Kallaste: ci piace essere un elemento anomalo

Arrivano da Verona i Kallaste, quartetto che ha da poco pubblicato il nuovo singolo, “La logica del tempo”, sulla strada per il nuovo ep, “Passi”. Abbiamo rivolto loro qualche domanda.

Ciao, vi va di spiegare storia e nome della vostra band?
Siamo una band della provincia di Verona, formata da 4 musicisti ciascuno con una lunga esperienza live alle spalle e che inizialmente si era concentrata sulle cover, in particolare legate alla scena brit pop. Il progetto è nato nel 2008 ma l’attuale formazione si è stabilizzata nel 2016. Da circa 5 anni a questa parte abbiamo voluto invece dedicarci in modo più deciso ai nostri inediti, con una soddisfazione che si è fatta progressivamente crescente. Il nostro nome si ispira ad un terzino della nazionale estone di calcio dei primi anni ’90, chiamato Risto Kallaste, che si distingueva al tempo per un’interpretazione tutta sua del gesto delle rimesse laterali che lui effettuava utilizzando la palla come perno di una sorta di catapulta, gesto che gli consentiva di effettuare rimesse laterali molto lunghe. Ci piaceva l’idea di essere un elemento anomalo, anche noi, seppur nel mondo della musica e non nel calcio.

“La logica del tempo” è il vostro nuovo brano: da che ispirazioni nasce?
“La logica del tempo” è un brano che si è sviluppato in particolare nell’ultimo anno e mezzo. Le esperienze che abbiamo vissuto in questo ultimo biennio hanno sicuramente influito sulla vita di ciascuno ed hanno acuito in noi le domande relative allo scorrere del tempo e a quanto sia importante restare connessi con sé stessi, tornando ad immergerci in tutto ciò che ci circonda. “La logica del tempo” vuole essere un brano che stimoli alla riflessione sul senso della propria esistenza, sulla direzione che ognuno può darle o, in modo solo apparentemente paradossale, su quanto possa essere in certi casi essenziale liberarsi di tanti orpelli che ci condizionano per cambiare strada, per costruire un nuovo percorso che si senta più vicino ai propri valori.

Avete alle spalle anche qualche concorso: secondo voi serve fare questo tipo di esperienza?
Nella nostra esperienza, nel caso siano ben organizzati e strutturati, i concorsi possono essere una “palestra” molto importante per tutte le band, non tanto (o non solo) perché consentono di concorrere per qualche premio (che può essere molto utile soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo) ma soprattutto per l’opportunità di conoscere addetti ai lavori, artisti e altre band con le quali creare connessioni nuove e misurarsi con concorrenti di livello.

Insomma, per come li viviamo noi possono essere un elemento positivo, fermo restando che siamo consapevoli i concorsi siano solo una parte di un progetto musicale e che, per loro natura, i risultati conseguiti o gli eventuali insuccessi non devono essere vissuti come sconfitte, anche perché talvolta non corrispondono ai veri valori espressi essendo chiaramente suscettibili della soggettività delle giurie.

Quali sono i vostri programmi futuri?
A breve pubblicheremo online il nostro nuovo ep “Passi”, del quale “La logica del tempo” fa parte e che conterrà 4 brani registrati negli scorsi mesi. Stiamo comunque lavorando su altro materiale che speriamo ci consentirà presto di tornare in studio a lavorare. La dimensione disco è quella che sentiamo più nostra, benché siamo consapevoli che al giorno d’oggi sia invece molto più comune (e probabilmente funzionale, in ottica music business) pubblicare pochi pezzi e con più frequenza.

Quanto è importante per voi la dimensione live? E ne avete in programma ora?
I live sono, per noi, probabilmente il vero carburante del progetto. Anche per questo gli ultimi 2 anni, con le restrizioni ben note, sono stati davvero complicati da vivere. Negli ultimi mesi, come detto, siamo stati molto concentrati nella realizzazione del nostro nuovo ep per cui ci siamo dedicati poco alla ricerca di contesti nei quali esibirci questa estate ma, fortunatamente, stanno uscendo alcune opportunità interessanti per cui avremo occasione di suonare anche dal vivo le nostre nuove canzoni: non vediamo davvero l’ora.

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