Tekla racconta il dietro le quinte di ‘A volte capita’

Benvenuti nell’affascinante mondo di “A volte capita” di Tekla, un viaggio sonoro attraverso la fugacità delle esperienze e l’indescrivibile natura delle cose originali. Questo brano è una testimonianza poetica della bellezza effimera della vita, un racconto intessuto con un delicato giro di accordi di ukulele che ci guida attraverso episodi e immagini di momenti condivisi. Attraverso il suono dell’ukulele e le parole di Tekla, entriamo in un mondo dove la bellezza è abbracciata proprio nella sua effimera natura. Siamo invitati a riflettere sulle nostre esperienze e a celebrare la complessità che rende ogni istante unico.

Qual è stata la tua fonte principale di ispirazione per il tuo nuovo singolo “A volte capita”?

Le ispirazioni sono state molteplici, sicuramente sono una persona che dà molto peso alle relazioni, credo siano alla base dell’esistenza.

Per questo la fonte principale d’ispirazione sicuramente è stata una frequentazione che ha portato con sè episodi di intimità ed amicizia.

Ed è inevitabilmente che comporti una riflessione sullo scopo ed il fine che relazioni hanno sulla nostra esistenza. A volte capita, non ha nome e cognome ma una chiara identità.

Come inizi il processo di scrittura di una canzone? Hai una routine o un approccio specifico?

Il processo di scrittura è sempre vittima dei miei stati emotivi, ogni tanto è un caos primordiale altre volte invece rispecchia la calma ed il momento in cui io scelgo di fermare il mondo e concentrarmi su note e pensieri. Lasciando emergere principalmente la melodia e in seguito il testo.

Che tipo di emozioni o messaggi cerchi di trasmettere attraverso le tue canzoni?

Dipende dal brano, il comune denominatore credo sia l’ascolto rivolto a sè stessi ed agli altri.

La consapevolezza delle proprie scelte che siano emotive o razionali.

Qual è stato il momento più significativo della tua carriera musicale finora?

Sarebbe superficiale non ricordare con gioia la mia partecipazione a The Voice of Italy 2015, credo sia stato più il momento significativo, per la costanza e la chiarezza mentale che questa esperienza mi ha regalato solo una volta giunta al termine.

Hai qualche rituale o abitudine prima di salire sul palco per esibirti?

Non ho molti rituali, sono una persona poco abitudinaria e spesso caotica quindi dimentico anche le cose che possono essermi utili, figuriamoci mantenere una sana e buona abitudine.

Come ti senti riguardo alla trasformazione digitale dell’industria musicale e alle piattaforme di streaming?

Inizialmente l’ho subita molto, ho pensato a quanta poesia fosse stata rubata al piacere di vendere copie fisiche ed anche raggiungere risultati sulla base di una vecchia e sana gavetta, fatta di emozioni, palchi e dischi firmati. Credo per tanto che sia stupido piangersi addosso ed ogni epoca porta con sè pro e contro, ad oggi è ancora più semplice arrivare ad orecchie numerose rispetto ad anni fa, con un click la traccia può essere ascoltata anche dall’altra parte del globo.

Qual è il prossimo passo nella tua carriera musicale? Hai nuovi progetti in cantiere?

Si il calendario è ricco di appuntamenti posso svelarvi che entro fine 2023 ci sarà il nuovo singolo con videoclip, dal titolo “Tutte le volte”.

Successivamente il 2024 sarà ricco di pubblicazioni supportata dalla mia etichetta Lapop.

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