Obey To Black, il primo album di Brian Burgan

Disponibile  per Pitch The Noise Records la versione in vinile di Obey To Black, il disco di debutto del produttore e compositore campano che ha esordito quest’inverno proprio con quest’album, dopo una gestazione lunga più di otto anni. Obey To Black è stato pubblicato il 28 novembre (sempre per Pitch The Noise), un disco quasi completamente auto-prodotto, cupo e introverso, nato otto anni fa un flusso di musica elettronica, ibrido tra UK-garage, glitch-pop con influenze ambient e dubstep. Un viaggio attraverso le stelle per scappare da quello che è la collezione dei nostri lividi, aspettando qualcuno che ne abbia di simili, per poterci abbracciare con la giusta delicatezza. Circondando la luce, a occhi chiusi. Il disco vede la partecipazione anche della cantante Giorgia D’Eraclea (Giorgieness) e di Giuliana Fioretti (G.Punto).

Per i fan di Burial, Aphex Twin, Four Tet, Autechre, Jon Hopkins, HECQ,
Trentemoller, Brian Eno, Boards Of Canada, Scuba, Jamie xx, Bernard Parmegiani.

Amo giocare con tutto ciò che produce suono, siano strumenti tradizionali o oggetti di fortuna. Da ragazzino ascoltavo per giornate intere musica. Ricordo con grande gioia l’era degli mp3 e dello sharing. La scoperta continua di nuovi generi musicali e di tonnellate di suoni. A lato di questo consumavo i vinili dei Kraftwerk, Brian Eno, Genesis e Fabrizio De Andre (solo per citarne alcuni) della collezione di mio padre. Mi sono avvicinato in maniera pratica alla musica solo da giovane dopo aver trovato in soffitta la vecchia chitarra classica dello zio. Da li le prime registrazioni casuali e grezze con una vecchissima videocamera Sony.  Montavo i suoni ottenuti in audacity e sperimentavo con operazioni di reverse, trasposizioni, cut and paste. Quando poi ho scoperto che c’era tutta una scuola musicale (parlo della musica concreta francese e delle ricerche portate avanti dal centro GRM) dietro a questi miei esperimenti naif, mi sono dedicato in maniera mirata allo studio. In contemporanea al compimento della formazione al SAE di Milano è arrivata la prima laurea e poi la specialistica, tutte e due in musica elettronica, al conservatorio di Como.

Tutti i brani sono stati composti da Brian Burgan tra il 2011 e il 2012
Voci e testo in Obey To Black di Brian Burgan, Giorgia D’Eraclea (Giorgieness) e Giuliana Fioretti (G.Punto). Voci e testo in Are the stars dying di Giuliana Fioretti. Voci e testo in Neverending spell aggiunte nel 2019 da Francesca Andrisano e Elena Rivoltini. Ulteriori registrazioni e mix effettuati da Francesco BonalumeFabio LazzareschiWilliam Di Gioia e Martino Fulvio Granci. Ulteriore mix per Neverending spell di Matteo Sandri presso il MONO Studio (Milano). Mastering di Alberto Cutolo presso Massive Arts Studios (Milano).

Concept copertina e grafia di Federica Signoriello.
Realizzazione grafica di Cristian Osde Benzoni Distribuzione fisica a cura di FEIYR

BIO:
Brian Burgan è un produttore di musica elettronica, sound designer e audio engineer.
Nato a Napoli, dopo gli studi al SAE di Milano completa un master a pieni voti con lode in Musica Elettronica e Nuove Tecnologie presso il conservatorio di Como con la tesi “Sound design. Functions, areas of use, examples and implementations”.” Nel corso dei suoi studi ha avuto modo di lavorare alla regia audio di diversi artisti Jazz di fama nazionale e internazionale tra i quali: Joe FondaDavid LiebmanFranco CerriPaolo Angeli e Michele Marelli. Nell’ambito della musica elettronica contemporanea ha partecipato a numerosi seminari e masterclass con alcune delle figure più significative degli ultimi decenni: Jean Claude Risset, John ChowningHoracio Vaggione, Eraldo Bocca e Andrea Valle. Ha collaborato con vari video makers, sia per prese dirette e post produzione che per la creazione di colonne sonore originali e sound design. Ha partecipato a vari festival musicali e artistici tra i quali “Festival International du Film d’Aubagne”, “Kernel festival”, “Como Città della Musica”, “Parolario”, “Lake Como Film Festival” e “La via Lattea”, realizzando sonorizzazioni e installazioni interattive / audio-tattili. Brian costruisce la sua musica con ogni mezzo a disposizione, che si tratti di una chitarra, di soundscapes e suoni foley, voci o sintetizzatori. Marcello Farno di Rock.it paragona lo stile di Burgan a “Kode9 in coppia con Spaceape”. Lo stile delle produzioni ha atmosfere cupe tipiche della techno berlinese ibridate a trattamenti sonori che strizzano l’occhio alla musica concreta, influenze IDM e glitch music sono unite con lo stile UK garage e future garage degli ultimi anni.

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