Il Calvi Festival invita alla scoperta delle grandi voci, ai segreti del doppiaggio e della sua storia

Il Calvi Festival invita alla scoperta delle grandi voci, ai segreti del doppiaggio e della sua storia. 

‘RICONOSCIMENTO ALLA CARRIERA’ AD ANGELO MAGGI E GERARDO DI COLA 

L’evento dal titolo “Riflettori sull’Arte del Doppiaggio e la sua storia”, a cura della giornalista Maria Rita Parroccini, tratterà i ‘Cento anni dei miti del Cinema italiano, Federico Fellini e Alberto Sordi, analizzati dal punto di vista del doppiaggio dal Prof. Gerardo Di Cola’ e proporrà un estratto dello spettacolo “Il Doppiattore.  La voce oltre il buio” scritto, interpretato e diretto da Angelo Maggi. 

Calvi dell’Umbria, martedì 18 agosto ore 21.15 nel Giardino del Monastero.

La quinta edizione del Calvi Festival, fra i suoi trentatré eventi in programma, divisi in varie categorie, propone quest’anno una nuova sezione: l’Arte del Doppiaggio. E lo farà in grande stile martedì 18 agosto alle ore 21.15 con la serata dal titolo “Riflettori sull’Arte del Doppiaggio e la sua Storia” con un Omaggio alla Carriera di Gerardo Di Cola e Angelo Maggi. L’evento è a cura di Maria Rita Parroccini (giornalista, scrittrice, poetessa).

Durante la serata si tratterà dei “Cento anni dei miti del Cinema italiano, Federico Fellini e Alberto Sordi, analizzati dal punto di vista del doppiaggio dal Prof. Gerardo Di Cola; successivamente il pubblico potrà conoscere una delle più belle voci del doppiaggio italiano della quarta generazione, quella di Angelo Maggi che proporrà alcune scene tratte dal suo spettacolo di successo ‘Il DoppiAttore –  La Voce oltre il buio’.  La pièce teatrale è scritta, interpretata e diretta dall’attore, doppiatore e direttore di doppiaggio Angelo Maggi che a teatro ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica. Sul palco del Calvi Festival si susseguiranno proiezioni, interviste, aneddoti e momenti di doppiaggio dal vivo. Non mancheranno delle sorprese. Infine avrà luogo il momento della consegna del riconoscimento alla carriera ai due personaggi che hanno segnato in modo indelebile, con la loro professionalità, la Storia del doppiaggio.

Angelo Maggi è la camaleontica voce di grandi star del cinema tra le quali Hugh Grant in “Notting Hill” e “Love actually”, Bruce Willis ne “Il Sesto senso” e in tantissimi altri film, Robert Downey Jr.  in tutta la saga di “Iron man” e “The Avengers”. Negli ultimi venti anni ha prestato la sua voce a Tom Hanks in tanti film tra i quali “Cast away”, “Prova a prendermi”, “The Terminal”, “La Guerra di Charlie Wilson”, “Molto forte incredibilmente vicino”, “Cloud Atlas”, “Captain Phillips”, “Saving Mr.Banks”, “Il Ponte delle spie” di S. Spielberg, ‘’The Circle’’, ‘’Sully’’, ‘’The Post’’ di S. Spielberg , “Greyhound”. Inoltre è la voce di diversi protagonisti di serial televisivi di successo tra cui Jethro Gibbs in “NCIS“, il Dott. Cox in “Scrubs” e il napoletanissimo Commissario Winchester ne “I Simpson“. Formatosi alla Bottega teatrale di Firenze diretta da Vittorio Gassman, dopo aver conseguito una laurea in Scienze biologiche, debutta in teatro nel famoso “Fa male il teatro” con Vittorio Gassman. Negli anni successivi recita in importanti compagnie tra le quali quella di Giorgio Albertazzi, di Vittorio Caprioli, di Mario Carotenuto e di Luigi Squarzina. Ha interpretato e diretto con successo, insieme a Massimiliano Pazzaglia, “Due piccioni con una fama”; è stato Proust in “Salotto Proust” di Rosario Galli; protagonista in “Fitzgerald – Il sogno americano” di Riccardo Cavallo; in “Forbici Follia” di Gianni Williams, in “Uomini alla crisi finale” di Pino Ammendola, e in ‘’Lost in Rome’’ di Pierpaolo Palladino.  Al cinema è nel mitico “Sapore di mare” regia di C. Vanzina. Successivamente è protagonista di “Zero in condotta” regia di G. Carnimeo, di “Mi faccia causa” regia di Steno e di “Il coraggio di parlare” regia di L. Castellani. In televisione è stato l’editore Lozzi nel serial “Ricominciare”, è stato il maggiore Fiorini ne “Il capitano” regia di V. Sindoni, Grimaldi in “Questa è la mia terra” regia di R. Mertes. È stato Papa Pacelli nella fiction “Paolo VI” regia di F. Costa e il capitano Valerio Tebaldi ne “L’isola” regia di A. Negrin.

Il professore Gerardo Di Cola è considerato lo storico del doppiaggio italiano. Nato a Pescara e frequentatore giornaliero dei cinematografici della sua città, ben presto diventa espertissimo nel riconoscere le voci degli attori e dei doppiatoriSi trasferisce a Bologna dove studia nella facoltà di Fisica. Lavora all’Osservatorio Astronomico di Loiano per una tesi sperimentale sulle Stelle Be (i dati relativi alla ricerca vengono pubblicati in una rivista di Astrofisica cecoslovacca). Si laurea in Fisica e si iscrive alla facoltà di Astronomia. Inizia dalla fotografia e cinematografia underground per allargare le proprie esperienze con cortometraggi in Super 8. La sua creatività trova nella registrazione elettronica il mezzo ideale per esprimersi. Realizza interamente in VHS documentari molto apprezzati in concorsi nazionali ed internazionali. Sta per laurearsi in Astronomia quando riaffiora la passione per il cinema e le sue voci. Dopo una breve consultazione degli archivi e degli schedari nella biblioteca del Centro sperimentale di Cinematografia di Roma, si convince che in Italia non esiste una ricerca sistematica e approfondita del fenomeno. Per otto anni quasi tutte le sue energie sono finalizzate a recuperare le vicende legate al mondo dei doppiatori del passatoDurante questo periodo inizia a realizzare documentari sul doppiaggio e i suoi interpreti che trovano visibilità in importanti festival del Doppiaggio. Docente di Matematica e Fisica all’Istituto d’Arte di Pescara, applicando il metodo scientifico scrive la prima storia del doppiaggio, una storia mai scritta pur essendo l’Italia il Paese che più l’ha utilizzato. Nel 2004 pubblica il suo libro più famoso, “Le Voci del Tempo Perduto” dove ricostruisce, appunto, la storia del doppiaggio e dei suoi interpreti dal 1927 al 1970. Di seguito pubblica “Il Teatro di Shakespeare e il Doppiaggio”, “Anna Magnani e il doppiaggio”, “Lydia Simoneschi – La voce del cinema italiano”, “Federico Fellini e il doppiaggio” e l’ultimo, “Gualtiero De Angelis, poeta doppiattore” che sarà presentato in prima nazionale al Calvi Festival, dove verranno ricordati in particolar modo Alberto Sordi e Federico Fellini a cento anni dalla loro nascita.

L’evento “Riflettori sull’Arte del doppiaggio” si svolgerà martedì 18 agosto alle ore 21,15 nel giardino del Monastero (ingresso da Piazzetta dei Martiri).  L’ingresso allo spettacolo è libero ma la prenotazione è obbligatoria per il rispetto delle normative di sicurezza vigenti. Si può prenotare telefonando o recandosi direttamente presso il Punto Informazioni Turistiche (telefono 3339615741; sede in piazza Mazzini n°14, Calvi dell’Umbria (Terni). Orario di apertura al pubblico: mattino 10/13; pomeriggio dalle ore 20, ovvero un’ora prima dello spettacolo).

 ‘CALVI FESTIVAL 2020’ –  sezione ARTE DEL DOPPIAGGIO

“SERATA OMAGGIO ALLA CARRIERA DI GERARDO DI COLA E ANGELO MAGGI”

–          RIFLETTORI SULL’ARTE DEL DOPPIAGGIO E LA SUA STORIA –

“Cento anni dei miti del Cinema italiano, Federico Fellini e Alberto Sordi, analizzati dal punto di vista del doppiaggio dal Prof. Gerardo Di Cola.

“Il Doppiattore. La voce oltre il buio”, estratto della pièce teatrale, scritta, interpretata e diretta da Angelo Maggi.

Con Gerardo Di Cola e Angelo Maggi

A  cura di Maria Rita Parroccini

Calvi dell’Umbria (Terni) –  Giardino del Monastero (ingresso da piazzetta dei Martiri)

Martedì 18 Agosto 2020 – ore 21,15.

Ingresso libero.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA:

Telefonicamente o direttamente: Punto Informazioni Turistiche, Calvi dell’Umbria  (Terni) – piazza Mazzini°14 – Tel.: 3339615741. Orario: tutti i giorni ore 10/13. Il pomeriggio: dalle ore 20 (un’ora prima dello spettacolo in programma).

Articolo precedenteCarlo Luglio ed Ernesto Mahieux presentano Il ladro di cardellini all’Arena Milano Est
Articolo successivoI Nobili e le Dame della Compagnia Nazionale di Danza Storica a Nepi con il “Gran Ballo degli Auguri a Carla Fracci”