La giustizia e il diritto di difesa

La giustizia e il diritto di difesa – L’altro ieri in occasione di un incontro al Quirinale il Presidente Mattarella ha sottolineato che l’Italia non è il Far West, riferendosi al fatto di cronaca in cui una bambina rom era stata ferita da un colpo di fucile a piombini. Sacrosanta condanna, ma al di sopra che non si può minimamente accettare che un imbecille (che poi lo abbia fatto intenzionalmente e per sbaglio sarà l’Autorità giudiziaria ad accertarlo e d a sanzionarlo, secondo la legge) mi ha lasciato perplesso che l’Augusta Voce del Garante l?Unità Nazionale non si è udita quando per esempio alcuni immigrati della Nigeria violentarono, uccisero e fecero a pezzi una povera ragazza italiana, di circa venti anni. Né tampoco l’indignazione del Presidente Mattarella si è manifestata pubblicamente sugli omicidi, le violenze, le malvagità di extra comunitari contro gli Italiani. Anzi seguendo i resoconti di una certa stampa illuminata ogni volta che qualche immigrato uccide, accoltella, rapina, violenta non si capisce mai di quale nazionalità é. In realtà non si vuole farlo sapere al Popolo, che però alla fine se ne rende conto, e per questo motivo aumenta le simpatie ed i voti verso quelle forze politiche che desiderano che i colpevoli siano condannati e puniti Ma certi giudici, usano due pesi e due misure, valga per ultimo l’esempio di quel prete che si accompagnava con una bambina di dieci anni che non è stato arrestato, Mi viene da pensare che se fosse successo alla figlia di un collega il magistrato, forse si sarebbe comportato in altro modo. Non parliamo poi se il delinquente in questione fosse stato di CasaPound o similari. Ma vorrei ritornare al monito del Presidente, giusto che condanni fatti come quello della bambina rom e di quel pazzo che a Macerata ferì alcuni cittadini di colore, ma mi viene da pensare che il Presidente ed il Palazzo (L’apparato ) sottolinei questi ignobili fatti perché non voglia minimamente che si cambi il diritto alla legittima difesa. Intendiamoci adesso la magistratura è più attenta a situazioni in cui il cittadino si difende da solo. Questo non è il Far West, né tutti sono Sceriffi ma esiste il diritto di ciascuno di noi di difendere la propria vita e la propria casa. Personalmente se alle tre di notte trovo qualcuno a casa mia non mi domando se si trova lì per preparami il caffè o rimboccarmi le coperte, ma reagisco nel modo che ritengo più  giusto. Poi se qualcuno, pacifista e buonista di natura è contento di essere violentato, aggredito e forse ucciso e pensa che inviando un fax di protesta, o di raccontare che dobbiamo tutti essere buoni e pertanto chiedere al delinquente per cortesia esci da casa, chiudendo con educazione la porta di ingresso; lo faccia. Ciascuno può e deve reagire come vuole. L’importante che chi reagisce non debba aspettare anni, con notevoli spese economiche per avere la ragione dalla sua parte. E’opportuno che delle nuove leggi tutelino chi si trova in nella situazione di difendersi e se innocente si sappia presto ed a spese dello Stato. Ovviamente la delinquenza non arriva nelle case del Palazzo o dell’apparato, sono troppo ben vigilate dalle Forze dell’Ordine. A proposito recentemente presso alcune ville di famosi cantanti buonisti sono penetrati dei delinquenti; ma la vigilanza privata (pagata da loro) è intervenuta giustamente invitando i delinquenti ad andare via. Ma non tutti sono così ricchi da potersi permettere una guardiania; ma comunque questi personaggi buonisti si sono lamentati fortemente. A Roma si dice “ a Chi tocca non s’è ingrugna.

Egidio Maria Eleuteri

 

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