Vai col vento! Mostra collettiva
 in omaggio al Giro d’Italia alla Galleria Elettra di Fossombrone

VAI COL VENTO!

Mostra Collettiva
A cura di Pippo Cosenza e Andreina De Tomassi

Inaugurazione 7 maggio 2023 ore 17.00

Galleria Elettra

Corso Garibaldi, 101 – Fossombrone (PU)

Fino al 29 maggio 2023

Il giorno 7 maggio 2023 alle ore 17.00 inaugura nella nuova Galleria d’arte Elettra, nel centro di Fossombrone (PU), la mostra collettiva Vai col vento! a cura di Pippo Cosenza e Andreina De Tomassi, accompagnata da un contributo di Andrea Baffoni e una ricognizione de “Il Vento nell’Arte”di Elvio Moretti. Il progetto si avvale del patrocinio della provincia di Pesaro Urbino e del Comune di Fossombrone. 

Buon Vento!” si dice ai velisti e ai ciclisti, messaggio augurale per volare felici nel vento. Quel turbinio invisibile, pulviscolo imprendibile, come lo è spesso la creazione artistica, quell’ànemos, animo, soffio divino che genera la vita. È questa la sfida: raffigurare il dio Eolo, con qualsiasi tecnica, che sia vento di libertà o di rivolta, folle come lo Scirocco, gelido come la Tramontana, brezza marina o tempesta. Uno scultore e ventisei artiste e artisti, tra le Marche e l’Umbria, che hanno accettato la sfida, espongono le loro opere: il primo, all’ingresso ovest di Fossombrone, a Via Pergamino, i secondi, presso la Galleria Elettra, sotto i portici di Corso Garibaldi. È un omaggio al glorioso Giro d’Italia che volerà lungo la Flaminia forsempronese il 13 maggio, unica tappa marchigiana. Proprio il 13 maggio quando, nel 1909, partiva il primo Giro italiano.

L’opera scultorea di Antonio Sorace, alta più di tre metri, che sarà posta all’entrata ovest di Fossombrone, simbolo e memoria cittadina dell’evento ciclistico, è un’enorme ruota che gira col vento. Per la collettiva, tante sono le creazioni, come mille sono le immagini che si accavallano del vento nell’arte. Dai disegni di Leonardo ai Zefiro e Aura di Botticelli, da Tintoretto a Van Gogh, il mantello vibrante di Napoleone per David, i paesaggi modellati dal vento di Corot e Monet, le tempeste tumultuose dei Romantici, le gonne delle parigine rialzate dal vento malizioso della Belle Epoque, i mulinelli polverosi e campestri dei Macchiaioli, le onde delle spighe piegate, i panni stesi al vento, e su, su, fino al vortice dei Futuristi, le aereopoesie, l’areopittura, a perdifiato verso il domani… e poi la fotografia, il cinema, i video, inseguendo sempre il buon vento, quello del cambiamento, quello che ci porterà fortuna.

Ma si può dare forma a qualcosa che forma non ha? Una risposta arriva appunto da Vai col vento!, dove le opere prendono le mosse dalle dinamiche naturali con rimandi espressivi riferiti al senso interno della forma e dello spazio. Ma il vento è pensiero trasformante capace di levigare le coscienze proprio come le montagne. Scavate, plasmate e modellate fino a renderle monumentali desideri alla nostra brama di scalarle. E allora inevitabilmente l’immaginazione degli artisti si focalizza su elementi astratti dove l’idea del vento è materializzata come energia ondulante e intersecante, ma con essi non viene meno l’immaginario cosmico e non è un caso che sia così. Il vento stellare, troviamo, e come non ricordare che nel 1931 il Futurismo aeropittorico diventava “cosmico” grazie a Enrico Prampolini, aprendo la strada al processo trasformativo del conseguente Spazialismo di Lucio Fontana. Dunque il vento come energia plasmante dal quale non sono esenti le figure: volti, corpi, talvolta ciclisti veri e propri, incanalati nel flusso atmosferico dove la velocità è sinonimo di modificazione temporale dello spazio. E infine la ruota, il disco, il roteare di forme primarie che intercettano movimenti universali. La ruota che è centro propulsivo di un turbinio aereo, ma che diventa scudo nel grande intervento pubblico tributato da Antonio Sorace in apertura dell’intera manifestazione. Un simbolo di difesa, un’espressione della tenacia con cui oggi l’arte è portata avanti dagli spiriti creativi, spesso nell’indifferenza delle istituzioni, nella distrazione dei media, in totale autonomia e nell’amara constatazione che sì: l’artista è solo a scalare gli aspri tornanti che serpeggiano le salite della cultura. Ma è questo il destino dei pionieri, taccuino in mano o pedali ai piedi, sudando il peso di una testimonianza che diviene monito per il futuro e vento dell’immaginazione per permetterci ancora di sognare.” (Dal testo “Il vento dell’immaginazione di Andrea Baffoni)

All’interno del progetto è prevista la conferenza “Il Vento nell’Arte”di Elvio Moretti.

Artisti: Niccolò Amadori, Angela Balducci, Lauretta Barcaroli, Pietra Barrasso, Angelisa Bertoloni, Lamberto Caravita, Ornella Cosenza, Pippo Cosenza, Leonarda Faggi, Vera Garofalo, Valfrido Gazzetti, Arnhild Kart, Antonia Leonardi, Emilio Leonardi, Giuliano Mammoli, Donatella Marinucci, Luigi Marzo, Salvatore Monaco, Carlo Paci, Simonetta Panzironi, Cecilia Piersigilli, Achille Quadrini, Andrea Silicati, Antonio Sorace, Cinzia Soverchia, Maria Virseda
Extra: Saro Di Bartolo

Immagine: courtesy Saro Di Bartolo
INFO

VAI COL VENTO!
Mostra Collettiva
A cura di Pippo Cosenza e Andreina De Tomassi
Con un contributo di Andrea Baffoni
Con una ricognizione de “Il Vento nell’Arte”di Elvio Moretti
Con il patrocinio di: Patrocini: Provincia di Pesaro Urbino, Comune di Fossombrone
Allestimento: Casa degli Artisti, Spazio 121 Arte
Grafica: Niccolò Amadori
Luci: Eurolight
Catalogo: EdizioneBM
Foto di copertina: courtesy Saro Di Bartolo
Artisti: Niccolò Amadori, Angela Balducci, Lauretta Barcaroli, Pietra Barrasso, Angelisa Bertoloni, Lamberto Caravita, Ornella Cosenza, Pippo Cosenza, Leonarda Faggi, Vera Garofalo, Valfrido Gazzetti, Arnhild Kart, Antonia Leonardi, Emilio Leonardi, Giuliano Mammoli, Donatella Marinucci, Luigi Marzo, Salvatore Monaco, Carlo Paci, Simonetta Panzironi, Cecilia Piersigilli, Achille Quadrini, Andrea Silicati, Antonio Sorace, Cinzia Soverchia, Maria Virseda

Inaugurazione mostra 7 maggio 2023 ore 17.00
Galleria Elettra
Corso Garibaldi, 101 – Fossombrone (PU)

Fino al 29 maggio 2023
Orari mostra: dal martedì alla domenica 16.00 – 19.00
Informazioni: tel. 342 3738 966

Articolo precedenteNon è la Callas. A 100 anni dalla nascita della Divina, va in scena a Roma un monologo sull’identità di genere, diretto da Leyla Martinucc
Articolo successivoFermo immagine dei Canostra ha anche un video