Sospesi tra le note: intervista a Diego Rojas Chaigneau e la sua “Strada dei pensieri sospesi

Benvenuti a un viaggio unico nell’anima di Diego Rojas Chaigneau, attraverso la potente melodia di “Strada dei pensieri sospesi”. Questa traccia rock non è solo un brano musicale; è un viaggio sonoro che esplora il tessuto intricato della nostra esistenza. Ognuno di noi percorre la sua strada interna, una trama di esperienze senza interruzioni che plasmano il nostro essere sin dalla nascita.

In “Strada dei pensieri sospesi”, la musica diventa il medium che cattura l’energia, la forza e la speranza per il futuro. Come un poeta dell’anima, Diego Rojas Chaigneau dipinge attraverso le note un quadro delle nostre vite, con cadute e rialzi, una danza tra le ombre e la luce. Questa intervista è un’opportunità unica per addentrarci nelle profondità di questa composizione, scoprendo le ispirazioni, le sfide e le riflessioni che l’hanno plasmata.

Diego, benvenuto e grazie per averci concesso questa intervista. Cominciamo parlando del tuo singolo “Strada dei pensieri sospesi”. Puoi raccontarci cosa ti ha ispirato a scriverlo e qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso questo brano carico di energia e speranza?

Energia, speranza e positività infatti sono le parole chiave.
Negli ultimi tempi è sempre più difficile riuscire a trovare positività guardando il mondo e la propria vita.
Riuscire ad ascoltare la nostra Raison d’être , il nostro sogno, è fondamentale e illumina la strada.
Altrimenti ci perdiamo laggiù… Tra frivolezze, discorsi instradati e negatività.

La metafora della “Strada dei pensieri sospesi” è molto potente. Puoi approfondire il significato di questa strada interiore e come influisce sul nostro percorso di vita?

Una strada immaginaria, che vive dentro di noi, nei nostri pensieri.
Abbiamo da percorrerla che ci piaccia o no, la quantità di pensieri sospesi dipende da noi.
Metto male un piede, cado in terra e guardando tutto da un’altra prospettiva, divento triste, perdo speranza…
Cadere è normale, perdere il contatto con i propri sogni e con ciò che ci dà forza per andare avanti è sempre, anche se la vita fa di tutto per convincerti del contrario, una nostra scelta.

Oltre alla musica, ci sono altre forme d’arte o esperienze di vita che influenzano il tuo processo creativo? Come integri queste influenze nella tua musica?

Sono anche attore,
Anzi, il percorso musicale vero è arrivato Quando sono tornato a Firenze Dopo cinque anni a Roma tra accademie e scuole di recitazione.
La sindrome di Tourette, un bel percorso di terapia, e una vena introspettiva illuminante, quanto dannatamente scomoda, mi hanno dato sicuramente tanti colori, oltreché l’uso estremo del cervello e dei pensieri anche quando non ce ne sarebbe bisogno.

Infine, cosa ti auguri che le persone portino con sé dopo aver ascoltato “Strada dei pensieri sospesi”?

Se ascoltando il brano c’è un sorriso, una vampata di calore, o un semplice cambio di pensiero, raggiunge lo scopo della sua esistenza. 🌷🌹

Grazie mille, Diego, per condividere con noi la tua ispirazione dietro “Strada dei pensieri sospesi” e per il tuo messaggio di speranza. In bocca al lupo per il futuro!

Articolo precedenteLa favola al Castello del Buonconsiglio di Trento
Articolo successivo“Saudade” di Malakiia: un viaggio emotivo attraverso il dolore e la rinascita