Yayanice, intervista alle autrici del singolo “Coriandoli”

Il 16 aprile è uscito “Coriandoli”, il nuovo singolo delle Yayanice. Un duo tutto al femminile con grande stile.

Yayanice – Intervista

Ciao Yayanice, abbiamo ascoltato il vostro brano “Coriandoli”. Come è nato?

(Chiara) Coriandoli è il quarto singolo estratto dall ‘ EP GU.A.ST.O. ed è l’ unico che più si avvicina, tra gli altri, ad una ballad. Le sonorità sono molto fluide, liquide e sospese, nell’ intenzione di evocare quella bolla dove tutto può succedere, dove il distacco dalla realtà lascia spazio in qualche modo alla speranza che qualcosa di buono si palesi, nonostante lo scorrere inesorabile del tempo. Il testo, quasi ripetitivo, vuole anch’ esso enfatizzare questa condizione, quei momenti di vita in cui siamo costretti ad aspettare che qualcosa succeda o a rimembrare ciò che poteva accadere ma che purtroppo, non è stato. Il ritornello suggerisce di pensare a quello che sarebbe potuto accadere se non avessimo detto che…Queste parole lasciano ad ognuno di noi la propria conclusione.

“Coriandoli” suona un po’ come il ticchettio delle lancette mentre aspettiamo che succeda qualcosa. Voi siete ancora in attesa di qualcosa, bloccate in un ricordo o siete uscite da questo loop?

(Chiara) Lo spirito che vogliamo evocare con Coriandoli è proprio quello della sospensione ma fortunatamente, ad oggi, quell’attesa è terminata. La potente cura del tempo.

Quando avete capito che la vostra strada era la musica?

(Chiara) Piacerebbe sapere anche a me come sia nata questa passione. Il fatto è che l’ ho sempre percepita, anche quando l’ ho trascurata per cause legate alla vita passata. Ha sempre spinto sotto per uscire allo scoperto ed essere vista. E ad un certo punto, per fortuna, ho aperto.

(Giulia) Mio padre suona il piano per hobby e mia madre è sempre stata un’appassionata di musica. Da bambina mi ricordo che non volevo andare a dormire se lui non mi suonava qualcosa. Avevamo il piano a casa e fin da piccola ho cominciato a giocarci, per poi cominciare a prendere lezioni.

Quali sono le più grandi difficoltà dell’essere una musicista emergente?

(Chiara) Ad oggi le difficoltà sono molteplici ma sicuramente la più stringente è quella della limitazione ai live e all’ accesso a quei luoghi che fanno della musica parte fondamentale della loro attività. L’ approccio streaming a mio avviso crea il rischio di raffreddare il rapporto con gli ascoltatori e di portarlo su un piano forse troppo astratto. A ciò si aggiunge la difficoltà della gestione dei social che sono diventati in tutto e per tutto strumenti fondamentali per la divulgazione e che prevedono un utilizzo specifico che non sempre dà le risposte desiderate. E’ un lavoro di attesa e ottimismo quotidiani.

Prossimi progetti?

(Chiara) Stiamo lavorando allo sviluppo di altro materiale che vedrà la luce verosimilmente a settembre. Il 21 maggio uscirà Mezcal che è l’ ultimo brano estratto da GU.A.ST.O., quello elettronico è secondo noi più inaspettato.

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