In occasione della Festa del papà, Kellanova in Italia arricchisce il proprio welfare aziendale con una nuova policy progressista che sfida le convenzioni sociali associate al concetto di famiglia a
favore di una maggiore inclusione sul luogo di lavoro e fra le mura domestiche.
L’azienda introduce un congedo retribuito fino a 10 settimane a supporto dei neo-genitori che potrebbero non soddisfare i requisiti per usufruire di maternità, adozione primaria o altre politiche parentali
previste dallo Stato.
In occasione della Festa del papà, ricorrenza in onore della paternità che si celebra in Italia il 19 marzo, Kellanova (in precedenza conosciuta come Kellogg Company) annuncia l’adozione di una nuova policy a supporto della co-genitorialità. L’azienda offre ai propri dipendenti neo-genitori, che potrebbero non avere accesso ai congedi parentali previsti dalla legge, l’opportunità di partecipare attivamente alla vita famigliare durante le prime fasi della genitorialità.
Kellanova si conferma pioniera in ambito di welfare aziendale, posizionandosi tra le prime aziende in Italia a implementare questa misura non ancora codificata dal diritto del lavoro, prendendo atto dell’evolversi delle dinamiche famigliari e abbracciando visioni più inclusive del concetto di famiglia. La nuova policy sfida, infatti, gli stereotipi legati al concetto di famiglia e ai ruoli di genere tradizionali, promuovendo una maggiore inclusione sia sul luogo di lavoro sia fra le mura domestiche, contribuendo così a creare un equilibrio positivo tra queste due sfere.
Con questa nuova misura, Kellanova sostiene i propri dipendenti in attesa di un figlio ma che potrebbero non soddisfare i requisiti per usufruire dei permessi di maternità, adozione primaria e altre politiche parentali previste dallo Stato, garantendo fino a dieci settimane di congedo retribuito entro il primo anno di vita del bambinə. Nel concreto, la policy si rivolge ai padri – che attualmente hanno diritto per legge al solo congedo pari a 10 giorni (o 20 in caso di parto plurimo) – alle coppie omogenitoriali, ai genitori affidatari e ai tutori legali.
Tutti i dipendenti di Kellanova potranno usufruire della policy, indipendentemente dall’anzianità di servizio. Durante il congedo, i termini e le condizioni contrattuali pattuite rimarranno invariati e i dipendenti continueranno a beneficiare dell’intero salario e di tutti i benefit concordati. Inoltre, le dipendenti in stato di gravidanza o coloro che hanno unə partner in tale condizione, potranno usufruire di permessi retribuiti per partecipare a lezioni pre-parto o altri appuntamenti medici pre-natali.
“Ancora una volta Kellanova dimostra la sua leadership in ambito di Equità, Diversità e Inclusione, ampliando i confini della definizione di famiglia tradizionale e abbracciando la ricchezza delle diverse strutture famigliari. Con questa visione inclusiva, vogliamo contribuire al benessere dei nostri dipendenti anche al di fuori dell’ambiente lavorativo” – afferma Vittoria Mazzanti, HR Business Partner Italy di Kellanova. “Siamo orgogliosi di guidare un cambiamento positivo, tutelando anche quei neo-genitori che potrebbero non aver accesso ad altre politiche di congedo parentale e garantendo loro un maggiore equilibrio tra sfera lavorativa e vita privata nei primi momenti della genitorialità”.
Questa nuova misura progressista si inserisce in un contesto di welfare molto più ampio, che include politiche volte a sostenere i dipendenti vittime di abusi domestici e che stanno affrontando trattamenti per la fertilità, percorsi di transizione di genere, o che stanno vivendo particolari fasi della vita legate alla menopausa o all’interruzione di gravidanza. L’impegno dell’azienda ad operare secondo i principi di Equità, Diversità e Inclusione ha permesso di raggiungere nel 2023 l’obiettivo della parità di genere al 50:50 per i livelli di Manager e Senior Manager a livello europeo con tre anni di anticipo rispetto al 2025, anno originariamente previsto per il raggiungimento di questo importante traguardo.