E’ uscito NERUDA, nuovo singolo di Rayo, scritto in collaborazione con il produttore Paci Ciotola. La canzone ci offre uno scorcio sul viaggio emotivo del cantautore nell’amore, con tutte le paure che accompagnano la fase iniziale e le difficoltà che si possono avere nel lasciarsi andare. Parigi, con la sua atmosfera impressionista, fa da cornice al viaggio interiore del protagonista, vedendolo sconfiggere la sua paura della felicità ed innamorarsi. La canzone, che incorpora diversi riferimenti alle poesie di Neruda, porta l’ascoltatore nella psiche dell’artista attraverso tutti gli eventi e i timori di un amore nuovo, e lo lascia con il sospetto che una storia così bella non possa essere reale.
Qual è stato il momento che ti ha fatto dire “voglio fare musica”?
È stato al primo concerto a cui ho assistito. Avevo 14 anni ed ero a San Siro. Quando finì il concerto mi era chiaro che volevo vivere così, volevo far sentire le persone come quella band aveva fatto sentire me. L’energia, l’adrenalina, la bellezza del perdersi nella musica. Non ho mai smesso di pensarlo da allora, anche se ci ho messo tempo ad ammetterlo a me stesso.
Raccontaci “Neruda” in qualche riga.
“Neruda” racconta del viaggio emotivo che è innamorarsi, tra i timori e le speranze di un amore nuovo a cui si ha paura di lasciarsi andare, un amore giovane e passionale con Parigi come sfondo. La capitale francese, con la sua atmosfera romantica ed impressionista, è il posto perfetto per vivere una storia d’amore troppo bella per essere vera.
Qual è l’aspetto della tua musica di cui sei più fiero?
Le melodie. Sono quasi sempre molto soddisfatto delle mie melodie ed è anche l’aspetto che mi riesce più facilmente quando inizio a scrivere una canzone. Anche dei testi sono abbastanza soddisfatto.
Qual è invece il tuo tallone d’Achille, l’aspetto su cui senti di dover migliorare?
Sento di dover migliorare nella tecnica vocale e nella teoria musicale. Ho ancora tanto da imparare per poter arrivare ad essere l’artista che voglio essere, ma penso di essere sulla strada giusta.
Come speri di continuare la tua esperienza musicale?
Continuerò a pubblicare i miei pezzi e spero di poter iniziare presto ad esibirmi live. Non vedo l’ora di potermi connettere con più persone possibili e vivere quelle stesse emozioni che ho provato a 14 anni a San Siro.