Un laboratorio rivolto ai migranti richiedenti protezione internazionale – ma non solo – per la realizzazione di complementi di arredo in legno. Rovereto ospiterà dal 15 al 17 luglio 2016, negli spazi dell’Urban Center, il primo workshop di “SuddenlyHome”. Quindici profughi lavoreranno fianco a fianco con designer, architetti e persone impegnate nella difesa dei diritti umani. Un team eterogeneo che realizzerà sedie e tavoli ispirati al principio di Enzo Mari: “progettare per non essere progettati”.
I particolari dell’iniziativa verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa in programma sabato 16 luglio 2016, alle ore 12, a Rovereto, presso l’Urban Center in Corso Rosmini 58 (sede del workshop). Interverranno i rappresentanti dell’associazione SuddenlyHome, Andrea Saiani di Witlab – Fablab Progetto Manifattura, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Rovereto Mauro Previdi e il presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento Roberto De Laurentis.
Il workshop sarà in pieno svolgimento e sarà quindi possibile seguire la lavorazione dei manufatti. L’idea di fondo dell’iniziativa è impegnarsinella diminuzione delle distanze: quellafra l’arrivo in terra “straniera” e l’inclusione nel tessuto sociale e professionale locale, ma anche quella fra cittadini e “nuovi cittadini” attraverso spazi di condivisione e conoscenza. Sedie e tavoli rappresentano in tal senso importanti complementi di socializzazione.
Il workshop è organizzato da Cinformi, Provincia Autonoma di Trento, cooperativa Punto d’Approdo e SuddenlyHome Team, con la collaborazione di Witlab – Fablab Progetto Manifattura e Legatoria Manfredi Rovereto. Main sponsor: Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. Il Comune di Rovereto ha gentilmente concesso gli spazi dell’Urban Center. SuddenlyHome Team: Francesca Bonadiman, Gabriella Guido, Rosalba Ferba, Alberto Merigo, Giovanni Rozio, Margherita Tezza. Ideazione e coordinamento: Rosalba Ferba, Gabriella Guido.