The Grand Tour, la nuova collettiva della Von Buren Contemporary

The Grand Tour

mostra collettiva natalizia con le opere di

Mattia Barbalaco | Bato | Justin Bradshaw | Lorenzo Bruschini | Lucianella Cafagna | Pietro Capone | Chiara Caselli | Clamisart | Alessio Deli | Mihail Dinisiuc | Luis J. Fernández | Augusto Gadea | Simona Gasperini | Vittorio Iavazzo | Michelino Iorizzo | Gabriele Luciani | Maiti | Juan José Martínez Cánovas | Charlie Masson | Mario Mei | Paolo Migliazza | Kristina Milakovic | Guido Morelli | Claire Piredda | Sofia Podestà | Massimo Pulini | Saro Puma | Giulio Rigoni | Agostino Rocco | Vera Rossi | Tina Sgrò | Beppe Stasi | Marco Stefanucci | Hannah Ungaro-Pope

A partire dal Seicento, era di moda, tra le famiglie benestanti, mandare i propri figli in giro per l’Europa per completare la loro istruzione introducendoli all’arte, alla storia e alla cultura del continente e in particolare dell’Italia. Questo rito di passaggio era conosciuto come Il Grand Tour. Generalmente comprendeva visite a Venezia, Firenze, Roma e Napoli e durava mesi, anche anni. Molti dei Grand Tourist acquistavano dipinti, sculture, stampe e altri souvenir che riportavano a casa per esibirli con orgoglio come ricordo del loro viaggio formativo.

Con la partecipazione di 34 artisti; una varietà di generi tra cui pittura, disegno, scultura, fotografia, collage e arte ceramica; e la ricreazione di una tradizionale Quadreria, la mostra The Grand Tour trasformerà la galleria stessa in un’installazione artistica in modo che i visitatori possano immergersi in un’esperienza festosa, che porta indietro nel tempo.

Alcuni degli artisti, tra cui Mattia BarbalacoPietro CaponeMihail DinisiucGabriele Luciani e Massimo Pulini, usano le loro formidabili abilità per evocare deliberatamente il mondo formale dei musei d’arte e delle accademie, mentre altri – Juan José Martínez CánovasCharlie MassonAgostino Rocco e Beppe Stasi – adoperano la loro tecnica sorprendente per un finale più giocoso, rivisitando le opere dei grandi maestri con un occhio contemporaneo.

Molte delle opere in mostra si concentrano sul paesaggio. Come souvenir dei loro viaggi, i Grand Tourist amavano acquistare le immagini dei loro luoghi preferiti, generando una forte domanda di pittori di paesaggi e vedute italiane. Justin BradshawLuis J. Fernández, Augusto GadeaMichelino IorizzoKristina MilakovicGuido Morelli e Marco Stefanucci esplorano vari aspetti di questa tradizione, mentre le fotografe Sofia Podestà e Vera Rossi catturano siti che erano una tappa obbligata per i turisti, tra cui l’Orto Botanico di Palermo che tanto incantò Goethe (Podestà) e l’incredibilmente romantico Giardino di Ninfa con le sue rovine coperte di fiori (Rossi). Hannah Ungaro-Pope, invece, basa la sua ricerca sull’idea di Goethe dell’Urpflanze, un archetipo vegetale da cui derivano tutte le altre piante e che Goethe sperava di trovare durante i suoi viaggi in Italia.

L’artista del collage Simona Gasperini e i pittori Saro Puma e Giulio Rigoni affrontano il tema in modo estroso, con opere dalla vena fortemente illustrativa, mentre il duo artistico Clamisart indaga la ricerca frenetica di souvenir associati al Tour con la creazione di piatti e ornamenti in porcellana.

Mario Mei e Tina Sgrò partecipano con suggestivi dipinti che ritraggono interni di musei e chiese di Roma, mentre gli scultori MaitiPaolo Migliazza e Claire Piredda si concentrano sulla figura umana con creazioni in cartapesta, resina e terracotta.

Il mondo della mitologia, tema dominante nelle opere ammirate e apprezzate da un Grand Tourist, è l’ispirazione per le sculture dell’artista napoletano Vittorio Iavazzo e del pittore romano Lorenzo Bruschini, mentre Lucianella Cafagna ci presenta un ritratto di grandi dimensioni su carta di una giovane ragazza che ricorda un’eroina del Grand Tour di Henry James o E.M. Forster.

Guardando fuori dall’Italia, l’artista romano Bato si ispira alle rovine di Babilonia mentre la fotografa Chiara Caselli incanta con una serie di vedute di Bukhara, l’antica città dell’Uzbekistan.

Il testo di presentazione della mostra è di Raffaele Milani, professore di estetica all’Università di Bologna e uno dei massimi esperti italiani in materia di paesaggio e letteratura del Grand Tour.

Lotteria d’arte di beneficenza

Tre opere saranno donate come premio in una lotteria di beneficenza a favore di 4Ukraine Humanitarian Aid, un’organizzazione no-profit con sede nel Regno Unito che raccoglie e consegna aiuti umanitari per i bambini e il popolo ucraino.

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