La Mama Spoleto Open, Preludes Anatra Morte Tulipano, il puppet theatre di Laura Bartolomei

La Mama Spoleto Open, Preludes Anatra Morte Tulipano, il puppet theatre di Laura Bartolomei sabato 8 luglio doppia rappresentazione: ore 18 e ore 22. Liberamente tratto dal libro illustrato “L’Anatra, la Morte e il Tulipano” di Wolf Herlbruch
Adattamento di Damiano Privitera e Laura Bartolomei
Marionette, scene e costumi: Laura Bartolomei
Musica: Slawek Kwi & Slobhàn Mcdonald, Shostakovich, Stefano Trevisi, Saule, Gavin Boyars, Kronos Quartet, Twine Recorder
Regia, video e scelta musicale: Damiano Privitera
Con Laura Bartolomei
Progetto sviluppato grazie alla residenza de La MaMa Umbria International (Spoleto, Italia)
Can Pink Y Boogie Residency (Mataro, Spagna), Teatro del Lavoro (Pinerolo, Italia)

Per un pubblico misto e bambini dagli 8 anni in su

Cantiere Oberdan 
Piazza San Gabriele Dell’Addolorata, Via dei Gesuiti
Spoleto (PG)

Biglietti € 15,00

SINOSSI:
Anatra si rende conto di essere seguita da un personaggio e quando scopre che è la Morte si impaurisce. La Morte la rassicura spiegandole che le è vicina da quando è nata, e che non c’è da preoccuparsi, è normale che lei sia presente, è la vita stessa. Il tempo passa e Anatra si abitua alla sua presenza e piano piano si avvicinano e prendono cura una dell’altra, fino all’ultimo respiro.
La scena è una stanza senza muri, un letto nudo ed un acquario. In scena sono una donna malata, una marionette Anatra, la maschera della Morte. Impersonando la Morte e narrando la storia dell’Anatra, la donna malata può finalmente accettare la sua morte annunciata.

Trailer:  https://vimeo.com/193929270 

Note di regia
Ad un oggetto possiamo dargli vita facendo suoi i nostri pensieri. Una persona, quando la vita l’abbandona, possiamo renderla eterna facendo nostri i suoi pensieri. …la morte è morta
Il soprannaturale nel multiverso di marionette
Lo spazio di una stanza senza pareti e uno scarno letto; sono lo spazio surreale, per raccontare una favola scritta per occhi di bambini, ma che parla dell’innocenza e della paure nella fine della vita, scena in cui saremo tutti, prima o poi, protagonisti. Una visione che con leggerezza e senza drammatizzazione, in un’estetica minimalista, cerca coerenza con le intenzioni leggere, “naturalmente” non ludiche, dell’autore. Sottotraccia, a fronte di un preludio verso una circostanza inevitabile, questa storia dalla linea sottile ci può raccontare, se lo desideriamo, che tutti saremo coraggiosi e curiosi viaggiatori dell’ultimo tragitto, spettatori amorevoli verso se stessi e il mondo che ci circonda, in un sentimento materno e accogliente, in un sottinteso di ciò che si può dare con la purezza d’animo, e quale eredità preziosa si può donare a figli che verranno e verranno, a loro volta custodi di quel tulipano viola. La marionetta, che ci rappresenta nello spirito, ci racconta di un dialogo dentro noi stessi, ce ne svela i dubbi e infine l’accettazione. La danza non nasconde la sofferenza del corpo ma la rincuora e le proiezioni luminescenti ne scoprono la parte interiore, i suoi pensieri invisibili e arcaicamente inesprimibili con parole.

Essay di Anna Konstantinova, critica teatrale del Petersburg Theatre Journal
“L’Anatra, la Morte e il Tulipano” è una storia filosofica, archetipa che ben si presta ad essere incarnata da un linguaggio teatrale moderno e simbolico. Allo stesso tempo, per non diventare banale, necessita di un senso poetico squisito nella costruzione di un evento teatrale e ciò non può esser dato per scontato.
Indubbiamente, per fare amicizia con la propria stessa morte, ci vuole molto coraggio e nello spettacolo “PRELUDES anatra morte tulipano” per mostrare tutto questo c’è voluto solo un letto da ospedale, una marionetta dal design originale, una sfera di vetro con dell’acqua, un po’ di videoproiezioni, un paio di sacchetti di granaglie… e molta, moltissima tenerezza, diretta in ugual modo tanto all’uccello indifeso quanto alla Morte che è venuta a prenderla.
Lo spettacolo, con Laura Bartolomei come attrice, ha un laconismo stilistico di strumenti espressivi accuratamente scelti, una maestria raffinata nella manipolazione della marionetta ed un coraggio straordinario nel movimento plastico, che lo rende completamente credibile.
Lo stesso vale per la sua forma, questa apertura di condivisione del palco con la marionetta, che è arrivata al teatro di figura relativamente di recente.

Sull’autore e sulla storia
Wolf Erlbruch è uno scrittore ed illustratore tedesco, autore di libri per bambini caratterizzati sia dalle tematiche impegnative, quali la morte, la sessualità, il significato della vita, che dalla atmosfera surreale delle sue storie ed illustrazioni. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Deutscher Jugendliteraturpreis nel1993 e 2003 e la Medaglia del Hans Christian Andersen, uno dei più importanti premi di settore, per il suo contributo duraturo nell’editoria giovanile nel 2006.
La morte è un tema ricorrente nei suoi libri. Ne “L’Anatra, la Morte e il Tulipano” parla di un’anatra che diventa amica della morte e ne parla da un punto di vista molto originale. Qui la morte non è terrificante come al solito. Fin dalle prime due pagine emerge una visione diversa: questa morte, che si prende cura di noi nel caso la vita ci riservi delle sorprese, è dolce, amichevole e un po’ goffa. Il libro mette in risalto i due punti di vista diversi: quello di anatra, che è ovviamente terrorizzata dall’idea di morire, e quello di morte, che invece è abituata a vedere cose succedere alle creature viventi e alla fine morire, è nella sua natura intrinseca.
E mette in risalto il rapporto tra i due personaggi, che attraverso l’interazione ed il confronto, si avvicinano l’uno all’altro fino a quando i loro mondi si compenetrano.

La tecnica della marionetta da polso di Vladimir Zakharov
Fin dal primo momento che ho visto questa marionetta, durante lo spettacolo di Zakharov, nel 2005, ho sentito un legame profondo e viscerale che partiva dritto dallo stomaco ed ho avuto un gran desiderio di imparare a costruirla e manipolarla.
Questa tecnica rappresenta per me il punto di incontro tra la tecnologia e l’arte performativa in scala minimale. Ora questo succede in parte con tutte le altre tecniche del teatro di figura, ma qui il questo legame è più profondo. La marionetta da polso si muove in un modo straordinariamente naturale, facendo dimenticare allo spettatore il complicato groviglio di fili di acciaio e da pesca con cui è costruita, la indossi e risponde. Trovo che il forte legame che instaura tra la marionetta e la mano e il braccio del manipolatore sia molto intrigante: è una marionetta da tavolo, ma non può allontanarsi più della lunghezza del tuo braccio e non può essere lasciata in scena da sola perchè il complicato intrigo di fili la renderebbe molto distorta. E’ una marionetta molto dipendente e, allo stesso tempo, sembra saper rendere il manipolatore dipendente da lei.

La MaMa Umbria International, residenza artistica e centro studi internazionale è attiva nel territorio dal 1990, anno in cui fu fondata da Ellen Stewart, già fondatrice e direttrice artistica del Teatro La MaMa E.T.C. di New York.
La MaMa Umbria è da sempre impegnata nella promozione di scambi e collaborazioni tra singoli artisti e gruppi di varie nazionalità e provenienze. Nel corso di quasi 27 anni di attività, La MaMa Umbria ha presentato e organizzato moltissimi eventi culturali: numerosi spettacoli di teatro e danza, concerti, mostre, conferenze, corsi e Festival.
Negli ultimi 20 anni una delle attività principali è la realizzazione di corsi e Master di alta formazione, con il Symposio per Registi, e il corso per scrittori e drammaturghi, coinvolgendo docenti e artisti di fama e caratura internazionale, Diversi gruppi hanno usufruito delle strutture de La MaMa Umbria per svolgere dei periodi di residenza artistica, mirati alla preparazione di nuovi progetti artistici.
Negli ultimi 10 anni, ha avviato una collaborazione con il Festival dei 2Mondi per la realizzazione de“La MaMa Spoleto Open”, un evento speciale inserito all’interno del cartellone del Festival di Spoleto, presentando sia i risultati delle Residenze artistiche, sia progetti internazionali, con l’obiettivo di coinvolgere la comunità locale e dare visibilità a realtà emergenti nel panorama artistico internazionale.
Dal 2015 La MaMa Umbria è riconosciuta come Residenza artistica nazionale tramite l’art. 45 promossa e finanziata dal MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) e dalla Regione Umbria
La MaMa Umbria è membro fondatore del Centro Italiano ITI – International Theatre Institute, (organismo dell’UNESCO) e del network europeo PAIRS, Performing Arts in Residence, e membro del network Res Artist.

La MaMa Umbria International
Loc. Santa Maria Reggiana 7/8
06049 Spoleto (PG)

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