Nella lingua e nella spada: dallo scrigno della memoria, le voci di Panagulis e Fallaci

Nella lingua e nella spada: dallo scrigno della memoria, le voci di Panagulis e Fallaci – Venerdì 12 luglio, alle 21, al Teatro Alighieri un progetto di teatro e musica di Elena Bucci e Luigi Ceccarelli

Ancora una volta la Grecia, nucleo tematico e meta di questa XXX edizione di Ravenna Festival, si fa protagonista e ispiratrice di una nuova pièce teatrale. Lembo orientale di un’Europa che lì affonda le proprie radici, con i suoi profumi, le sue atmosfere e soprattutto la sua storia, quella tormentata degli anni Settanta del Novecento, è al centro della riflessione da cui scaturisce il nuovo lavoro di Elena Bucci, Nella lingua e nella spada, progetto di musica e teatro ispirato alle opere di Oriana Fallaci e di Aléxandros Panagulis, una coproduzione di Ravenna Festival (con Napoli Teatro Festival/Fondazione Campania dei Festival e la Compagnia Le belle bandiere) in scena venerdì 12 luglio alle 21 al Teatro Alighieri. All’attrice, che ne cura anche l’elaborazione drammaturgica e la regia, si intrecciano la musica e il live electronics del compositore Luigi Ceccarelli (la produzione musicale è curata da Edison Studio), con l’intervento di Michele Rabbia alle percussioni e Paolo Ravaglia ai clarinetti. Mentre il disegno luci sarà opera di Loredana Oddone.

È attingendo dal misterioso scrigno della memoria che Elena Bucci si imbatte nel ricordo di un libro, portato con sé tanti anni fa, durante un viaggio in Grecia: si tratta di Un uomo, il libro in cui Oriana Fallaci racconta dell’incrocio del suo destino con quello di Alekos Panagulis, politico e poeta rivoluzionario greco, imprigionato, torturato e condannato a morte per il fallito attentato al dittatore Papadopoulos; poi scarcerato grazie alle pressioni di uno straordinario movimento d’opinione internazionale. La giornalista italiana e il poeta greco si incontrano per un’intervista e restano allacciati fino alla morte di lui per un incidente misterioso nel 1976. E anche oltre, proprio attraverso i libri di Oriana che, come lui, trasforma il dolore in scrittura per la memoria di tutti.

È attorno alla loro storia che si dipana Nella lingua e nella spada, un “melologo dalle molte anime” lo definisce la protagonista, attrice e autrice di straordinaria esperienza e carisma, fondatrice della compagnia Le belle bandiere, insignita di riconoscimenti che vanno dal Premio Ubu al Duse, dal Premio ETI all’Hystrio. Non è questa la prima volta che Elena Bucci collabora con Luigi Ceccarelli, musicista e compositore dedito fin dagli anni Settanta alla musica elettroacustica e all’elaborazione live del suono, in un intreccio di “voci” che ogni volta mette in luce la vocazione musicale dell’attrice, la sua innata musicalità: “Quando posso immergermi nella musica – racconta proprio a proposito di questo nuovo spettacolo – e diventare suono insieme ai suoni, mi pare di perdere il mio stesso corpo e i limiti della mia identità. In un continuo scambio tra appunti, improvvisazione e riscritture, la drammaturgia si innesta sulle comuni radici di musica e teatro e mi pare più vera”.

Il racconto si muove attraverso vite, quelle di Oriana e Alekos, in lotta contro i conformismi e la tirannia: “la politica è un dovere, la poesia un bisogno. È un urlo che non si può soffocare, l’ansia di un istante che non si può dimenticare. Allora cerchi carta e matita per fermarlo”, così scriveva il poeta greco. Ma Elena Bucci non si affida a parole già scritte: “Non userò le parole di Oriana Fallaci, non oserò strappare brani da un libro perfetto, ma proverò a raccontare con le mie povere parole di lei e di lui, di quell’epoca, di quella terra e della mia, di altri scrittori e artisti che vissero l’orrore della dittatura. Attraverso il loro dolore e la loro forza di resistenza amplierò il mio sguardo di fortunata, nata in tempo di pace, ma che ora vede avvicinarsi il buio”.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: da 12 (ridotto 10) a 22 Euro (ridotto 20)
I giovani al festival: fino a 14 anni, 5 euro (esclusa platea); da 14 a 18 anni e universitari (under 30), 50% tariffe ridotte.

Nella lingua e nella spada
un progetto di musica e teatro ispirato alle vite e alle opere di Oriana Fallaci e di Aléxandros Panagulis

elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione di Elena Bucci
musica e live electronics Luigi Ceccarelli

con Michele Rabbia percussioni, Paolo Ravaglia clarinetti

disegno luci Loredana Oddone
regia del suono Raffaele Bassetti, Andrea Veneri
consulenza drammaturgica Elettra Stamboulis
scene e costumi Nomadea, con l’aiuto di Marta Benini Manuela Monti
assistenti all’allestimento Nicoletta Fabbri, Beatrice Moncada
foto Patrizia Piccino, Gianni Zampaglione

una produzione Ravenna Festival, Napoli Teatro Festival/ Fondazione Campania dei Festival e Compagnia Le belle bandiere
produzione musicale Edison Studio – Roma

si ringrazia il Teatro Comunale di Russi
debutto Napoli, Teatro Nuovo, 8 luglio

Elena Bucci
Attrice, regista, autrice, ha fatto parte della compagnia di Leo de Berardinis partecipando a molti spettacoli, daRe Learad Amleto, da I Giganti della montagna Il ritorno di Scaramouche . Fonda con Marco Sgrosso la compagnia Le belle bandiere per la quale crea progetti e spettacoli spaziando da scritture originali a drammaturgie classiche e contemporanee, da commistioni tra diversi codici artistici a eventi per il recupero di spazi dimenticati, fra cui il Teatro Comunale di Russi. Tra i diversi riconoscimenti: Premio Hystrio-Anct, Premio Eleonora Duse, Premio Ubu come migliore attrice protagonista per i progetti da lei creati, Premio Ubu come non protagonista, per la compagnia Premio ETI Olimpici del Teatro, Premio Hystrio Altre Muse, Premio Viviani.
Dirige e interpreta Macbeth, Hedda Gabler, La locandiera (Teatro Nazionale di Pechino), Antigone, Svenimenti da Cechov, La canzone di Giasone e Medea, Le relazioni pericolose, Ottocento, con la collaborazione di Sgrosso e nel corso della lunga collaborazione con il CTB Centro Teatrale Bresciano, fino al più recente L’anima buona del Sezuan (co-prodotto da CTB ed ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione).
Dirige da sola Santa Giovanna dei Macelli (Teatro Metastasio di Prato), La morte e la fanciulla, le drammaturgie originali Onde (per Napoli Teatro Festival), Regina la paura (Teatro Stabile di Napoli), Non sentire il male(Fondazione Cini Venezia, Festival Solo Mosca), Autobiografie di ignotiCorale n. 1 (Festival delle Colline Torinesi), In canto e in veglia (Teatri del Sacro), Bambini (Santarcangelo dei Teatri), Bimba, per Radio Tre Vite altrove, Di terra e d’oro.
Per il teatro musicale cura regie per Ravenna Festival, collaborando con Nevio Spadoni e Luigi Ceccarelli: daGalla PlacidiaFrancesca da Rimini Teresa e ByronLe Apocalissi, fino al più recente Folia Shakespeariana. Sempre con Ravenna Festival realizza le sue drammaturgie originali in musica Colloqui con la cattiva dea Juana de la Cruz, è inoltre voce recitante in Tenebrae di Adriano Guarnieri (regia di Cristina Muti).
Dirige con Sgrosso Prima della pensione (ERT), Macbeth DuoDelirio a due (TPE), scritture originali come La pazzia di Isabella (progetto di Gerardo Guccini) e con Vetrano e Randisi Le smanie per la villeggiaturaIl berretto a sonagliAnfitrioneIl mercante di Venezia (Gli Incamminati).
Ha lavorato tra gli altri con Mario Giorgi, Roberto Latini (Il Teatro Comico), Valter Malosti (Il giardino dei ciliegi), Mario Martone (Edipo a Colono), Claudio Morganti (Riccardo III, Recita dell’attore Vecchiatto), Cesare Ronconi, e in cinema con Pappi Corsicato, Tonino de Bernardi, Luca Guadagnino, Raoul Ruiz, Gianluca Iodice. Collabora con i musicisti Andrea Agostini, Raffaele Bassetti, Luigi Ceccarelli, Ramberto Ciammarughi, Dimitri Sillato, Simone Zanchini.
È stata docente presso Università di Bologna, Accademia Nico Pepe, Paolo Grassi di Milano, Arboreto di Mondaino, Teatro Stabile di Torino, Napoli Teatro Festival, con cui ha realizzato il progetto di alta formazione Il mare suona. Ha pubblicato su volumi e riviste; è in uscita una raccolta di sue drammaturgie (CUE Press).

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