Un amore di Dino Buzzati. Una lettura drammatizzata su musica all’Altrove Teatro Studio di Roma

UN AMORE di Dino Buzzati

Una lettura drammatizzata su musica 

SAGGIO di primo livello con gli allievi del primo anno del corso di recitazione dell’Accademia D’Arte Scenica

ideazione e regia Ottavia Bianchi e Giorgio Latini

con Maria Cussino, Valerio Della Corte, Glicine, Aurora Maestri, Emanuele Mento, Arianna Munera Burchi, Elèna Palma, Flaminia Planner, Giulia Taloni

Mercoledì 28 Febbraio ore 20.00

Altrove Teatro Studio – Via Giorgio Scalia, 53 Roma

Ingresso gratuito con tessera soci

Va in scena mercoledì 28 febbraio all’Altrove Teatro Studio, UN AMORE di Dino Buzzati, il Saggio di Primo Livello degli Allievi del primo anno del corso di recitazione dell’Accademia D’Arte Scenica. Corre l’anno 1960: è l’Italia delle case chiuse, del post-boom economico, del cha cha cha e del perbenismo borghese. Questa lettura, performata per coro e voci sole, accompagnata dalle musiche più celebri del cinema italiano di quegli anni (Trovaioli, Umiliani, Piccioni) ci riporta alle atmosfere del periodo.

In occasione della prima performance degli allievi del primo anno del corso di recitazione dell’Accademia D’Arte Scenica Dell’Altrove Teatro, i due insegnanti Ottavia Bianchi e Giorgio Latini hanno scelto una lettura drammatizzata per coro e voci sole.

Gli allievi Maria Cussino, Valerio Della Corte, Glicine, Aurora Maestri, Emanuele Mento, Arianna Munera Burchi, Elèna Palma, Flaminia Planner e Giulia Taloni si confronteranno con un testo difficile ma splendido che unisce l’apollineo e il dionisiaco, l’alto e il basso, in un romanzo del 63 nato dalla penna di Dino Buzzati. Si racconterà, in una forma assai inconsueta, la discesa agli inferi dell’ossessione amorosa del cinquantenne Antonio Dorigo, celebre e stimato scenografo, per la conturbante Laide, giovanissima prostituta incontrata a Milano.

Se per Buzzati scrittura e pittura sono due modi simili per raccontare una storia, la restituzione drammaturgica e vocale di questo romanzo vuole essere un affresco fedele, musicalmente e ritmicamente, dello stile dell’autore, volto soprattutto a ricostruirne suoni, odori, il battito stesso dei personaggi e della città di Milano, anima pulsante essa stessa, còlta nei suoi aspetti più torbidi e misteriosi. Gli allievi, seppur all’inizio del loro percorso di studio, daranno una dimostrazione del work in progress del loro percorso di studi che ha la finalità della scoperta della voce e delle sue potenzialità espressive, dopo lo studio del metodo mimico di Orazio Costa.

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