Yaron Herman trio a la Casa del Jazz Festival

Domenica 24 luglio alle 21, la Casa del Jazz Festival presenta:Yaron Herman trio. Yaron Herman è certamente uno dei più chiacchierati prodigi del jazz contemporaneo. Al di là delle influenze di certi grandi dello strumento, il suo pianismo appassionato, lirico, a volte feroce è riconducibile ad una linea stilistica contemporanea che da Brad Mehldau e Jason Moran passa per Esbjorn Svensson e Ethan Iverson (Bad Plus).Yaron Herman, è un musicista dotato di forte personalità e di un fraseggio straordinario e si sta rivelando come uno dei migliori solisti di oggi. Un fenomeno unico nella storia del pianoforte che colpisce per il numero di concerti programmati in oltre trenta paesi,la sua popolarità tra i più giovani e la sua carriera lampo.
In brevissimo tempo, meno di sette anni, Yaron Herman ha studiato pianoforte, è diventato un brillante pianista e conferenziere, ha registrato un album ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2008 ha vinto il premio di « Victoires du Jazz », uno dei più importanti festival francesi, come migliore nuovo strumentista. Nel 2008 ha pubblicata un nuovo disco “Muse” con il suo trio composto da Matt Brewer al contrabbasso e Gerald Clever alla batteria che continua a seminare successi in tutto il mondo. Il loro primo disco « A Time for Everything » ha ottenuto importanti riconoscimenti (“choc jazz man” dell’anno nel 2007 e “disco d’emoi” 2007 per il francese Jazz Magazine).

Nato a Tel Aviv, Yaron inizia a studiare pianoforte a sedici anni con il maestro Opher Brayer, famoso per il metodo di insegnamento basato su filosofia, matematica e psicologia. Solo due anni dopo vince il premio Rimon come giovane talento, caso unico nella storia della musica, e inizia a esibirsi in prestigiose sale da concerto (The Tel-Aviv Museum, the Tel-Aviv Cinematek, The Camelot, Givataim Theatre, Beit Lesin Theatre, Einav Center).  A 19 anni si trasferisce a Boston per studiare al Berklee College School of Music. Ma solo due mesi dopo, non riconoscendosi in quel sistema di insegnamento decide di tornare a Tel Aviv passando per Parigi. Arrivato a Parigi incontra alcuni musicisti a una jam-session, si guadagna una scrittura e da quel momento non abbandonerà più la città affermandosi gradualmente sulla scena parigina.  A soli 21 anni registra il primo album « Takes 2 to Know 1 » con il batterista e amico Sylvain Ghio ricevendo grandi elogi da parte della critica.

Un elemento sorprendente di Yaron Herman è la profondità della sua ricerca musicale. Il pianista ha sviluppato una teoria della musica e dell’improvvisazione chiamata “Composizione in tempo reale” per la quale è stato invitato a una serie di conferenze alla Sorbona. Musica, filosofia e matematica si incontrano su un terreno che il musicista dimostra di padroneggiare come un esperto conferenziere, analizzando brillantemente i suoi maestri, specialmente Paul Bley, John Coltrane, Lennie Tristano, ma anche Bach, la musica della sua terra a gli artisti pop della sua generazione (Bjork, Beasty Boys).

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55 Roma

www.casajazz.it

ingresso:12 euro

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