Rocca Imperiale invasa dai poeti del festival “Il Federiciano”Rocca Imperiale invasa dai poeti del festival “Il Federiciano”

Rocca Imperiale invasa dai poeti del festival “Il Federiciano”. Una bella conferma è arrivata ieri con la cerimonia di premiazione del concorso di poesia “Il Federiciano”: l’esistenza di una comunità di poeti a Rocca Imperiale che, in questi nove anni di festival, è diventata sempre più consistente.

Numerosi autori, provenienti da ogni dove, hanno occupato la Piazza d’Armi del Castello Svevo, location abituale dell’appuntamento: tutti emozionati ed entusiasti, chi perché partecipava per la prima volta, chi perché ritornava dopo un anno, potendo incontrare così gli amici di penna conosciuti al festival e rivivere i luoghi ormai familiari, soffermandosi soprattutto sulle stele poetiche che arredano le case dell’abitato.

È una immensa famiglia, quella che si è creata con il festival “Il Federiciano”: sono migliaia i poeti che gravitano intorno alla manifestazione, vivendo però un clima amicale, dove anche la competizione è un’occasione di crescita personale e di confronto. Gli amanti della poesia che frequentano il festival diventano, quindi, messaggeri di questa splendida realtà, facendo conoscere Rocca Imperiale in tutta Italia e anche oltre i confini nazionali.

Prova di quanto detto, si trova sulle pagine Facebook “Il Paese della Poesia” e “Aletti Editore”, che durante i giorni del festival (quest’anno ricade tra il 18 agosto e il 26 agosto) registrano un’affluenza record di visualizzazioni, e sono piene zeppe di commenti entusiasti.

Specialmente ieri, quando è stata trasmessa in diretta la prima poesia vincitrice del concorso: “Sotto gli embrici di Luglio” di Nunzio Buono. Il testo è stato inciso, come di consueto, su una stele di ceramica affissa su un’abitazione del centro storico.

Tra i commenti, tanti hanno comunicato di non aver potuto partecipare per la difficoltà di trovare un posto letto: nonostante, infatti, come ha scritto in una nota su facebook il patron della manifestazione, Giuseppe Aletti, “siano state messe a disposizione numerose abitazioni private, non ci sono più posti letto. Mi dicono che le strutture ricevono decine e decine di richieste giornaliere, e il prossimo anno ci organizzeremo affinché, tutti coloro che vogliono partecipare al festival, siano messi in condizioni di farlo”.

 

 

 

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