Metanoia: la nostra intervista in occasione dell’uscita del singolo “Milano”

“Milano” è il nuovo singolo dei Metanoia, già disponibile in radio e su tutte le piattaforme di streaming. Un brano di rinascita e consapevolezza, un pop dolce in cui si lascia un ampio spazio anche al sax prima del ritornello finale. La canzone racconta la storia di un tradimento scoperto, un amore andato a male dopo innumerevoli attenzioni che finisce nel peggior modo possibile, ma nonostante questo c’è l’immancabile nota di speranza dei Metanoia, ovvero il prendere coscienza di sé stessi.

Conosciamo meglio la band abruzzese dei Metanoia.

Quando nascono i Metanoia?

Nascono nel lontano 2014, nella provincia abruzzese. Diversi cambi di formazione, diciamo che i veri Metanoia ci sono da 2 anni.

Chi sono i componenti del vostro gruppo?

Enrico Romagnoli alla voce, Giuseppe Genua alla chitarra, Federico Capuani alla batteria e Jacopo Marcozzi al basso e ai sintetizzatori.

Perché avete scelto di chiamarvi Metanoia?

Perché è un nome greco che significa cambiare modo di vedere le cose, quindi speranza e di speranza ne abbiamo sempre bisogno.

Come nascono le vostre canzoni?

Dall’esperienza, in un modo molto naturale, scriviamo quello che viviamo.

Di cosa parlano i vostri testi?

Di vita, di tutto quello che possiamo vivere, incontrare e conoscere.

Cosa ne pensate dei talent show? Cosa fareste se vi chiedessero di partecipare?

Sono un ottimo modo per farsi conoscere, se non lo si vede come un modo per competere possono essere un’ottima cosa.

“Milano” è il vostro nuovo singolo. Come è nato?

“Milano” è nata da un tradimento subito, purtroppo. È stata la presa di coscienza della fine di un amore.

Prossimi impegni?

Ad ottobre suoniamo a Roma e per fine anno prepariamo una sorpresa.

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