La vocalist Caterina Comeglio si aggiudica il prestigioso Premio Lelio Luttazzi alla Casa del Jazz di Roma

La vocalist Caterina Comeglio si aggiudica il prestigioso Premio Lelio Luttazzi alla Casa del Jazz di Roma – È la vocalist Caterina Comeglio, 28 anni, la vincitrice della terza edizione del prestigioso Premio Lelio Luttazzi, categoria “Cantautori”, assegnato venerdì 7 giugno alla Casa del Jazz di Roma.Insieme a lei è stato premiato Danilo Tarso, che gareggiava nella categoria “Giovani pianisti jazz”.

Si tratta di uno dei più importanti riconoscimenti in ambito musicale, istituito dalla Fondazione Lelio Luttazzi, nata per volontà di Rossana Luttazzi, moglie dell’indimenticabile compositore triestino, allo scopo di tener viva la memoria del grande maestro dello swing e scoprire nuovi artisti di talento. Il premio gode dei patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Comune di Roma (assessorato alla crescita culturale), del Comune di Trieste, della Siae (Società italiana degli autori ed editori) e dell’Agis (Associazione generale italiana dello spettacolo).

La giuria – composta da Riccardo Biseo (pianista, compositore e arrangiatore), Rita Marcotulli (pianista jazz e compositrice di livello internazionale, Ciak d’Oro, Nastro d’Argento e David di Donatello per la miglior colonna sonora del film “Basilicata Coast to Coast”), Stefano Palatresi (direttore d’orchestra Rai per molte trasmissioni in prima serata), Franco Piersanti (autore di musiche per il piccolo e il grande schermo, tra cui la serie tv “Il commissario Montalbano”) e Marco Tiso (direttore d’orchestra di Christian De Sica) – ha motivato il premio alla vincitrice «per la coerenza del testo con l’andamento musicale e l’esecuzione live».

Caterina Comeglio si è imposta con il brano “Scheletri a ballare”«È una canzone d’amore un po’ atipica, nel senso che parla dell’amore come sentimento che tira fuori il peggio dalle persone – afferma la vocalist lombarda – Ovviamente questa canzone ha un alto tasso autobiografico. L’ho composta quattro anni fa e poi ho riscritto il testo, che originariamente era in inglese. È la prima “canzone seria” che scrivo in italiano perché ho sempre fatto fatica ad immaginare di cantare nella mia lingua. Per me è molto difficile farlo, sia per una questione musicale sia per ragioni di interpretazione. In futuro mi piacerebbe riarrangiare e registrare questo brano con una formazione più ampia».

Così Caterina, cresciuta tra Mortara (Pv) e Milano, ha commentato il suo successo: «Al momento della premiazione ho provato un’emozione fortissima, tanto più che per carattere non sono molto brava nell’affrontare le competizioni con lo spirito giusto. Per questo motivo non gareggio quasi mai, neppure a Monopoli. Nella musica, poi, credo sia ancora più paradossale competere…  Ad ogni modo, sono molto contenta di questa esperienza. Desidero ringraziare, oltre alla giuria, Rossana Luttazzi, che segue con grande passione e dedizione questo concorso; le autrici Chiara Nikita Masini e Giorgia Vianello, con le quali si è creata un’atmosfera per nulla competitiva; Mirko Puglisi, per aver registrato, suonato e arrangiato la demo che ho mandato il giorno prima che scadessero le iscrizioni; Luca Casarotti, che è stato il ghostwriter degli accordi per la versione live, e Alessandro, che mi ha sempre incoraggiato a scrivere in italiano».  

Per quanto riguarda i prossimi impegni professionali, Caterina (che ora è in tour con il “Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show” come cantante e percussionista) volerà negli Stati Uniti in luglio, insieme al padre Gabriele, sassofonista di vaglia, per incidere un disco ai Capitol Studios di Los Angeles, gli stessi dove ha registrato un certo Frank Sinatra: «In questo progetto sarà protagonista la musica italiana, incluso un brano dello stesso Luttazzi. Realizzeremo l’album con una big band americana, messa insieme dal grandissimo Bob Mintzer, il sassofonista degli Yellowjackets nonché vincitore di un Grammy».

 

Note biografiche

Cantante, compositrice e docente (insegna canto alla Garbagnate Music Academy di Garbagnate Milanese), Caterina Comeglio, classe 1990, ha frequentato i corsi di jazz del Trinity College of Music di Londra nel 2009, per poi conseguire una laurea di primo livello in jazz presso il Leeds College of Music. Ha completato i suoi studi nel 2015 con un Post Graduate Certificate in Education ad Oxford. Caterina ha avuto l’onore di condividere il palco con artisti di caratura nazionale e internazionale, sia nell’ambito del jazz sia in quello della musica leggera, quali Bob Mintzer, Pee Wee Ellis, Franco Ambrosetti, Roby Facchinetti, Sarah Jane Morris, Paola Folli, Massimo Lopez e Mika. Si è inoltre esibita in prestigiosi festival e manifestazioni tra cui l’Ascona Jazz Festival, Notti di Luce a Bergamo, Notte di Note a Parma, Bucharest International Jazz Competition e il Locarno International Film Festival. Il suo album d’esordio, intitolato “Sleepless Night”, è stato pubblicato nel 2011 e l’ha vista a fianco della Big Band Jazz Company e di Bob Mintzer. Nel 2015 è uscito “Standards and Strings”, con il pianista Mario Rusca fra i solisti ospiti. Tra i riconoscimenti internazionali che ha ottenuto nel corso della sua carriera si ricordano “The adjudicators award” come solista in The Great North Big Band Competition (Regno Unito, 2013) e il premio come miglior colonna sonora originale per il cortometraggio “Voices” di Alberto Nacci nell’Experimental/Music Video Festival di Toronto (Canada, 2018).

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