Stupide fantasie: il singolo di Nick Eyes che riflette la vita quotidiana

“Stupide fantasie” di Nick Eyes è un brano che ci porta nel cuore della vita quotidiana, esplorando le mezze verità e le sfumature che caratterizzano le nostre esperienze. Con la sua musica, l’artista ci invita a riflettere sulla semplicità e sull’equilibrio, trovando bellezza anche nei momenti più insignificanti. È una canzone che ci ricorda di abbracciare la nostra autenticità e di trovare gioia nella nostra umanità condivisa.

Come è iniziata la tua avventura nel mondo della musica?
Come le migliori avventure, per caso.
I miei genitori a 11 anni mi regalarono una batteria e io me ne innamorai.
Poi col passare del tempo però capii che più che amore era una semplice cotta.

C’è stato un momento decisivo in cui hai detto “questa è la mia strada”?
Onestamente no, ha sempre fatto parte di me, è il mio modo di comunicare.

Come hai superato le sfide che hai incontrato e cosa hai imparato da esse?
Sono molto determinato ma non sempre ho superato le sfide che mi si sono presentate, a volte ho dovuto imparare a perdere. Da queste sconfitte però ho imparato che la vita è un corridoio di porte chiuse pronte ad essere aperte, bisogna solo trovare la chiave giusta.

Come hai visto evolvere il tuo stile musicale e artistico nel corso degli anni?
È maturato insieme a me, una volta ricordo che cercavo sempre di etichettare tutto quello che facevo.
Ora no, mi limito a cercare di capire se una cosa l’ho fatta bene oppure no.

Quali consigli daresti a chi sta iniziando la sua carriera artistica?
Siate sinceri con voi stessi.

C’è un messaggio o un’emozione che speri di trasmettere attraverso questo singolo?
Spero di riuscire ad emozionare, l’importante per me non è cosa arriva, ma che arrivi qualcosa.

Hai intenzione di esplorare nuovi generi musicali nei tuoi prossimi progetti?
Lo scopriremo insieme.

Articolo precedenteRomantica la prima edizione al Tempio di Adriano
Articolo successivoBeirut 1983 storia d’amore e di guerra di A. W. Cavalera: intervista allo scrittore