Al Vittoriale degli Italiani le opere di Quirino Gnutti

Al Vittoriale degli Italiani le opere di Quirino Gnutti – Fino al 1° dicembre 2018 – Un dialogo tra il passato, il presente e il futuro dell’arte contemporanea, nel segno di un’espressione libera e piena di passione. Questo rappresenta la mostra delle opere di Quirino Gnutti, L’illusione del mio tempo, in esposizione fino al 1° dicembre 2018, in uno degli spazi più suggestivi de “ll Vittoriale degli Italiani”, il MAS, luogo conosciuto e visitato da moltissimi turisti. Un evento che, a un mese dall’inaugurazione, ha ottenuto un buon riscontro sia da parte della critica, sia da parte dei visitatori.
Nella magica e famosa sala dedicata al motoscafo anti sommergibile, che Gabriele D’Annunzio utilizzò per una delle sue imprese più famose, la “Beffa di Buccari” del 1918, si potranno ammirare dodici opere in grande formato, tutte dipinte in acrilico su velluto, che rappresentano alcuni dei temi portanti dell’opera di questo artista al suo debutto. Tra questi, gli elementi della natura, le stagioni, lo spazio e le galassie.

Predestinato a seguire le orme del padre, imprenditore di successo e figlio di una dinastia d’industriali bresciani, Quirino, oggi trentunenne, dopo aver lavorato e vissuto negli Stati Uniti e in Spagna, inizia la sua rivoluzione di vita, che rappresenta e contiene anche il suo percorso artistico. Nelle sue opere, forti e prepotenti, si nota la voglia di andare contro le tradizioni, uscire dall’orbita predefinita per generare nuovi universi di emozioni e suggestioni. «Per me i colori sono il riflesso dell’animo; nei miei quadri esprimo tanta rabbia, tanto amore, tanta gioia e tanta malinconia. Cerco di farlo con tutta l’intensità che possiedo, perché non importa come, dove e quando. L’essenziale nel mio lavoro è la passione».

Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani” e curatore della mostra, descrive così il primo impatto con l’opera di Quirino, nella sua prefazione al catalogo edito da Contemplazioni: «. mi incanta qualcosa che non ho mia visto prima: delle grandi tele, che non sono più tele, perché coperte di velluto chiazzato di colori, a loro volta percorsi da ghirigori, ghirigori, ghirigori. Come la vita. Ma piacerebbe a D’Annunzio? È la domanda che mi faccio sempre, prima di accogliere un artista dentro la Triplice Cerchia di Mura. Sì, questa opalescenza brillante, questo caos ordinato, questi percorsi senza fine, questo tessuto prezioso gli piacerebbero».
Gli fa eco, descrivendo L’Universo Q, Sara Pallavicini, che firma la direzione artistica del progetto, assieme a Giovanni C. Lettini e Stefano Morelli: «Q esce dall’orbita di un sistema solare predefinito per dirigersi verso nuove galassie – le sue galassie – in una delle quali scatena, a un certo punto, un nuovo Big Bang. E genera gli elementi, le stagioni, le arti. Tutte opere del suo creato e tutte compiute in una eterna condizione di caos, perché nell’universo Q – è bene saperlo – avviene tutto in ordine sparso e tutto rigorosamente esente dalla causa-effetto. Il fattore conseguenza in Q non è contemplato, al massimo, interpretato. Forse, tra qualche anno luce, sarà proprio questa peculiarità a rivelare il suo lavoro e la sua ricerca».

Quirino Gnutti – “L’illlusione del mio tempo”
MAS 96 – Il Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera
17 marzo – 1 dicembre 2018 – ore 15,30
Ingresso gratuito per tutti i visitatori de “Il Vittoriale degli Italiani” – Orari: 9-17

Mostra a cura di: Giordano Bruno Guerri
Direzione artistica: Giovanni C. Lettini, Stefano Morelli, Sara Pallavicini
Un progetto di: Contemplazioni, l’impresa della cultura

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