Mico Argirò racconta i nostri anni ’20 nel nuovo disco “Irriverentə”

Irriverentə, Canzoni dagli anni 20, è il nuovo, eclettico, album di Mico Argirò: un insieme di generi pregno di collaborazioni

«È stato molto stimolante collaborare con così tanti artisti diversi. C’è la musica napoletana di Pietra Montecorvino e Tartaglia Aneuro, c’è il rap del collettivo Cilento Doppia H, c’è la musica d’autore di Luciano Tarullo e Antunzmask, c’è l’indie di Frank Bonavena e Gabriele Slep»

Anticipato dall’uscita dei singoli “Hijab” (feat. Pietra Montecorvino), “Le canzoni divertenti” (feat. Andrea Tartaglia) e “Lambroolyn”, esce “Irriverentə”, il nuovo, eclettico, album di Mico Argirò. Irriverente già dal titolo.

«La schwa nel titolo è provocatoria e rompiscatole. In realtà ero indeciso se chiamare il disco “Irriverente” riferito a me o “Irriverenti” riferito alle canzoni: la ə è intervenuta a salvarmi e mantenere l’ambivalenza. È poi un simbolo che mi piace perché fa incazzare tutti, che siano gli invasati del linguaggio inclusivo o i rigidi tradizionalisti. Credo abbia molto in comune con queste canzoni».

“Irriverentə” è un insieme di 8 storie irriverenti dagli anni che stiamo vivendo. Nei brani, seppur con grande energia, si racconta il disagio di vivere nel secondo ventennio di questo secolo, tra social, critica all’arte e lockdown.

«“Irriverentə” è un album che racchiude tanto della mia visione del mondo in questi anni assurdi. Ho osservato e meditato, esprimendo i racconti delle singole canzoni in maniera molto personale e fuori da ogni schema. Facendo quello che mi pare, insomma. I temi delle canzoni sono molto vari, come sfaccettati sono questi anni venti… ci sono i social e c’è la solitudine nella cameretta, c’è il lockdown (e le fughe ripetute) e la mia visione dell’arte contemporanea, amori, letture, viaggi. In questo album c’è un pezzo della mia vita; le pause tra una canzone e l’altra sono i miei istanti di questi due/tre anni; per me non è solo musica: è una parte di me. “Che schifo gli anni 20” è una sorta di manifesto di questi anni, tra pandemia e guerre (e non è che prima si stesse d’incanto…); “Home” si è scritta da sola, scorrendo un social e, alla stessa maniera, “È morto De Gregori” c’entra con gli elogi post mortem su Facebook e Instagram (e c’è una critica al mondo radical-chic che, purtroppo, spesso frequento); “Lucia” è nata dalla lettura di alcune fantastiche poesie di una ragazza oggi scomparsa; “Di nascosto” (che è una canzone d’amore) e “Lambrooklyn” parlano di come ho vissuto il primo e il secondo lockdown, mentre “Hijab” è una canzone di sesso e amore universale. Credo che questi brani cristallizzino un mio momento: sarà interessante riascoltarli fra 30 anni, se non io qualcun altro».

L’album miscela l’elettronica ai suoni acustici della musica d’autore, sperimenta nella forma-canzone, pur restando fedele a quella che è la verve compositiva dell’autore. È un album insieme molto pop, fuori dagli schemi e ancora tanto cantautorale.

«Musicalmente ho seguito il flusso iniziato con “Hijab” e l’ho sviluppato: un mix di acustico ed elettronico, di cantautorato e sperimentazioni. Un genere libero e che non credo possa rientrare in nessuna schematizzazione. Mi sono divertito a mischiare elementi molto distanti, a suonare quasi tutti gli strumenti dell’album, a mettermi in discussione e a mettere in discussione la forma-canzone. Negli arrangiamenti suonano insieme chitarre acustiche con sintetizzatori, arpeggiatori e loop, chitarre elettriche distorte e beat; tutto questo cerca sempre di avere un senso molto stretto con il tema della canzone, ed è per me un modo nuovo e divertente di fare musica».

L’album vede la collaborazione di artisti provenienti da mondi musicali lontani fra loro, dalla musica popolare al rap, dall’indie al cantautorato, ma che trovano, in “Irriverentə”, terreno fertile per dar vita a un melting pot di generi.

«È stato molto stimolante collaborare con così tanti artisti diversi, ognuno notevole in quello che fa. C’è la musica napoletana con Pietra Montecorvino e Tartaglia Aneuro, c’è il rap con il collettivo Cilento Doppia H, c’è la musica d’autore personale di Luciano Tarullo e di Antunzmask, c’è l’indie di Frank Bonavena e Gabriele Slep. Dietro le quinte si muovono anche comecarbone, Eugenio Bennato, una myss che devo tenere anonima, Ivan Malzone e tantissimi altri. Ho deciso di assorbire quanto più possibile da loro, come una spugna, e rielaborare il tutto alla mia maniera. Sono onorato di queste collaborazioni e credo che i risultati siano belli e unici».

Altra peculiarità dell’album, insieme all’ecletticità della proposta musicale, è la scelta di stamparlo non su CD, non su vinile, ma su preservativi.

«Il fatto che “Irriverentə” sia stampato su preservativi e non su CD mi diverte, soprattutto abbinato alla copertina di Bio Dpi. Cercavo un modo di metterla in culo al mondo e l’ho trovato così. Ho poi scoperto che è il primo album del genere in Italia, ancora più sfiziosa come cosa, soprattutto perché così la mia musica ha anche una funzione pratica e piacevole».

TRACKLIST

1 Che schifo gli anni 20

2 Home ft. Luciano Tarullo, Antunzmask, Cilento Doppia H

3 Lucia

4 È morto De Gregori ft. Frank Bonavena, Gabriele Slep

5 Le canzoni divertenti ft. Andrea Tartaglia (Tartaglia Aneuro)

6 Di nascosto

7 Lambrooklyn

8 Hijab ft. Pietra Montecorvino (Registrata da Eugenio Bennato)*

*Il videoclip di “Hijab” vede la partecipazione straordinaria di Alvaro Vitali

Credits

Testə e musicə Mico Argirò

Registratə, mixatə e masterizzatə da Ivan Malzone

Mico Argirò: Vocə, Chitarrə, Sintetizzatorə e Beat

Letizia Bavoso: Flautə Traversə in Hijab

comecarbone: Corə in Lambrooklyn

Ivan Malzone: Pianə e Violinə in Di nascosto

Lə copertinə è un’operə di Bio Dpi rielaboratə da Giovanni Carbone

Artist First, 2022

Biografia Mico Argirò

Mico Argirò è un essere umano, cantautore e compositore di musiche per il teatro.

Dal 2009 al 2013 pubblica le prime raccolte e singoli (Tra le Rose e il Cielo, Canzoni, Felicita. Una canzone crepuscolare e Risveglio) iniziando un’intensa attività live.

Nel 2016 il singolo Il Polacco (120mila views in anteprima su FanPage) anticipa l’album Vorrei che morissi d’arte, seguiti da due anni di tour.

Nel 2018 esce il singolo Un altro Giugno73, con tour nazionale tra houseconcert e club.

Nel 2020 esce con Artist First Hijab ft. Pietra Montecorvino, registrata da Eugenio Bennato, seguita dal videoclip su VEVO con la partecipazione di Alvaro Vitali.

È uno degli artisti italiani partecipanti a “MIT – Music Industry Talks”, progetto di incontri e condivisione tra musicisti italiani e senegalesi a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Dakar, 0371 Music e Associazione Bayaal (in compagnia di Avitabile, Bennato, Colella e tanti altri).

A gennaio 2021 esce Le canzoni divertenti ft. Andrea Tartaglia (Tartaglia Aneuro) con Artist First, seguito da un lyric video sulla tematica ambientale.

A settembre 2021 esce con Artist First Lambrooklyn, un’energica canzone d’amore e di assenza, seguita da un videoclip con la regia di Daniele Russo.

Il 15 aprile 2022 esce l’album “Irriverentə – Canzoni dagli anni 20”, primo album in Italia stampato su preservativi, racconto di questi assurdi anni attraverso 8 canzoni tra il cantautorato e l’elettronica.

Vanta anche la composizione musicale delle opere teatrali Domenico Modugno – L’avventura, Colpevoli Liberi Umani, Tutte li femmene de Pulecenella e dello spettacolo su Peppino Impastato Io non mi rassegno – Una storia d’amore.

LINK UTILI

Spotify: https://open.spotify.com/artist/2UTCRdEFO6cvYWSocI8aIy

Instagram: https://www.instagram.com/micoargiro/

Youtube: https://www.youtube.com/user/MicoArgiro

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VIDEO

“Hijab” su VEVO:https://youtu.be/CODuvIqPtM4

“Lambrooklyn” su VEVO:  https://youtu.be/nZvWtplYAoI

“Il Polacco” su Fanpage: https://youmedia.fanpage.it/video/af/V-O-KuSwTFRBZ6Tj

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