessi ma, con l’età, si notano cose differenti. Ho deciso di iniziare il mio viaggio turistico da Milano alla ricerca di segni esoterici sui monumenti e principalmente sulle Chiese. La cosa mi incuriosisce molto e, ancora oggi, fatico a credere che religione ed esoterismo coesistano su quelli che dovrebbero essere e sono monumenti religiosi per eccellenza.

Sono andato a Milano, e precisamente al Duomo. Una delle prime cose che ho notato è stata che, entrando dalla parte Ovest, sul pavimento c’è una lunga striscia di ottone che percorre l’intera struttura da sinistra verso destra. Inizialmente avevo pensato che segnasse il ritmo dei solstizi ma poi ho visto dei dettagli che hanno catturato la mia attenzione. Con calma ho iniziato a seguire il percorso tracciato dalla striscia per tutta la sua lunghezza ed ho visto che, a distanze regolari, incrociava la raffigurazione dei segni zodiacali. Una volta arrivato sino alla parete Nord, ho visto che la striscia continuava sopra alla parete e si fermava in corrispondenza del segno del Capricorno (è l’unico segno zodiacale la cui immagine ricorda quella del diavolo) e, conoscendo la leggenda che aleggia sulla costruzione del Duomo, la cosa mi ha divertito.

Il mito racconta che a volere la costruzione della cattedrale fu il duca Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, che la volle realizzare nel punto esatto in cui prima c’erano la Basilica di S. tela e poi quella di Santa Maria Maggiore che fu inglobata nel Duomo ma, la cosa misteriosa è il fatto che, in base alla leggenda, a volere la realizzazione del Duomo sembrerebbe che non fosse tanto il Visconti bensì il diavolo. Il tutto ebbe inizio in una fredda notte d’inverno del 1386. Il Visconti, si era da poco addormentato quando fu svegliato dalla puzza di zolfo e da uno strano rumore di zoccoli che proveniva da molto vicino al suo letto. Non appena aprì gli occhi si trovò davanti il diavolo che, puntandogli un dito contro, lo minacciava di portare con sé la sua anima a meno che non facesse costruire una chiesa a Milano piena delle sue raffigurazioni. Pochi giorni dopo la visione, il Galeazzo, prese accordi con l’arcivescovo Antonio da Saluzzo per iniziare la costruzione di una chiesa dedicata a Maria Nascente. Ancora oggi, nel Duomo, è conservata una lapide che riporta il 1386 come data di inizio dei lavori. Il Galeazzo, come dalla scappatoia offerta dal Diavolo, decise di affiancare alla statua del diavolo delle statue che dovevano sostenerlo, 96 doccioni che ritraggono demoni ed esseri affini. Gli architetti incaricati scelsero per la costruzione l’area centrale, occupata precedentemente dal “tempio di Minerva”. Il signore di Milano però, non riuscì a vedere la sua cattedrale completata in quanto morì poco dopo aver dato il via ai lavori.

La realizzazione della struttura proseguì lentamente e, nel 1500 fu inaugurata la cupola, la guglia centrale, invece, porta la data del 1769 e la Madonnina del 1774. Tornando ai segni zodiacali, dopo il simbolo del Capricorno ho proseguito il mio cammino verso Sud dove sono tutti gli altri segni illuminati da un fascio di luce che filtra dall’oculus situato in alto sulla parete a Sud e che, durante il solstizio d’inverno illumina il segno del Capricorno. Questo fatto potrebbe avere un doppio significato: il primo riguarda l’evidenziare il solstizio d’inverno mentre il secondo potrebbe avere un significato nascosto riguardo al diavolo.

Tornando alla costruzione del Duomo va ricordato che nella prima metà del ‘400 fu costruito un collegamento che consentiva alle navi di traghettare dai Navigli fino al laghetto di Santo Stefano e, proprio attraverso questo collegamento arrivavano i marmi che provenivano dalle cave di Condoglia di proprietà del Visconti. Qualche anno dopo Filippo Maria Visconti fece realizzare una specie di conca per andare a compensare il dislivello che c’era tra la darsena e la fossa interna. Ad oggi è visibile solo una piccola parte della fossa che ha resistito alla copertura del 1857 e, si può vedere una piccola nicchia con lo stemma del casato del Visconti e la statua di una Madonna nell’atto di allargare il mantello su quella che si potrebbe definire una prima bozza della facciata del Duomo, che altro non è che il simbolo ed il sigillo della Fabbrica da cui provenivano i marmi. Se vi dovesse capitare di visitare il Duomo, andate sotto la guglia Carelli ed alzate lo sguardo, se fate attenzione potete scorgere il ritratto di Gian Galeazzo Visconti. La storia del Duomo di Milano riconduce alla storia dello stemma visconteo che rappresenta un serpente nell’atto di divorare un uomo.

Si potrebbe quasi azzardare a dire che Milano nasconde molti misteri e alcuni dal sapore diabolico.

Sul Duomo ci sarebbero molte altre cose interessanti da raccontare ma lo spazio è tiranno e quindi mi devo fermare qui.

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