Arcipelago fossile, il progetto espositivo della prima edizione della rassegna artistica Sentieri d’arte

SENTIERI D’ARTE

Arcipelago fossile

Alessandro Ferri (Dado), Federico Tosi, T-yong Chung 

a cura di Fulvio Chimento e Carlotta Minarelli

25 luglio – 2 novembre 2020

Cortina d’Ampezzo (BL)

Inaugura sabato 25 luglio 2020 a Cortina d’Ampezzo (BL) la prima edizione della rassegna artistica Sentieri d’arte con il progetto Arcipelago fossile, che prevede la partecipazione di Alessandro Ferri (Dado), Federico Tosi, T-yong Chung con la curatela di Fulvio Chimento e Carlotta Minarelli.

Le opere degli artisti, allestite in ambiente naturale, accompagnano il visitatore alla scoperta di due distinti sentieri delle Dolomiti d’Ampezzo: Gores de Federa (aperto agli escursionisti nel 2019) e Pian de ra Spines. La mostra di arte pubblica è promossa da Associazione Controcorrente, Regole d’Ampezzo, Liceo Artistico di Cortina, in collaborazione con Quiqueg agenzia creativa (Milano) e con il patrocinio del Comune di Cortina.

La passeggiata inaugurale del 25 luglio riguarda entrambi i percorsi: alle ore 9 si partirà alla volta del sentiero Pian de ra Spines (punto di ritrovo all’entrata del Camping Olympia); alle ore 11.30 si proseguirà verso il sentiero Gores de Federa (punto di ritrovo presso il Ponte de Federa). Dopo il 2 novembre, termine della mostra, le opere rimarranno esposte in modo permanente.

Il progetto è ispirato alla storia geologica delle Dolomiti, definite dagli esperti come un “arcipelago fossile”, poiché quest’area, prima di formarsi per orogenesi con la faglia africana, costituiva un oceano caldo dotato di una nutrita barriera corallina, caratteristica che queste montagne condividono solo con l’Himalaya. L’arcipelago dolomitico è nato nel Triassico (240 milioni di anni fa) in un’epoca in cui la vita sulla Terra si stava riprendendo dopo un’imponente estinzione di massa. Nel Mare della Tetide (così è stato chiamato dagli studiosi l’oceano che qui si trovava) crescevano edifici carbonatici, costruiti nel corso di milioni di anni da esseri viventi chiamati bio-costruttori: ricci di mare, spugne, alghe, coralli e molluschi vivevano colonizzando le alture dei fondali marini.

L’idea di coinvolgere i tre artisti lungo il sentiero di Gores de Federa nasce dalla loro attitudine nel modellare la materia e dalla capacità di misurarsi con progetti site-specific attraverso l’uso della scultura e dell’installazione. Arcipelago fossile accoglie la sfida di allestire una mostra d’arte pubblica in un sentiero immerso in un bosco, attraversato da un fiume, determinando una dimensione di relazione fra arte e natura, lungi dalla spettacolarizzazione della visione. Arte e natura si integrano, le opere sono pensate come “ritrovamenti” accidentali, si manifestano improvvise muovendo nello spettatore la sorpresa e la meraviglia che regalano un crepaccio, uno scorcio mozzafiato o una cascata. Il bosco, come un tempio, accoglie e preserva i lavori degli artisti e svolge un ruolo di nutrimento per la comunità intera.

Nello sviluppo delle opere, progettate appositamente per Arcipelago fossile, ciascun artista si è concentrato su uno dei regni biologici del creato.

Federico Tosi affronta l’aspetto fossile, proponendo lavori che si richiamano a reperti provenienti da un passato contaminato di contemporaneità. Le opere emergono dal terreno in un gioco evocativo di allusioni: conchiglie, organismi marini, tracce preistoriche, ma anche un seme alieno proveniente da una lontana galassia e che qui riesce ad attecchire trovando un habitat congeniale.

Alessandro Ferri (Dado) si misura con la componente vegetale, creando imponenti installazioni realizzate con abeti abbattuti dai fenomeni atmosferici che ricordano la forma del fiore di tarassaco. La poetica di Alessandro Ferri, per la sua natura popolare ed estetica, è ben rappresentata dal fiore del tarassaco, presenza ricorrente nel paesaggio dolomitico, che si caratterizza per la sua adattabilità ad ambienti fra loro molto vari.

T-yong Chung si occupa della sfera umana connessa alla componente intellettuale e spirituale, realizzando ritratti-maschere di filosofi e “ricercatori” che hanno influenzato a vario titolo il tempo presente. Gli interventi scultorei risultano mimetici rispetto al contesto naturale, determinando momenti di scoperta e di aggregazione per il pubblico lungo il sentiero, una sorta di piazze naturali in cui le sculture favoriscono il raccoglimento interiore del visitatore.

Collaborazione con il Liceo Artistico di Cortina: Pian de ra Spines

La collaborazione con il Liceo Artistico di Cortina è una delle componenti essenziali che ha permesso la nascita della rassegna Sentieri d’arte. Il confronto con i docenti e gli studenti ha portato alla condivisione dei contenuti del progetto e ha creato l’opportunità di una relazione fra gli studenti e, in particolare, uno degli artisti coinvolti: Dado si è confrontato con gli studenti che l’hanno supportato attivamente nella realizzazione dei suoi lavori per Arcipelago fossile. In questo contesto il Liceo Artistico di Cortina ha potuto portare avanti con coerenza il progetto, avviato con i propri studenti già negli ultimi anni, di creare un percorso d’arte con opere allestite lungo il sentiero di Pian de ra Spines. Dado, in prossimità di una frana – location indicativa di come il territorio dolomitico sia in continua trasformazione e di come il movimento orogenetico di quest’area non sia ancora concluso – colloca una doppia scala incrociata costruita con assi di legno, che forma idealmente una lettera “X”. Gli assi creano un percorso, invitando il visitatore a seguirne il perimetro, fino a raggiungere il centro, che coincide con il punto di osservazione privilegiato individuato dall’artista per ammirare il panorama circostante. Da un punto di vista concettuale, l’intervento vuole concludere l’esperienza con una rivelazione, una salita ascensionale che conduce alla ricerca della propria dimensione interiore, le cui vette evocano vertigini dell’assoluto.

ASSOCIAZIONE CONTROCORRENTE

L’Associazione Controcorrente, presieduta da Carlotta Minarelli, nasce dall’idea che l’arte possa suggerire punti di vista differenti e creativi sul mondo. Controcorrente ha sede a Bologna e organizza iniziative di carattere culturale e artistico in tutto il territorio nazionale, in contesti espositivi eterogenei: spazi pubblici e privati, in ambiente interno e in esterno. Ogni singola iniziativa è tesa a far emergere le eccellenze culturali dei diversi territori con cui si relaziona, collaborando attivamente con esse.

Nel 2019 l’associazione ha collaborato all’iniziativa Libri controcorrente, ideata da Maria Vittoria Miccoli Minarelli e altre due studentesse dello IED di Milano con l’intento di raccogliere fondi a favore della Biblioteca Querini Stampalia di Venezia, in seguito ai danni riportati dall’istituzione in occasione dell’alta marea dello scorso novembre. La raccolta fondi è stata possibile grazie all’utilizzo di volumi gravemente danneggiati, provenienti dalla libreria “Acqua alta” di Venezia, che sono stati affidati all’intervento di artisti e giovani designer. I libri, altrimenti destinati al macero, sono divenuti opere d’arte battute all’asta, che nella loro re-interpretazione creativa hanno permesso di fornire un sostegno reale alla celebre biblioteca.

Nel 2020 l’Associazione Controcorrente ha ideato a Cortina Arcipelago fossile, collaborando attivamente con il Liceo Artistico di Cortina, che si distingue per l’attenzione con cui valorizza le tradizioni locali attraverso una didattica caratterizzata anche dall’apprendimento tecnico e manuale.  

Rassegna: Sentieri d’arte 2020 

Mostra: Arcipelago fossile

Artisti: Alessandro Ferri (Dado), Federico Tosi, T-yong Chung,

Sede: Cortina, sentieri delle Dolomiti d’Ampezzo (Pian de ra Spines e Gores de Federa) 

A cura di: Fulvio Chimento e Carlotta Minarelli 

Periodo: 25 luglio – 2 novembre 2020 

Organizzata da: Associazione Controcorrente, Regole d’Ampezzo, Liceo Artistico di Cortina 

Con il supporto di: Quiqueg agenzia creativa (Milano)

Con il patrocinio di: Comune di Cortina d’Ampezzo 

Progetto grafico: Quiqueg agenzia creativa (Milano) 

Ingresso: libero 

Inaugurazione:

sabato 25 luglio ore 9 sentiero Pian de ra Spines (ritrovo entrata Camping Olympia);

sabato 25 luglio ore 11.30 sentiero Gores de Federa (ritrovo presso Ponte de Federa). 

Anteprima riservata alla stampa: venerdì 24 luglio ore 11:30

Presentazione catalogo: 2 novembre 2020, alla presenza di curatore e artisti

Informazioni per il pubblico: museo@regole.it – Tel. 0436 8766222 – www.regole.it

BIOGRAFIA ARTISTI 

Alessandro Ferri (Bologna, 1975), vive e lavora nel capoluogo emiliano. È tra gli organizzatori di Frontiers, progetto di arte pubblica nato in collaborazione tra il MAMbo e il Comune di Bologna. Tra le sue esposizioni recenti ricordiamo: UrbanRoom. Street artisti italiani in mostra – volume 1, promossa da Treccani Campania e INWARD, Napoli (2019); residenza Museo Carlo Zauli, Faenza (2019); Waht do you write? Colab Gallery, Friedlingen, Germania (2019); Alchemilla, Palazzo Vizzani, Bologna (2019); Ailanto<3, Parco Archeologico dell’Appia Antica, in collaborazione con il MIBAC, a cura di Fulvio Chimento, Roma (2018). Tra le altre mostre segnaliamo: Dado. Sinopie di un writer, Musée de l’OHM, all’interno del Museo Civico Medioevale, Bologna (2014); La Tour 13, progetto ideato e coordinato dalla Galerie Itinerrance e Christian Omodeo di Le Grand JeuHYPERLINK “http://legrandj.eu/”HYPERLINK “http://legrandj.eu/”HYPERLINK “http://legrandj.eu/”, Parigi (2013); Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia (2011); Biennale d’Arte di Nanjiing, And_Writer a cura di Z. Tong, W. Rhee ed E. Battiston (2011); Scala Mercalli, a cura di G. Marziani, Roma (2008); al PAC di Milano partecipa alla collettiva Street Art Sweet Art a cura di A. Riva, Milano (2007). 

Federico Tosi è nato a Milano nel 1988. Si diploma in Pittura nel 2012 e ottiene un Master in scultura nel 2014 studiando tra Milano e Istanbul. La sua ricerca si incentra sui confini dell’antropocene spaziando tra una malinconica visione verso il passato ed un bipolarismo ottimista/pessimista verso il futuro. Negli ultimi anni ha vissuto a New York, Detroit, Bangkok, Istanbul e Milano creando un immaginario personale ed eclettico, a volte tenebroso a volte molto allegro. Un focus centrale nella sua ricerca sono le differenti percezioni della morte studiate attraverso contrapposizioni tra culture oltreoceano, credi popolari e ritualità dell’uomo antico mescolate a una visione scientifico naturalistica specifica dell’epoca contemporanea, andando ad intessere una mappa dell’evoluzione della paura dagli ominidi pelosi sino all’uomo del futuro. È stato protagonista delle personali Goodbye bye bye, Galleria Monica De Cardenas, Milano (2018);
Il Signorino, Fonderia Artistica Battaglia, Milano (2017)
Baby, Almanac Inn, Torino (2017);
La Diciottesima Guerra Mondiale, Tile Project Space, Milano (2014); Old Digger, Room Galleria, Milano (2012). Ha partecipato a numerose residenze artistiche all’estero (Francia, Indonesia, USA, Repubblica Ceca) e in Italia tra cui quelle presso Fondazione Spinola Banna e VIAFARINI. Diverse riviste di settore di valore si sono interessate in questi anni al lavoro di Federico Tosi, tra queste: Artforum, Flash art, Nero Magazine, ATP Diary, Artribune.

T-yong Chung (Tae-gu, Sud Corea, 1977). Vive e lavora a Milano. Ha studiato University of Seoul (Seoul, Corea), Academy of Fine Arts Brera. Ha esposto in gallerie e musei quali Galleria Renata Fabbri di Milano e Keats-Shelley House a Roma (2019), 74/b & Milano Printmakers (2018), ‘Fonderia Artistica Battaglia” a Milano (2017), Asia Society Museo a New York (2016), alla Plutschow Gallery di Zurigo (2016), a OTTOZOO di Milano (2015), Galerie Escougnou-Cetraro di Parigi (2015), Triennale di Milano (2015), Museo d’arte contemporanea di Lissone (2014),  Dolomiti contemporanee a Casso (2013),  Museo della città di Rimini (2012), Officina Italia 2 a Bologna (2011), Fondazione Spinola Banna per l’arte a Torino (2011), Fondazione Bevilacqua La Masa  a Venezia (2010), Museo Carlo Zauli di Faenza (2010),  MARS a Milano(2010), Piazza San Marco Gallery a Venezia (2010), Galleria civica d’arte contemporanea di Trento (2008), Galleria comunale d’arte contemporanea di Monfalcone (2008), C/O Care of a Milano (2007), AR/GE Kunst a Bolzano (2005), Neon a Bologna (2004).

BIOGRAFIA CURATORE

Fulvio Chimento è nato a Roma nel 1979. Svolge l’attività di curatore indipendente dal 2007. Nel 2020 cura la mostra Filigrana che coinvolge gli artisti Stefano Arienti, Pierpaolo Campanini, Maurizio Mercuri a Palazzo Vizzani a Bologna. Nel 2019 cura la mostra Alchemilla a Palazzo Vizzani, il progetto Amore e Rivoluzione in via del Mandrione a Roma, e Stanze. Odes to the Present presso la Keats-Shelley House di Roma. È ideatore della residenza d’artista Italia-Oriente (Ancona, 2013-2015) e di Ailanto, progetto artistico itinerante che dal 2016 al 2018 ha trovato attuazione in tre distinte città italiane: Ailanto<3, Parco Archeologico dell’Appia Antica (Roma, 2018), in collaborazione con il MiBAC; Ailanto Padiglione Tineo, Orto Botanico (Palermo, 2016), in collaborazione con Università degli Studi di Palermo; Ailanto (Ailanthus Altissima), Biblioteca d’Arte Poletti (Modena, 2016). Nel 2016 è co-ideatore di EFFIMERA, rassegna artistica realizzata in collaborazione con la Galleria Civica di Modena dedicata ai Nuovi Media (prima edizione, 2016: Relazioni disarmoniche; seconda edizione, 2017: Suoni, luci, visioni). Ha pubblicato con la casa editrice Mimesis (Milano) il volume Arte italiana del terzo millennio, presentato al Mart di Rovereto, al Dams di Bologna e all’Istituto di Cultura italiano di Bruxelles. fulvio-chimento.it

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