Proseguono le date dello spettacolo transmediale del collettivo Okiees: a Salerno, a Roma e a Ragusa

Proseguono le date dello spettacolo transmediale del collettivo Okiees:

RAGEEN Vol. 1”

(Kappabit Music)

realizzato con la partecipazione di Pippo Delbono. 

Ecco le date:

13 novembre – Linea d’ombra Festival – Salerno

19 novembre – Palladium Film Festival – Roma

18 dicembre – Costaiblea Film Festival – Ragusa 

Il collettivo catanese OKIEES continua il loro tour proponendo live, con il loro spettacolo transmediale, il concept album “Rageen vol.1” (etichetta Kappabit Music), realizzato con la collaborazione straordinaria di Pippo Delbono, che ha partecipato cantando in sei diverse tracce.

Dopo le 17 date dello spettacolo degli Okiees tenutosi in importanti teatri, sale cinematografiche, spazi d’arte e in prestigiosi festival, fra cui “Seeyousound” International Music Film Festival – Torino, Festival “Fuorinorma” – Roma, Parma Film Festival – Parma, il collettivo catanese si esibirà il 13 novembre al Linea d’ombra Festival a Salerno, il 19 novembre al Palladium Film Festival a Roma e il 18 dicembre al Festival Costaiblea a Ragusa. 

Il collettivo ha dato vita ad un’inedita forma di concept album che sposa l’idea della narrazione transmediale di Henry Jenkins: infatti, per la prima volta, la realizzazione di un album musicale (ASCOLTA QUI) vede coinvolti anche un libro e a un film sperimentale, (distribuito da Distribuzione Indipendente), tutti realizzati dal collettivo, che interagiscono fra loro, attraverso l’uso dei QR Code, per creare un progetto unitario; e a questi linguaggi si aggiunge l’interazione anche con poesia, videoarte, narrativa, illustrazione, performance, reading.

Gli Okiees, formati da Andrea Rabbito (voce, chitarra), Adriano Murania (violino), Gian Marco Castro  (tastiere, elettronica) Mauro Melis (grafica), con la partecipazione della voce di Serena Anzaldi (tracce 5, 7, 9, 11) e della voce e della recitazione dell’artista Pippo Delbono, propongo una nuova idea di fare e offrire musica, avvertendo la necessità di legare questa espressione artistica ad altri linguaggi, in una dimensione unitaria e complessa, e che vede coinvolto attivamente l’ascoltatore/spettatore/lettore nella costruzione dei vari pezzi del mosaico offerti (per questo motivo viene citato ad apertura del libro e del film la frase di Paul Valery “le compositeur propose, l’auditeur dispose”).

Quest’espressione variegata, composta da vari tasselli integrati fra loro, compone la storia riguardante l’amicizia conflittuale tra i due protagonisti: Roger Benjamin e il suo compagno Benjamin Rye. Lo sviluppo della vicenda dei due protagonisti, che si articola nei tre volumi della trilogia Rageen, manifesta chiare le sue influenze e i suoi omaggi ai grandi romanzieri americani, Steinbeck e Faulkner tra i principali. Un aspetto che emerge chiaro sin dal nome del collettivo, Okiees, che si offre come l’alterazione del termine dispregiativo “okie” rivolto ai migranti provenienti dall’Oklahoma descritti da John Steinbeck in “The Grapes of Wrath”; ed emerge chiaro anche dal nome/cognome Benjamin dei due protagonisti che rimanda al Benjamin Compson di “Urla e furore”. Non a caso i testi delle canzoni e di una parte dei reading propongono il personale stream of consciousness di Roger che recupera e altera la lingua inglese (lo stesso “Rageen”, ad esempio, è la crasi tra “rage” e “spleen”), palesando i suoi problemi non tanto cognitivi, come quelli del Benjamin di Faulkner, ma psichici.

La vicenda di amore/odio tra i due protagonisti è così la storia dei perdenti, degli emarginati, dei reietti, ma, ancora di più, di coloro che vengono reputati “diversi”; così quella storia di stranieri in una nuova terra (nello specifico Catania, in questo primo volume) diviene un viaggio nei lati oscuri dell’uomo, proponendo un percorso introspettivo su una declinazione della figura dell’hostis, ovvero sull’Altro da Sé, su quello straniero che vive in noi.

Il progetto è stato presentato a Palazzo delle Esposizioni a Roma da tre studiosi di fama internazionale: il musicista e musicologo Vincenzo Caporaletti (Università di Macerata), lo studioso di semiotica dei media, Ruggero Eugeni (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), il critico d’arte e curatore di mostre Valentino Catricalà (SODA di Manchester), i quali hanno messo in luce le caratteristiche innovative del progetto e il suo alto valore artistico e di ricerca che rende “Rageen Vol. 1” un prodotto del tutto unico e apripista di una nuova concezione di arte, che recupera e sviluppa in chiave contemporanea e postmoderna la tradizione dell’alta cultura rock.

Questa la tracklist del disco uscito il 26 maggio di quest’anno  in formato CD e su tutte le piattaforme: PrologueMove on this movie; April in stop; I was dreaming of you; Extra 1; You get your rope; Dawn; Inner odyssey; Long walk in the desert; Burn; Extra 2; Sometime; Love the prisoners you have got; Epilogue/Is this the end? 

Link per l’ascolto dell’album “RAGEEN vol. 1”

https://spotify.link/bNvEzquLbEb

Link per la visione del libro “RAGEEN vol. 1”

https://okiees.com/transmediabook

Per ulteriori informazioni si consulti il sito: www.okiees.com

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