Milano non esiste. E il paradiso esiste? Una commedia divertente in scena al Teatro Martinitt di Milano

Domenica 4 maggio, ore 18.00, Teatro Eliseo – Roma

(ingresso libero fino ad esaurimento posti)

 

I grandi classici di Bach, Strauss, Vivaldi e Albinoni eseguiti con la fisarmonica. Per la prima volta in un concerto dal vivo, uno degli strumenti più rappresentativi della cultura popolare diventa l’assoluto protagonista di un programma di musica “colta”.

 

Fisarmonica, una proposta vincente, un nuovo progetto ideato e definito da Giulia Pasquazi Berliri  e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dal Consiglio Regionale del Lazio, è l’inedito appuntamento musicale in programma domenica 4 maggio, a partire dalle 18.00, sul palco del Teatro Eliseo di Roma.

 

La Prometheus Chamber Orchestra, composta da un organico esclusivamente “under 30” e diretta dal ventunenne diplomando in direzione Giordano Ferranti, accompagnerà le quattro giovani fisarmoniche di Saria Convertino, Andrea Pennacchi, Pietro Roffi e Samuele Telari in un programma inedito sia per risonanza acustica che per la scelta dei brani proposti.

 

L’ouverture dall’Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini, con la sua frizzante vivacità e i suoi marcati contrasti timbrici e dinamici, inaugura brillantemente il programma della serata diviso in due parti, delle quali la prima è dedicata alle sole fisarmoniche che proseguiranno con la solennità del concerto vivaldiano tratto da L’Estro Armonico e con estratti dal Prelude di Bach e dalla Rapsodia Ungherese di Listz. Nella seconda parte le fisarmoniche si uniranno all’orchestra ed eseguiranno Il bel Danubio blu di Strauss, la Danza Ungherese n.5 di Brahms, brani dalla Suite n.3 di Bach e l’Adagio di Albinoni.

 

Volutamente protagoniste incontrastate ed assolute di questo concerto sono dunque le fisarmoniche, strumenti tanto noti quanto sottovalutati, e che forse più di ogni altro hanno risentito di una collocazione stereotipa che ne ha relegato la ricchezza timbrica e le potenzialità in un ambito molto ristretto. La fisarmonica si presta infatti ad interpretare brani quanto mai variegati: la sua particolare tecnica esecutiva permette al musicista che la suona un notevole virtuosismo ed agilità, mentre la grande potenza vibrativa che può raggiungere le conferiscono un’imponenza ed una versatilità timbrica che possono ben competere con quelle della sola orchestra.

 

Un concerto sicuramente insolito con la pretesa di stupire il pubblico sia per i brani fuori dai canoni eseguiti alla fisarmonica, sia per la consonanza che si registra e si percepisce quando queste si fondono con l’orchestra, sia per il talento dei quattro giovani fisarmonicisti che, unito a quello degli orchestrali, è in grado di infondere e suscitare spontanee emozioni.

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