Arancio dolce, il pomo d’oro di Giunone

Arancio dolce, il pomo d’oro di Giunone – L’arancio dolce è un piccolo arbusto molto bello con origini asiatiche. E’ una pianta che oltre ad essere ornamentale è molto usata nell’industria farmaceutica, alimentare e nella produzione dei liquori. E’ molto ricca di vitamina C ed è un ottimo integratore alimentare, aiuta l’assimilazione del fosforo e del calcio, è un delizioso digestivo ed ha proprietà sedative.

L’arancio dolce ha alle sue spalle una storia mitologia davvero carina. In base a quello che tramanda la mitologia greca sembrerebbe che Giunone, moglie di Giove, avesse come dote, al momento del matrimonio, dei graziosi alberelli carichi di sfere color oro, cioè delle arance, che altro non erano che i simboli della fertilità e dell’amore. Giove, da bravo marito, preoccupato che dei ladri potessero rubare quei bellissimi frutti tanto cari alla moglie li fece mettere in un giardino speciale sotto la custodia delle ninfe Esperidi che erano delle fanciulle affascinanti e dal canto melodioso. Portare le arance d’oro agli uomini fu anche una delle fatiche che dovette superare il famoso Ercole.

L’arancio dolce è uno dei frutti maggiormente coltivati al mondo grazie alla sua capacità di adattamento alle varie condizioni climatiche. Si pensa che questa pianta abbia origini cinesi anche se poi è dato per certo che furono gli arabi ad introdurre questa pianta in Asia Minore, in Europa, in Egitto e nel Nord dell’Africa.
La coltivazione dell’arancio dolce in Calabria ed in Sicilia dovrebbe risalire al il XVI sec. dopo che il commercio con i portoghesi iniziò ad essere florido.

Le arance si possono mangiare a spicchi, spremute o condite in insalata ma sono ottime anche per condire arrosti, per fare delle ottime confetture, in succhi di frutta e nella preparazione di alcuni liquori. In cosmetologia vengono utilizzate nella composizione di alcune creme e in alcuni bagni di schiuma. I vecchi rimedi della nonna insegnano che, per combattere le prime rughe d’espressione, bisogna tamponare delicatamente il viso con della mollica di pane imbevuta di succo di arancia.

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