Le tue Mani Chiamate Madre Terra, il corto di Frances Sapphire, all’Aqua Film Festival di Roma

Il Corto poetico “Le tue Mani chiamate Madre Terra”

della regista Frances Sapphire,

all’Aqua Film Festival di Roma il 25-26-27 marzo prossimo

dopo il successo ottenuto dai Papaboys

LE TUE MANI CHIAMATE MADRE TERRA

(Your hands called Mother Earth)

Ideato, interpretato, diretto, prodotto e tradotto

da

Frances Sapphire

Tra pochi giorni il cortometraggio “Le tue Mani Chiamate Madre Terra” diretto e prodotto dalla regista e sceneggiatrice nonché attrice romana Frances Sapphire, parteciperà dal 25 al 27 marzo prossimi, fuori concorso, alla 5^ edizione dell’Aqua Film Festival di Roma, diretto ed ideato da Eleonora Vallone, direttrice artistica. Per la particolare tematica del festival, unico nel suo genere, è utile la citazione del regista francese Jean Renoir, la cui opera è fortemente caratterizzata dall’elemento liquido dell’acqua, che nelle sue memorie afferma «Je ne conçois pas le cinéma sans eau», cioè a dire che per lui è impossibile concepire il cinema senza l’acqua ed infine l’esempio di Andrej Tarkovskij che ha incentrato la sua poetica interamente sulla presenza dell’acqua, ma tante sono le forme e gli esempi di interconnessione indissolubile tra l’ “Acqua” e la “Settima Arte”, da cui il festival trae la sua tematica ispiratrice, per unirla al cinema. Infatti da questo la direttrice artistica Eleonora Vallone ha concepito l’idea di questo Festival, le cui sorgenti attingono proprio al suo grande amore per l’elemento acqua. La bella manifestazione, che avrà come Presidente di giuria il premio Oscar Gianni Quaranta, ha come tema principale quello di preservare la nostra salute che è quella dell’ambiente e del nostro primo elemento, l’acqua, e lo fa attraverso l’audiovisivo e le proiezioni del Concorso di Cinema Internazionale che ne racconta le storie. Il concorso si colloca in pieno lockdown e con le restrizioni massime per via della zona rossa in cui si trova Roma e la regione Lazio in questi giorni, costretto pertanto dagli eventi a sospendere l’esecuzione degli incontri in presenza, sarà svolto soltanto in forma digitale ed a porte chiuse per i soli addetti ai lavori, tra cui il responsabile della sezione video, montaggio e coordinatore del festival Victor Maxwell Daniel, video editor del corto “Le tue mani chiamate Madre Terra”, alla Casa del Cinema sita nella Casina delle Rose di Villa Borghese a Roma, sede del festival, ove quest’anno è stato istituito per la prima volta il premio Enit Acqua e Turismo. Tutti i film, provenienti da tutto il mondo, tra cui “Le tue mani chiamate Madre Terra”, saranno online in streaming tv su Mymovies.it.

L’organizzazione trasmetterà le opere filmiche delle due sezioni “Corti” e “Cortini” del festival, tra cui il Corto naturalistico poetico di Frances Sapphire, anche al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, dove i pazienti potranno godere degli audiovisivi della kermesse presso le loro stanze. Il Concorso Internazionale Aqua Film Festival richiamando l’elemento acqua, da cui prende il nome in latino “Aqua” per essere uno degli elementi indispensabili affinché ad ognuno sia assicurato il diritto umano universale di avere “un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia”, secondo l’Art. 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo, ha accolto con grande piacere il corto della regista, produttrice e attrice Frances Sapphire, che il team festivaliero ha giudicato idoneo a partecipare fuori concorso alla manifestazione di cinema della Capitale per la particolare attinenza al mondo dell’acqua, fonte di vita, di salute e di benessere, della natura e dell’ambiente da cui il festival trae ispirazione con le sue tematiche ecologiche e geopolitiche e la sua unicità, poiché la regista Sapphire, che partecipa nella sua città natale, Roma, brava attrice ed interprete del corto, recita tra acque cristalline di bellissime cascate, fiumi, mari e prati verdi, immergendosi così completamente nell’immensa natura e bellezza del Creato, cantandone le odi.

L’Aqua Film Festival prevede un’ampia circolazione dei film presentati attraverso alcuni appuntamenti, successivi alla conclusione del festival, in tournè, cui Frances Sapphire si appresterebbe a partecipare con il contributo del suo corto. Il videoclip poetico tratto dalla poesia di Alessandro Castellani, era stato recentemente annunciato e pubblicato dalla giornalista del Vaticano Maria Berardi sul sito web dell’Associazione Nazionale Papaboys www.Papaboys.org, l’organizzazione di giovani cattolici che dal 2001 segue il Santo Padre, definito dall’autrice dell’articolo “un corto per l’anima” e trasmesso, insieme al suo trailer, nella rubrica “Un corto al cuore”, in esclusiva Prima Visione web e visibile sul Canale YouTube della Redazione Papaboys in collaborazione con la 3 B Production Film, che il 1° e il 3° sabato del mese trasmette i corti prescelti, con i titoli: “Corto: Le tue mani chiamate Madre Terra (2020, Prima Visione)” e “Le tue mani chiamate Madre Terra (CORTO) TRAILER. Il nuovo corto è stato ideato, creato, diretto, prodotto, interpretato e tradotto direttamente in inglese dalla regista, produttrice, sceneggiatrice e attrice romana Frances Sapphire con il titolo tradotto in inglese “Your hands called Mother Earth” ed è tratto dall’omonima poesia scritta del poeta toscano Castellani. Il videoclip e l’omonimo trailer di “Le tue mani chiamate Madre Terra”, pubblicati dalla Redazione Papaboys, hanno già raggiunto su Youtube e sulla pagina Facebook dell’Associazione Papaboys 3.0 notevoli consensi e centinaia di visualizzazioni in pochi giorni. La regista romana, attrice protagonista del corto, essendo altresì adattatore dialoghista, ha trasformato il video in un progetto internazionale, apponendo alla propria firma la sua traduzione originale della poesia in inglese con il nuovo titolo “Your hands called Mother Earth” e la sottotitolatura in lingua. Il videoclip poetico, già vincitore di alcuni premi internazionali, è stato girato lo scorso settembre 2020 con le riprese ed il montaggio del bravo sound e video editor romano Victor Maxwell Daniel, che compare anch’egli in una scena. Le riprese si svolgono in diverse location tra cui la bellissima Cascata della Mola situata nella riserva naturale del Parco dell’antica località di Vejo ed il fiume annesso, egregiamente immortalato dall’operatore, la spiaggia di Ladispoli (RM), il parco panoramico dello Zodiaco di Roma, i prati del Parco delle Rose di Monte Mario a nord di Roma e la bella residenza romana di Marika Sparagna.

Locandina corto realizzata da Victor Daniel

L’originalità del video e del relativo trailer, che hanno già raccolto centinaia di visualizzazioni web, ideata dalla regista, consiste nel riprendere la bellezza della natura in tutte le sue forme, tra acqua, cielo, verde, fiori e porre l’obiettivo sugli oggetti citati nella poesia del poeta toscano Alessandro Castellani, interpretata da Frances Sapphire, come la luce delle candele o il fondo di un bicchiere e per queste sue peculiarità ha cominciato subito a farsi notare per la sua bellezza e intensità, tanto da aver ricevuto lo scorso gennaio 2021 due premiazioni al “World Film Carnival Festival di Singapore” come “Film sulla Natura e Ambiente” e “Migliore Attrice” per la brava Sapphire. Le vittorie proseguono e l’emozionante video vince altri due premi per “Natura e l’Ambiente” a dicembre 2020 ai Festival Internazionali “Best Shorts Competition” di La Jolla – San Diego in California (USA) e “Calcutta International Cult Film Festival”. Il corto ha poi ottenuto, poco dopo la sua iscrizione a gennaio 2021, la “Selezione Ufficiale” per la Categoria “Miglior Monologo” all’ “Acting Awards Festival” di Los Angeles ed è tutt’ora iscritto a diversi Festival internazionali tra cui a New York al “The Continental Film Festival” (ove ha presentato anche il suo progetto musicale Al di là del Fiume ed un altro film corto, Crime Never Dies) e al “Dallas Independent Film Festival” in Texas, dove la regista è in trepida attesa per le votazioni finali della giuria, previste per il 27 marzo prossimo.

L’avvincente poesia “Le tue mani chiamate Madre Terra” narra la creazione della Terra da parte del Divino. Le parole vengono ben interpretate dall’attrice, i bei paesaggi e le belle scene delle location scorrono in modo sublime sotto la cinepresa ed inebriano lo spettatore. Frances Sapphire interpreta egregiamente la voce del poeta recitando il suo ruolo di narratrice ed attrice in un susseguirsi di immagini che vanno dal buio alla luce delle candele, alla natura, al mare, alla sabbia che scorre sotto le sue dita, agli scogli e alle onde del mare, poi alle sue colline che sono la meravigliosa cornice, mentre i prati in fiore e l’acqua che sgorga zampillante da una stupenda cascata ed il fiume, fanno scorrere la vita, donando “gioia infinita” e creando quella dolce magia e forte spiritualità verso ciò che è stato creato dalla natura che il poeta delinea con le parole “in questo vestito del pianeta fatto di seta” e continua la sua narrazione citando l’uomo, che per la sua natura è difettato e “venduto al denaro, al demone assassino” chiari simboli del suo innato egoismo. Il narratore/poeta chiede perdono a Dio per i peccati dell’uomo, perché essendo umano non sempre può ed è in grado di comprendere, ma nella sua poesia inneggia alla vita ultraterrena dove egli potrà vivere “nel maestoso cielo” e dove egli potrà riscattarsi per essere “degno e fiero”. Solo in quel momento tutto diventerà qualcosa di meraviglioso come essere in una serra piena di fiori, qualcosa da poter curare ed amare con le nostre mani insieme a quelle del Creatore, chiamate “Madre Terra”.

Le-tue-mani-chiamate-Madre-Terra-Foto-per-gentile-conc.-Frances-Sapphire

La regista nella sua interpretazione recitativa ha creato l’atmosfera decantata dal poeta Castellani dando corpo, voce e suoni alla forza della Natura gorgogliante con le sue acque cristalline ed i prati in fiore che, insieme ai suoni da essa inseriti nel montaggio insieme al bravo video-editor Victor Maxwell Daniel, alla musica del Maestro Angelo Petruccetti, compositore, tratta dall’album “Al di là del fiume” cantato dalla stessa Frances Sapphire e specificatamente con le tracce musicali delle sue due canzoni “Al di là del Fiume” e “Per quella strada” evocano, attraverso la soavità delle loro note e insieme alle immagini delicate ed emozionanti unite alla voce dell’attrice, le giuste emozioni per immergersi nell’ambizioso progetto artistico creato dall’autrice del corto.

Foto conc. Frances Sapphire

La regista e produttrice Frances Sapphire è già autrice di altri 2 film corti, “Crime Never Dies”, di genere criminal-thriller, vincitore di 10 premi internazionali e trofei tra cui Hollywood, California (Best Shorts Competition), Singapore, Canada – CIFT di Toronto (Best Thriller in Short), India (Film sulle Donne e fatto da Donne per la sua peculiarità di personaggi femminili e film criminale) e si è aggiudicato lo status di “Finalista” a Los Angeles (Acting Awards Festival e Jelly Fest) e al BUEIFF Prochannel di Buenos Aires in Argentina si è classificato in Finale al secondo posto, è stato proclamato “Semi-finalista” a New York e a Lisbona, e ha ricevuto varie selezioni ufficiali ai festival tra cui al Rome Independent Prisma Awards che l’ha intervistata e recensita splendidamente, recentemente anche al Dubai International FF, all’ Hong Kong FF e al San Francisco Independent Indie Film Festival qualche giorno fa ed è stato appena proiettato quale vincitore il 5 marzo scorso al Rotary Sadan Kolkata (Calcutta) per essersi aggiudicato, oltre ai premi mensili, il premio annuale GOLDEN FOX Award 2021, nella città indiana di Calcutta, dove la regista produttrice ed il suo cast sono stati invitati ma con gran rammarico, per via della pandemia, non hanno potuto presenziare alla illustre premiazione ed al ritiro dell’award per la categoria “Best Producer”, e “Il Crimine non paga” (vincitore di 11 premi) anch’esso un criminal-thriller che insieme totalizzano circa 30 premi in tutto il mondo (tra cui all’Hollywood Film Competition (Diamond Award per Miglior Attrice e Golden Award per Miglior Corto), WFC Singapore e CICF Calcutta India (vari festival e premi in diverse categorie)), ieri vincitore anche di due ulteriori ed ambìti premi GOLDEN MERLION AWARD 2021 per la categoria “Amateur Film” e “Crime Short” del “World Film Carnival Singapore Festival” (di cui il film corto era già stato proclamato vincitore nel mese di luglio 2020) e numerose selezioni ufficiali a Parigi, in Australia ed in Canada ed è stato annunciato come “Finalista” pochi giorni fa all’Eurasia Fest a Mosca con una bella recensione che lo ha paragonato, insieme ad altre recensioni ricevute su questo genere, ai film di Quentin Tarantino. La scorsa estate la regista e sceneggiatrice ha messo la sua firma sul film “Fascino”, da lei scritto e diretto, con storie sulle modelle del Concorso “Fascino Mediterraneo”, ideato e prodotto dalla patron Carla Terranova, nella cornice dell’Umbria, attualmente al Festival Internazionale di Milazzo dove concorre per la sceneggiatura e come miglior film, in attesa dei risultati della giuria nei prossimi giorni. Anche il suo videoclip musicale, uscito un anno fa, di cui è cantante, interprete, regista e produttrice, “Al di là del Fiume” scritta dal Maestro Angelo Petruccetti sta andando alla grande, ed ha già mietuto diverse vittorie, ben 4 Award Winner (tra cui uno a Londra, uno in California, e due in 2 festival in India CICFF e l’Age d’Or), 3 volte Semifinalista tra cui una volta per il Globe Award all’ARF Festival di Berlino, al Los Angeles Cinematography Awards, Finalista al Festival New York Cinematography Awards ed il bottino di premi si arricchisce per la regista Frances Sapphire di una “Menzione Speciale” all’Acting Awards Festival di Los Angeles per la categoria “Best Voice Over Performance”, bellissima novità annunciata lo scorso mese di gennaio 2021 con grande soddisfazione della cantante-regista, nonché appena “Selezionato Ufficialmente” a Dubai e iscritto al Costa Brava Festival della Catalogna che lo ha pubblicato nel suo sito web. La pluripremiata e caparbia Frances, che impiega tutte le sue risorse per fare il “suo cinema” dopo anni di studio e sacrifici essendo tuttavia pressoché ancora poco conosciuta nel campo, può vantare un vero record di vittorie, per essersi aggiudicata con solo 2 film corti e 2 videoclip, nel giro di soli 9 mesi da giugno 2020 a febbraio 2021, i trofei di ben 27 festival vinti e di quasi 40 premi tra film amatoriale, thriller, corto criminale, miglior attrice, miglior cinematografia, miglior sceneggiatura ecc., 5 status da Finalista, 7 da Semifinalista, una “Honorable Mention” e 17 selezioni ufficiali. La brava regista, produttrice e sceneggiatrice romana, nonché attrice, cantante e pittrice diplomata nella sua qualità di “Maestro d’Arte” in Arti Pittoriche e Scultoree, che parla correntemente 4 lingue, è sempre in movimento e per creare i suoi progetti filmici, musicali, poetici e pittorici Frances Sapphire si aggiorna continuamente con corsi di specializzazione in dizione, voce, recitazione, regia, scrittura creativa e nuove tecniche pittoriche che stimolano la sua mente e la sua conoscenza che sembra non aver fine nell’arte e nella cultura, oltre che studiare all’Università della Tuscia di Viterbo per il conseguimento della Laurea Magistrale in Archeologia, Storia dell’Arte, Tutela e Valorizzazione, materie che l’artista ama smisuratamente e che pervadono la sua vita. Attualmente è in procinto di far uscire il suo prossimo film, “La carrozza dei sogni”, ora in post-produzione e che seguirà il percorso internazionale, con le musiche e canzoni del leggendario cantautore jazz texano Lee Mays, ben undici brani, tra cui Won’t you be my girl, Tell me e I really don’t wanna be lonely tonight. Il film, girato nel paese medievale di Vallerano della Tuscia viterbese ed a Roma in questo periodo di emergenza e finito lo scorso dicembre 2020, narra le storie drammatiche vissute in questo particolare momento storico, dove la crisi e la perdita di lavoro incombono, storie che l’autrice riesce sempre a trasformare in positivo e che si evolvono dal sogno alla fiaba. Nel cast troviamo la stessa Frances Sapphire che recita nel ruolo di una cantante povera e che in una scena del film canterà la bella canzone melodica “Per quella strada”, scritta da Angelo Petruccetti e parte del suo album Al di là del Fiume, la modella e attrice romana Cristina De Felici che si esibisce in una danza al suono di “Hey” l’inedita canzone cantata da Frances Sapphire e scritta da Petruccetti e Guidi, parte del suo stesso album, la modella curvy di Colleferro Rossella Iannucci, Victor Maxwell Daniel, il figlio della regista Daniel Lana, l’adorabile, simpatica ed amata mamma quasi novantatreenne siciliana Mariannina Lambusta, attrice per la prima volta, l’amichevole partecipazione del noto attore riminese Corrado Solari , interprete di vari film tra cui nel 1971 Giù la Testa di Sergio Leone e qui nelle vesti del capo di una carrozzeria, Roberto Bettini e Emanuèlle Givensy entrambi romani.

La poliedrica Frances, mente creativa e sempre in evoluzione, porta avanti i suoi obiettivi con la sua semplicità, arguzia e determinazione, creando sempre nuove opere, infatti la regista non si ferma nonostante i diversi ostacoli della vita ed ha già in mente il progetto per la sceneggiatura di un nuovo film, di prossima esecuzione nella nostra bella Italia, dove lo spettacolo ed il cinema sono in letargo e in grosse difficoltà da oltre un anno per l’emergenza del Covid-19 e soffrono per la grave crisi morale ed economica dovuta agli effetti della pandemia, ma grazie ad artiste “multitasking” come lei e che riescono a creare questi piccoli gioielli di cinema indipendente, gli attori ed i suoi personaggi possono finalmente riemergere e rinascere e con il loro contributo dare sostegno e una speranza di vita nuova e più positiva per tutti.

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