A Lucca una mostra insolita per esplorare il Pianeta Città da inizio Novecento ad oggi

Fino al 24 ottobre alla Fondazione Ragghianti a Lucca è possibile visitare la mostra Pianeta cittàArti cinema musica design nella Collezione Rota 1900-2021, una mostra eclettica e multiforme dedicata al tema della città, esplorato attraverso un’ampia e significativa selezione di pezzi – oltre 500tra libri, opere d’arte, manifesti, fotografie, disegni, riviste scientifiche, fumetti, copertine di dischi, oggetti di design, giocattoli storici, della collezione, eccezionale e unica, dell’architetto Italo Rota, tra i più noti progettisti italiani.

L’intento della mostra è quello di creare un racconto del Novecento e del primo ventennio del Duemila attraverso la visione della città – la sua rappresentazione nelle arti, nel cinema, nella musica, nel design –  e l’evoluzione dell’oggetto libro.

In questo senso la collezione di Italo Rota si è rivelata una preziosa miniera cui attingere per creare percorsi che partono alle radici della contemporaneità, ossia negli anni iniziali del XX secolo. Ne è nata una mostra multidisciplinare, caleidoscopica, scaturita dall’incontro e dal dialogo tra competenze differenti, che unisce svariati saperi e consente esplorazioni affascinanti e scoperte.

Il concept della mostra è stato ideato da Paolo Bolpagni con Aldo Colonetti, filosofo e studioso di architettura e design e con lo stesso Italo Rota, in condivisione con un comitato scientifico nel quale sono rappresentate le differenti discipline coinvolte: la storia dell’arte, il cinema, la geografia economica, l’architettura, l’urbanistica.

Il percorso espositivo si snoda attraverso dieci sezioni, che presentano al proprio interno diversi macro temi:

  1. Primo ’900: l’alba della contemporaneità
  2. L’utopia delle avanguardie e la città nuova
  3. L’orrore del nazismo
  4. Maestri dell’architettura
  5. Visioni fantascientifiche
  6. Gli anni del boom
  7. La rivoluzione della cibernetica: tecnologia, arti, musica e città
  8. Immaginare il futuro
  9. Abitare alla scandinava
  10. Nuove prospettive

“La mia collezione – racconta Italo Rota – è stata raccolta secondo una ricerca incrociata con il mio lavoro e si basa su interessi precisi che vanno alla radice dei problemi e sono scavi nel sapere del XX secolo. Dopo quarant’anni di collezionismo e lavoro intrecciati si tratta di un archivio di beni comuni rispetto al tema città, che nell’insieme servono per immaginare il futuro.”

“Con questa esposizione – sottolinea Paolo Bolpagni si affronta un tema attuale e ricco di connessioni, in prospettiva storica ma anche presente, e con uno sguardo al futuro. Lo scopo è di creare un’occasione per ragionare sulla città, sui cambiamenti che già stiamo sperimentando e che ci attendono in un avvenire non lontano”.

In occasione della mostra sono stati realizzati un volume, pubblicato dalle Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte, con saggi di Paolo Bolpagni, Francesco Careri, Aldo Colonetti, Daniele Ietri, Franco La Cecla, Eleonora Mastropietro, Alessandro Romanini e Italo Rota, e un documentario, prodotto dalla Fondazione Ragghianti in collaborazione con La Fournaise, che racconta la collezione di Italo Rota dalla sua prospettiva personale.

Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti

Complesso monumentale di San Micheletto – Via San Micheletto 3, LUCCA

Orari: dal martedì alla domenica dalle ore 11 alle 19

Informazioni: www.fondazioneragghianti.it, info@fondazioneragghianti.it, tel. 0583 4672056

Articolo precedenteCicale è il nuovo singolo di Paul Giorgi
Articolo successivoSul Lido un red carpet poco tradizionale e l’arte di Maupal per raccontare il messaggio de La Santa Piccola