Si ferma la legge bavaglio e s’imbavaglia la D I A – Il governo, che ha sempre sbandierato, la lotta alla mafia come una delle priorità del proprio programma politico ha intenzione di chiudere la D.I.A.
Per evitare contraccolpi nell’opinione pubblica, si stanno adoperando in modo subdolo. con riduzioni di budget destinati alle indagini antimafia. negli ultimi 10 anni, infatti, i fondi sono stati praticamente dimezzati. Quest’anno il governo ha proposto un taglio di oltre € 13 milioni a fronte di un totale di € 20 milioni.
L’intenzione dei magistrati Falcone e Borsellino che hanno voluto fortemente la creazione della Dia per contrastare le mafie e tutte le implicazioni legate a tale fenomeno come: corruzioni, collusioni e commistioni si sta infrangendo contro la volontà governativa di interrompere il grande lavoro fatto.
Malgrado gli insopportabili tagli operati nei confronti della Dia, la stessa ha comunque continuato ad ottenere positivi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
- sequestri per € 5,7 miliardi, confische per € 1,2 miliardi solo nell’ultimo anno e mezzo;
- indagini di grande importanza (G8, stragi anni ’90, appalti pubblici).
Consapevoli delle grandi difficoltà economiche del paese e del mondo intero, i lavoratori della direzione investigativa antimafia esprimono la loro indignazione sicuri che gli ulteriori tagli economici vanificherebbero venti anni di attività Antimafia.
Tutte le sigle Sindacali di Base, Provinciali e Nazionali della Polizia di Stato e dei dipendenti civili del Ministero dell’Interno, hanno indetto tre giorni di protesta dal 2 novembre 2011 al venerdì 4 novembre 2011 sotto forma di SIT-IN. La manifestazione avrà luogo in Roma, Piazza delle Cinque Lune, davanti al Senato della Repubblica. Mercoledì 2 novembre l’appuntamento è per le ore 10:00 a difesa della Direzione Investigativa Antimafia. L’iniziativa, in concomitanza alla presenza del Direttore della D.I.A. che sarà ascoltato dalla Commissione Antimafia per via della sua proposta di tagli finanziari a questa struttura all’interno della Legge di Stabilità.