Mauro Pagani festeggia i trent’anni di Crêuza De Mä a dallo Sciamano allo showman

Crêuza de Mä, il disco epocale scritto da Fabrizio De André e Mauro Pagani, compie trent’anni e Pagani li festeggerà con un concerto sabato 27 settembre al Teatro San Filippo di Darfo Boario Terme nel Festival Dallo Sciamano allo Showman, dove è già stato ospite in varie occasioni in passato.

Mauro Pagani torna così nella Valle dei Segni per proporre per intero l’album Crêuza de Mä, un capolavoro scritto a quattro mani e considerato universalmente una delle pietre miliari della cultura musicale italiana. Il meraviglioso viaggio, quindi, continua, e Mauro Pagani non mancherà di omaggiare il pubblico presente anche di alcuni brani mai pubblicati.

Per il concerto di Mauro Pagani posti limitati in prevendita:
Ingresso € 20,00 platea – € 15,00 galleria
presso:
Proloco Giovani, Darfo B.T. :3890738984
Discostory, Darfo B.T.: 0364 533207
Libreria Puntoacapo, Pisogne: 3893426249
Sede CCTC, Breno: 3472788691

 

Mauro Pagani – (Chiari, 5 febbraio 1946) è un polistrumentista, compositore e produttore discografico italiano. Musicista polistrumentista affermato anche come produttore, ha fatto parte della Premiata Forneria Marconi nel ruolo di flautista e violinista e ha collaborato con molti altri autori e musicisti italiani, fra cui (su tutti) Fabrizio De André, ma anche Gianna Nannini, Timoria, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Massimo Ranieri, Luciano Ligabue e altri. È anche autore di colonne sonore. Le sue ispirazioni comprendono non solo il rock, ma anche il blues e la musica etnica di matrice araba, balcanica e medio-orientale. La sua carriera vede un importante punto di snodo nella collaborazione con Fabrizio De André, iniziata nel 1981 e durata ben 14 anni, col quale compone tutte le musiche di Crêuza de Mä nel 1984 (considerato dalla critica un capolavoro e inserito da David Byrne tra i dieci dischi più importanti del decennio in tutto il mondo) e Le nuvole nel 1990 in cui spicca la celeberrima Don Raffaè, lavori di cui si occupa anche della produzione. (fonte: wikipedia)

Crêuza de mä (1984) è l’undicesimo album registrato in studio di Fabrizio De André. L’album, realizzato in collaborazione con Mauro Pagani, è interamente cantato in genovese, la lingua della Repubblica di Genova, tuttora viva, che è stata per molti secoli una delle lingue più usate per la navigazione e gli scambi commerciali nel bacino del Mediterraneo.

Il disco è stato considerato dalla critica come una delle pietre miliari della musica degli anni ottanta e, in generale, della musica etnica tutta; David Byrne ha dichiarato alla rivista Rolling Stone che Creuza è uno dei dieci album più importanti della scena musicale internazionale degli anni ottanta, e la rivista “Musica & Dischi” lo ha eletto migliore album degli anni Ottanta. Inoltre l’album è nella posizione numero 4 della classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre, secondo Rolling Stone Italia. Tutte le canzoni sono in lingua ligure, idioma ricco di influenze mediterranee. Si tratta di una scelta che andava, almeno nel 1984, contro tutte le regole del mercato discografico (all’epoca in Italia non vi erano alcun album di media o elevata tiratura cantati in una lingua locale) e che – contro ogni aspettativa – ha segnato invece il successo di critica e di pubblico dell’album, il quale ha infatti segnato una svolta nella storia della musica italiana ed etnica in generale. De André ha deciso di utilizzare il ligure non solo perché lingua a lui familiare – in quanto parlata nelle sue terre -, ma anche perché riteneva che rappresentasse già un misto di parole derivanti da lingue diverse, facendo perno sull’enorme “malleabilità” ed eterogeneità di questo idioma, che, in secoli di commerci, scambi e viaggi si è arricchita di numerosissime parole provenienti da lingue quali greco, arabo,spagnolo, francese, inglese ed altre. Al centro dei testi vi sono i temi del mare e del viaggio, le passioni, anche forti, e la sofferenza altrettanto forte; questi temi vengono espressi anche sul piano musicale, attraverso il ricorso a suoni e strumenti tipici dell’area mediterranea, nonché all’aggiunta di contributi audio non musicali registrati in ambienti portuali o marinareschi, come le voci registrate dei venditori di pesce al mercato ittico di Piazza Cavour a Genova. Il titolo dell’album e della canzone principale fa riferimento alla crêuza o crosa, termine che in genovese indica una stradina collinare (con struttura simile ai celebri caruggi, che però sono perlopiù urbani), spesso sterrata o mattonata, in salita, delimitata da mura, e che porta in piccoli borghi, sia marinareschi che dell’immediato entroterra. In questo caso però la crêuza di mare si richiama poeticamente ed in maniera allegorica ad un fenomeno meteorologico del mare altrimenti calmo che, sottoposto a refoli e vortici di vento, assume striature contorte argentate o scure, simili a fantastiche strade da percorrere come vie, crêuze de mä appunto, per intraprendere dei viaggi, reali o ideali. L’album è stato letteralmente reinterpretato nel 2004 da Mauro Pagani, che ne ha rinnovato gli arrangiamenti: oltre alle tracce già presenti nel disco originale, in 2004 Creuza de mä sono contenute anche Al Fair, introduzione vocalizzata nello stile dei canti sacri della Turchia, Quantas Sabedes, Mégu Megùn (già incisa da De André su Le nuvole) e Neutte, ispirata dal poeta greco Alcmane. (fonte: wikipedia)

 

 

Il Festival “Dallo Sciamano allo Showman”, con la direzione artistica di Nini Giacomelli, è promosso dal CCTC – Centro Culturale Teatro Camuno e dal Club Tenco con il contributo di Regione Lombardia – Istruzione, Formazione e Cultura, Provincia di Brescia – Assessorato Cultura e Turismo, Provincia di Brescia – Assessorato alla Pubblica Istruzione, Comunità Montana di Valle Camonica, BIM di Valle Camonica, Comune di Breno, Comune di Borno, Comune di Darfo Boario Terme, Comune di Edolo, Comune di Malegno, Comune di Paspardo, Comune di Pisogne, Comune di Sellero, Arte Rupestre della Valle Camonica Sito Unesco n.94, Valle Camonica – La Valle dei Segni, Distretto Culturale di Valle Camonica, Fondazione della Comunità Bresciana. Gli sponsor ufficiali: Forge Fedriga, Hotel Sorriso, Willy Racing Car. In collaborazione con: Schiribis snc – Percorsi culturali e comunicazione, Libreria Puntoacapo, Discostory, Proloco Giovani Darfo Boario Terme, Amici del teatro, E20 Malegno, Circolo Culturale La Gazza. Le Targhe del Festival sono realizzate dall’artista Silvia Angeloni. La conduzione delle serate è affidata a Bibi Bertelli.

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