“Il Tenco Ascolta” arriva a Piombino

“Il Tenco Ascolta” arriva a Piombino

IL TENCO ASCOLTA

VENERDI’ 4 Settembre 2020 ore 21.30 

Porticciolo di Marina – PIOMBINO (Li) 

CON LA PARTECIPAZIONE SPECIALE DI

BRUNORI SAS 

Sul palco 

BOCEPHUS KING

FLO 

MURUBUTU

ALFINA SCORZA

CARLO PESTELLI  

ITA è la manifestazione itinerante ideata dal Club Tenco che dà spazio ai cantautori di qualità 

Nuovo appuntamento per Il Tenco Ascolta, il format ideato dal Club Tenco che si sviluppa in una serie di live in giro per l’Italia, durante i quali il Club invita ad esibirsi dal vivo i cantautori ritenuti più interessanti tra gli artisti emergenti o già presenti da tempo sulla scena italiana, offrendo uno spazio in più per consolidare il loro cammino e mostrare le loro qualità artistiche.

Venerdì 4 settembre, alle ore 21.30, Il Tenco Ascolta arriverà a PIOMBINO (Li), al Porticciolo di Marina.

Ad esibirsi sul palco saranno i cantautori: Bocephus King, Flo, Murubutu, Alfina Scorza e Carlo Pestelli.

Ospite speciale della serata sarà BRUNORI SAS appena insignito della Targa Tenco 2020 per il miglior album in assoluto con “Cip!”. Il cantautore calabrese porterà anche al Tenco Ascolta i suoi maggiori successi tra cui “La verità”, inserita nell’album “A casa tutto bene”, con cui si è aggiudicato la Targa Tenco 2017 come miglior canzone. 

Il Tenco Ascolta (ITA) è un’occasione per incontrare la musica di qualità di oggi e domani, da sempre compito del Club Tenco. Non è un contest, e quindi non ci sono vincitori. In qualche caso però alcuni degli artisti che partecipano a “Il Tenco ascolta” sono invitati al Premio Tenco (la Rassegna della canzone d’autore di Sanremo) o in altre iniziative del Club. Il format è nato nel 2008 con due serate a Provvidenti, in provincia di Campobasso, e si è poi via via esteso in tutta Italia.

L’ingresso è libero con obbligo di prenotazione al sito https://eventipiombino.it.

Il Tenco Ascolta a Piombino è organizzato dal Club Tenco con il patrocinio e il contributo del Comune di Piombino e con il supporto e la collaborazione di Pomodori Music e della Pro Loco.

www.premiotenco.it

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https://twitter.com/ClubTenco

GLI ARTISTI SUL PALCO 

BOCEPHUS KING – all’anagrafe James Perry, arriva da Vancouver e più precisamente da Tsawwassen, una piccola cittadina sull’Oceano Pacifico dal fiero nome indiano. Bocephus King sembra uscito dal mondo del vaudeville, un Humphrey Bogart o un Robert Mitchum senza tempo che incontra al bancone di un diner Tom Waits, Nina Simone e il drugo del grande Lebowsky. La carriera di Bocephus King comincia con Joco Music, un disco registrato proprio a Point Roberts, nella casa di famiglia, insieme ad amici, parenti e qualunque musicista capitasse da quelle parti. Un disco pieno di gioia realizzato dopo un lungo vagare tra la California, il Messico, Nashville, New York e New Orleans. Col disco A small good thing arriva il primo importante contratto discografico con una delle label più interessanti, la New West Records, che pubblica anche il successivo The Blue Sickness, scommettendo per prima sull’estro e il talento di Bocephus King. Il disco è un successo in Italia e il magazine specializzato Buscadero gli dedica la copertina commentando: “è la seconda volta che mettiamo un artista sconosciuto in copertina. La volta scorsa era toccato a Tracy Chapman”.

Bocephus King arriva in tour in Italia infiammando ogni tipo di palcoscenico dove si trova a suonare, da solo in acustico o con la sua band, The Rigalattos. Dal vivo è una miscela esplosiva capace di spaziare tra sonorità blues, gospel, gipsy e country, rileggendo un intero secolo di musica americana. Ci sono echi di Woody Guthrie, Dylan, Springsteen, Waits ma anche Prince, Townes Van Zandt e tanto, tanto Cinema da Fellini a Quentin Tarantino passando per l’estro dei fratelli Coen.

L’album successivo è All children Believe in Heaven e a distanza di anni riascoltando quel disco ci si accorge che conteneva canzoni straordinarie come Goodnight forever Montgomery Clift e Jesus The Bookie, con due testi visionari e crudi.

Segue Willie Dixon God Damn, un album pieno di contaminazioni ma molto più sobrio e solare.

Nel gennaio 2014 l’etichetta italiana Appaloosa pubblica un’antologia completamente rimasterizzata di Bocephus King, Amarcord; un titolo felliniano, per ripercorrere questo viaggio pieno di riferimenti cinematografici e surreali. Nel marzo 2015, sempre su etichetta Appaloosa, esce un nuovo disco dal titolo Illusion of Permanence, uno straordinario viaggio musicale da ovest a oriente con sonorità che spaziano dal folk, al rock, alla psichedelia e alla musica araba.

Nell’ottobre del 2015 viene invitato al Premio Tenco incantando il pubblico e la stampa con una toccante traduzione di Autogrill di Francesco Guccini. Nel febbraio del 2015 viene richiamato in Italia e durante questo nuovo viaggio Bocephus King lavorerà a un nuovo disco di traduzioni dall’italiano all’inglese per esportare la grande canzone d’autore di Fabrizio De Andrè, Paolo Conte, Francesco De Gregori, Piero Ciampi, Bobo Rondelli, Vinicio Capossela, Ivan Graziani e perfino Giacomo Leopardi, di cui ha musicato e tradotto l’Infinito. Il 22 ottobre 2016 è uno degli ospiti della serata finale della quarantesima edizione del Premio Tenco insieme a Morgan, Noemi, Roy Paci etc ed esegue in inglese le canzoni di Luigi Tenco Mi sono Innamorato di Te e E se ci diranno, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta dal maestro Mauro Ottolini.

Con questo spettacolo Bocephus King è ospite anche a Umbria Jazz insieme a Gino Paoli, Paolo Fresu e i Negramaro.

Nel 2018 esce Lula e nel 2020 pubblica il primo capitolo della trilogia The Infinite & The Autogrill, destinato a diventare un album di culto dal sound seventies e soul, con fiati, cori e grandi musicisti come Mario Arcari (Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè), Alex Kid Gariazzo (Treves Blues Band, Michael McDermott) e Raffaele Kohler (Vinicio Capossela, Ottavo Richter).

Bocephus King non è mai fermo, continua a viaggiare e lasciarsi contaminare da ogni paesaggio, libro, film, musicista e persona che incontra. 

FLO – Cantautrice, attrice di teatro e imprevedibile entertainer, Flo è un’ artista che seduce grazie ad una vocalità viscerale e una scrittura originale e suadente. Le sue performance sono ritmo che coinvolge, racconto che affascina, rito, danza, impulsi di vitalità e passione. Un affascinante equilibrio tra l’estasi, la malinconia e la teatralità tipiche del Sud Italia.

Ha debuttato giovanissima nel mondo del teatro musicale, sotto l’egida di Claudio Mattone. Nel 2014 esce in Europa il suo primo disco “D’amore e di altre cose irreversibili” che, accolto con grande entusiasmo dalla critica e dal pubblico, otterrà alcuni tra i più importanti riconoscimenti italiani (Premio Musicultura 2014, Premio “Radio Rai 1” per la Migliore musica a Musicultura 2014, Premio Assoluto Andrea Parodi 2014,Migliore musica al Premio Parodi 2014, Miglior arrangiamento al Premio Parodi 2014).

A due anni di distanza incide “Il mese del rosario” ( Miglior testo al premio Bianca d’Aponte 2014, Premio Musicultura 2015, tra i candidati alle Targhe Tenco nelle categorie “Miglior disco dell’anno” e “Miglior canzone”).

Nel 2018 esce il suo terzo disco “La mentirosa”, che la consacra tra le più raffinate cantautrici della cosiddetta World music d’autore. Nel corso della sua carriera ha inciso e condiviso il palco con Stefano Bollani, Paolo Fresu, Daniele Sepe, Enrico Rava, Jorge Hernandez, Giovanni Guidi, Luca Aquino, Vincenzo Zitello, Elena Ledda e Paolo Angeli.

In teatro è stata protagonista di spettacoli musicali e di prosa, diretta da registi come Alfredo Arias, Mimmo Borrelli, Davide Iodice, Massimo Luconi, Claudio Di Palma, Michele Schiano di Cola, Sarasole Notarbartolo, Claudio Mattone, Gino Landi, mentre attualmente è al fianco di Daria Bignardi nel reading “La coscienza dell’ansia”.

Ha realizzato colonne sonore per il cinema e per il teatro. Nei prossimi mesi è prevista l’uscita di “31Salvitutti”, il suo quarto album di inediti, prodotto dal francese Sebastien Martel. Nella primavera del 2021 uscirà in Europa “Brave Ragazze”, un lavoro di ricerca, traduzione e reinterpretazione di canzoni, firmate dalle più coraggiose cantautrici del mondo latino e mediterraneo.

MURUBUTU – Al secolo Alessio Mariani, si avvicina all’hip hop all’inizio degli anni ’90. Insegnante di filosofia e storia presso il liceo “Matilde di Canossa” di Reggio Emilia , dal 2000 comincia a riflettere sulla interazione fra contenuti scolastici e musica rap. L’intento è fare del rap un mezzo espressivo per trasmettere contenuti di ordine culturale senza perdere l’attenzione verso la cura stilistica. Il risultato è un nuovo sottogenere musicale: il rap didattico, concretizzato nel 2006 dall’uscita dell’album “Dove vola l’avvoltoio” con il collettivo La Kattiveria. Sulla scorta della contaminazione fra rap e narrativa Murubutu intraprende nel 2009 un progetto solista, interamente dedicato allo storytelling, in cui sonorità hip hop classiche fanno da tappeto a testi con una forte curvatura cantautorale e accenti poetici. Nel 2011 Murubutu vince il secondo premio al Concorso Nazionale per cantastorie “G.Daffini” con il brano “Anna e Marzio”. L’attività musicale di Murubutu fino ad oggi è rappresentata da quattro album distribuiti dall’etichetta bolognese Irma/Mandibola records: “Il giovane Mariani e altri racconti”(2009), “La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane“(2011), “Gli ammutinati del Bouncin’ ovvero mirabolanti avventure di uomini e mari”( 2014), “L’uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti”(2016):15 brani, legati dalla tematica del vento, racconti di brezze e correnti nello stile narrativo proprio di Murubutu. L’album vanta le collaborazioni di esponenti dell’hip hop italiano quali Dargen D’Amico, Rancore, Ghemon e altri membri de La Kattiveria. Nel 2019 esce l’album Tenebra è la notte ed altri racconti di buio e crepuscoli costruito attorno al tema della notte e del buio, che vede la partecipazione di artisti come Caparezza, Mezzosangue e Willie Peyote. L’anno seguente è uscito Infernvm, realizzato insieme a Claver Gold e liberamente ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri. All’interno sono presenti anche altre collaborazioni.

ALFINA SCORZA – Alfina Scorza è una cantautrice Salernitana. Esplora sin dall’età adolescenziale vari aspetti musicali, studiando pianoforte classico, arrivando poi alla musica jazz e latina, laureandosi con lode in canto jazz al Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino.

Nel 2011 è vincitrice assoluta con il brano “Di rosso e sensualità” del “Premio Anacapri Bruno Lauzi”, concorso internazionale per la canzone d’autore. in tale contesto si aggiudica anche il “Premio Alessandra Cora” come miglior interprete femminile.

Nell’ottobre 2013 si colloca con il brano “Li penzieri” nella rosa dei dieci finalisti del prestigioso “Premio Andrea Parodi”, concorso internazionale di world music.

Il 26 luglio 2014 si esibisce in piazza San Costanzo a Sanremo, nella rassegna “Il Tenco ascolta”, organizzata dal “Club Tenco” in qualità di cantautrice emergente.

Rientra tra le 11 finaliste del Premio Bianca D’Aponte. Tale premio le porta molta fortuna, le viene consegnata la Targa Siae come miglior composizione per il suo brano “Suona Forte” e le viene offerto da Mariella Nava la possibilità di un contratto discografico con la sua nuova etichetta ”Suoni dall’Italia- Produzioni musicali“.

Nel luglio 2015 è finalista, con il brano “La tortura”, del prestigioso “Premio Bindi”.

Dal 2012 gira l’Italia esibendosi con la sua formazione a quintetto, calcando soprattutto i teatri e i club nazionali. Nel maggio 2015 le viene offerta l’opportunità di esibirsi in Giappone in una serie di concerti voluti dall’ICC di Osaka. Il 3 maggio in particolare, rappresenta la musica di Napoli alla festa di gemellaggio tra quest’ultima e Kagoshima.

Il 12 Agosto 2016, in rappresentanza della musica italiana, tiene un concerto a Banskoin Bulgaria, nella prestigiosa rassegna internazionale del “Bansko jazz festival”, riscuotendo un ottimo successo di pubblico e critica. Il primo lavoro, dal titolo “Di rosso e sensualità”, viene pubblicato il 18 dicembre 2015 per l’etichetta Hydra music e raggiunge il 3° posto su Amazon nelle classifiche della musica digitale, mantenendosi nelle prime 20 posizioni per 5 settimane. Nell’agosto 2016 il suo disco è candidato alle Targhe Tenco come miglior opera prima. Il 22 ottobre dello stesso anno è tra i protagonisti della rassegna del Premio Tenco con Morgan, Roy Paci, Marina Rei, Vanessa Yorke Tagliabue, Noemi, Ascanio Celestini e molti altri. 

CARLO PESTELLI – Inizia a scrivere canzoni a quattordici anni, quando, oltre ai Beatlese ai Genesis, ascolta i cantautori che più lo influenzano in quel periodo: Edoardo Bennato, Francesco Guccini, Pierangelo Bertoli e soprattutto Fabrizio De André. Finito il liceo, si laurea in Lettere moderne all’Università di Torino. Fondamentali nel suo percorso musicale negli anni dell’università sono due incontri: il primo con l’amico e maestro Fausto Amodei, il secondo con Giorgio Gaber. Dal 1996 al 2001 si dedica intensamente alla musica suonando con i Cantovivo e aprendo concerti, fra gli altri, di Claudio Lolli e Gianmaria Testa. Nel 2001 pubblica il suo disco d’esordio, Zeus ti vede. La title track dell’album è un ritmato collage di frasi e slogan copiati dai muri di Torino, città protagonista anche di altri pezzi, come l’umoristica Filomena. Dal 2001 al 2002 è direttore artistico della rassegna Chansonnier, patrocinata dalla Provincia di Torino. Dal 2003 al 2005 interrompe la sua attività di musicista e si trasferisce in Spagna a Granada, dove insegna Lingua italiana all’università e si dedica alla traduzione dallo spagnolo (tra le traduzioni spicca Foglie nel vento dell’argentino Rolo Díez). Nel 2007 la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura gli affida al Piccolo Regio di Torino un ciclo di cinque spettacoli sul Novecento attraverso le canzoni, in cui dialoga e suona con svariati artisti, fra i quali Franco Fabbri, Morgan e il coro bajolese di Amerigo Vigliermo.

Nel 2009 esce il suo secondo album, Un’ora d’aria, a cui collaborano il chitarrista Alessandro Gariazzo, la cantante Lalli e alcuni jazzisti di fama come Gianni Coscia e Giorgio Li Calzi.

Nel 2011 la passione per il teatro lo porta a scrivere per il Teatro Stabile di Torino un testo liberamente ispirato agli scritti sportivi di Luciano Bianciardi. La pièce prende forma in Note di un centromediano metodista, dove l’autore dialoga con l’attore Riccardo Lombardo. Nel 2012 l’Unione Musicale gli affida la cura di due cicli di concerti al Teatro Vittoria di Torino. Da uno di questi appuntamenti scaturisce il sodalizio con il chitarrista genovese Paolo Bonfanti. Da altri itinerari dello stesso periodo nasce l’incontro con due amici-artisti dai quali impara molto: Beppe Gambetta ed Elena Ledda.

Nel 2013 esce l’EP di quattro canzoni Da quanto conosco te, che presenta per la prima volta al Folk Club di Torino e grazie al quale l’anno seguente si aggiudica il Premio Nazionale Giuseppe Giacosa – Parole per la musica, nella sezione “Le nuvole”.

Nel 2014 fonda il gruppo country folk degli Ashville, di cui è cantante e chitarrista. Nel 2015 torna in scena al Teatro Vittoria con il suo secondo lavoro teatrale per il Teatro Stabile, Ma la va diretta al Piave, riflessione corale a metà tra prosa e canzone sull’avventurosa partecipazione di un piemontese d’Argentina alla Grande Guerra. Nel 2016 pubblica Bella ciao, libro sulla storia della celebre canzone popolare (con prefazione di Moni Ovadia) che, dopo essere stato presentato in quasi ogni regione italiana, nel 2020 è tradotto in francese. Nel 2018 scrive insieme ad Andrea De Benedetti La lingua feliz, manuale alla scoperta dei segreti e delle curiosità della lingua spagnola.

Collabora spesso con Rai Radio 3, in particolare per il programma “Le meraviglie”.

Della primavera 2020 è l’uscita del suo nuovo album, Aperto per ferie.

Dal 2017 è direttore artistico del Festival MusiCogne – Musiche di legno, rassegna di musica acustica, teatro e libri che si svolge ogni anno a luglio nel cuore della Cogne vecchia.

 

SPECIAL GUEST

 

BRUNORI SAS – Dario Brunori, in arte Brunori Sas, è un cantautore originario della provincia di Cosenza. Nel 2009 esordisce nel mercato musicale con l’album “Vol. 1”: un vero e proprio canzoniere italiano con il quale si aggiudica il Premio Ciampi e, l’anno successivo, la Targa Tenco.

Nel 2011 esce “Vol. 2: Poveri cristi”, contraddistinto da una scrittura amara e speranzosa che conserva la forma canzone melodica e all’italiana. L’anno successivo Brunori Sas compone la colonna sonora del film di Lucio Pellegrini “È nata una star?”. “Amore con riserva” è il singolo di lancio della soundtrack che racchiude brani in perfetto stile Brunori e  momenti  strumentali.
Nel 2014, esce l’album “Vol. 3: Il Cammino di Santiago in Taxi”, che spinge Dario Brunori nella top ten delle classifiche di vendita. Trascinato dai brani “Arrivederci tristezza” e “Kurt Cobain”, il lavoro conduce la band sul palco del Primo Maggio e nelle grandi arene come opening act di Ligabue. E l’intensa attività live prosegue nel 2015, con il tour teatrale “Brunori Srl: Una società a responsabilità limitata”. Musica e stand-up comedy si alternano in una dimensione che consente a Dario Brunori di mettere in risalto la sua spiccata autoironia.

Lo stesso anno viene pubblicato il quarto lavoro di Brunori: “A casa tutto bene”. Anticipato dal singolo “La verità”, l’album riceve una grande accoglienza dalla critica e di pubblico. Brunori vince il Premio MEI come artista indipendente dell’anno e l’album si posiziona sul podio della classifica di vendita FIMI, raggiungendo il primo posto anche sulle piattaforme digitali. Tutto esaurito anche il successivo tour nazionale che lo vede esibirsi nei grandi club e sui palchi dei festival estivi.

Ad inizio 2018 viene riproposto il format del tour teatrale nello spettacolo “Brunori a teatro: Monologhi e canzoni sull’incertezza”. Mentre ad aprile, il programma TV “Brunori Sa” fa conoscere l’artista al pubblico televisivo. Andato in onda su Rai3 e scritto dallo stesso Dario, mette in luce paure e contraddizioni della generazione  cui il musicista appartiene.
Il 10 gennaio 2020 è uscito il nuovo album targato Brunori Sas. Intitolato “Cip”, è stato anticipato il 19 settembre dal singolo “Al di là dell’amore”, entrato nella top ten dei brani più ascoltati e venduti del 2019, e dal secondo singolo, “Per due che come noi”, uscito lo scorso 13 dicembre. Il Brunori Sas Tour 2020 vedrà l’artista esibirsi nei palazzetti di tutta Italia a partire dal 3 marzo 2020.

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