Intervista alla band Overcardano: “Dimmi sì!, la storia d’amore più bella mai raccontata”

Dal 22 giugno è disponibile “Dimmi si!”, il nuovo singolo della band OVERCARDANO. La canzone racconta, quello che ogni amante spera di vivere nella propria vita. Un amore assoluto, totalizzante, al di là addirittura della durata di una sola vita. Ecco cosa ci hanno raccontato.

Ciao ragazzi, partiamo con una domanda facile, come nasce il vostro progetto musicale?
Siamo una band romana, il progetto Overcardano è nato circa un anno fa, ad inizio 2022. Il gruppo nasce principalmente dal rapporto di amicizia fra tre persone, tre musicisti, che costituiscono il nocciolo della band. Maurizio Cardaci, voce e chitarre e l’autore principale dei testi e della musica, Gianluca Meloni che proviene dal mondo della musica elettronica e che contribuisce alle sonorità synth e moderne, oltre ad occuparsi del mixing e del suono finale dei brani e poi Fabrizio Gallina al basso e all’arrangiamento delle parti di batteria e percussioni, in pratica la spina dorsale ritmica. L’idea di fondo è stata quella di creare un progetto musicale per pura passione della musica e per l’amicizia che ci vincola da anni. Di conseguenza è un progetto fatto “a modo nostro”, senza compromessi, esattamente come lo intendiamo noi. Per usare le parole di Gianluca il nostro obiettivo è quello di “rivendicare il diritto di esistere musicalmente”, cioè di poter essere presenti nel mondo della musica navigando sulla rete, sulle piattaforme digitali o ascoltando la radio.  Ci piacerebbe che fosse possibile trovare un brano, un video, un’intervista, insomma una “traccia” (in tutti i sensi) degli Overcadano per poter dire “ci siamo anche noi!”.

A proposito di “Dimmi si!”, il vostro nuovo singolo, raccontateci come è nato e cosa rappresenta per voi.
Questo è il nostro terzo singolo ed è una vera e propria “ballad” con una venatura più pop, pur avendo mantenuto la parte per noi sempre fondamentale del “Rock’n’Synth”. Abbiamo cercato di racchiudere nel testo quelle che sono secondo noi le caratteristiche, gli ingredienti o gli archetipi della “grande storia d’amore”. Ci siamo domandati, ad esempio, come inizia una grande storia. Il primo verso dà un’indicazione chiara: seguire il cuore, l’istinto, invece del ragionamento, infatti il testo recita “dimmi se vuoi dire prima ancora di capire”. Il secondo verso aggiunge quello che ogni amante sogna di vivere almeno una volta nella vita, il colpo di fulmine, “lo sguardo di un istante e cambierai per sempre”. La strofa finale invece dice: “Invecchieremo tenendoci stretti, ci appoggeremo a tutti i nostri sogni, ce ne andremo nello stesso istante, rinasceremo insieme, ancora e sempre”. Come a dire: una vita intera passata insieme, con dei sogni che sono diventati realtà e l’idea assoluta di morire nello stesso istante per poi rinascere di nuovo insieme e ricominciare questa storia d’amore.

La vostra musica combina diverse sonorità, possiamo aspettarci un’ulteriore sperimentazione nei vostri prossimi lavori?
Siamo tre musicisti, tre entità con estrazione musicale diversa e in Overcardano ognuno di noi mette in campo le proprie esperienze e i propri gusti musicali senza compromessi o mezze misure, con l’intento dichiarato di fonderli in maniera coerente e moderna, creando un sound che si potrebbe descrivere usando la definizione “Rock and Synth con influenze Pop”. Nei nostri pezzi troverete sempre una chitarra rock e accanto sempre una ricerca di suoni di sintetizzatori, il tutto tenuto insieme dalla sezione rimica di basso e batteria. Ma di sicuro la sperimentazione è parte integrante della nostra attività musicale. Solo che l’eventuale direzione della sperimentazione è qualcosa che dipende dal tipo di canzone che stiamo scrivendo, infatti cerchiamo sempre di seguire le “indicazioni” che provengono dalla canzone stessa.

Come vi rapportate con il mercato musicale attuale, specialmente in un momento che è spesso precario per la musica e le arti in generale?
Abbiamo sempre sposato il concetto del “never play for the audience”, ovvero mai suonare solo per “compiacere” il pubblico. L’artista deve seguire la propria ispirazione e non il gusto altrui. Abbiamo sempre scherzato sulla legge del contrappasso di ispirazione “dantesca” che secondo noi si applica anche nella musica. Ogni musicista sarà condannato per l’eternità a riascoltare senza fine i propri brani, quindi meglio scrivere qualcosa che piaccia prima di tutto a lui. Pensa un’eternità in cui sei condannato ad ascoltare brani che in realtà non ti piacciono, pur essendo tu l’autore. Inoltre, riguardo alla composizione di musica e parole, abbiamo un’idea molto personale del processo creativo: secondo noi tutto già esiste nel mondo delle idee o dell’iperuranio, tanto per citare Platone. Ogni artista è una sorta di medium oppure una sorta di “radio” che attraverso l’ispirazione si proietta in questa dimensione e da lì preleva i tesori della creatività che già esistono. Quindi musica e parole già esistono e il vero artista è quello che si sintonizza con le melodie più belle e con le parole più poetiche. Ci piace definire il nostro modo di scrivere come “scrittura medianica” cioè non siamo noi a scrivere la canzone ma è la canzone stessa che si manifesta attraverso di noi. Quindi per rispondere alla domanda noi in realtà cerchiamo, o almeno ci proviamo, a rapportarci con la musica stessa più che con il mercato.

Quali sono i vostri progetti futuri?
Siamo attualmente in piena fase promozionale del nostro teso singolo “Dimmi Si!”, ma contemporaneamente siamo già al lavoro sulla scrittura e composizione di nuovi brani. Pensiamo che molta dell’attività musicale in questa fase storica debba essere improntata sui singoli fino ad arrivare a trovare quello “giusto”, quello che magari “spacca”. Quindi già dalla prossima settimana saremo di nuovo in studio con strumenti e sogni alla mano per lavorare sul nuovo materiale. Come abbiamo sempre detto il bello di questo progetto è proprio quello di “godersi il viaggio”. Stare tra noi, ragionare e lavorare sulle canzoni, sperimentare nuove soluzioni musicali è davvero una delle cose più belle. Vivere il presente, come dicevano i latini “hic et nunc”, qui e ora! Inoltre, se possiamo confessare un nostro sogno nel cassetto, suonare dal vivo è uno dei nostri obiettivi principali. Stare sul palco credo sia per un musicista la cosa più bella in assoluto. Lo scambio di emozioni con chi ti ascolta, cantare le tue canzoni e magari sentire il pubblico che canta con te scandendo a memoria le parole dei tuoi testi credo sia l’esperienza più gratificante che ci sia. Noi Overcardano veniamo tutti da anni di concerti dal vivo ed è quindi ovvio che suonare live sia per noi un obiettivo primario.

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