I Panni Sporchi. Prima mostra degli artisti dell’atelier condiviso Lavanderia delle Meraviglie di Roma

I Panni Sporchi. Prima mostra degli artisti dell’atelier condiviso Lavanderia delle Meraviglie di Roma dal 29 marzo al 4 maggio 2019

E dopo Maiale, Majakovskij, Malfatto… arrivano gli artisti dell’atelier condiviso Lavanderia delle Meraviglie con la loro prima mostra!

IL PROGETTO LAVANDERIA DELLE MERAVIGLIE
Il progetto è nato in risposta al desiderio di molti artisti di Monte Mario di uno spazio fisico e temporale dove riunirsi, confrontarsi e lavorare insieme. L’Ex Lavanderia ha risposto a questa richiesta mettendo a disposizione le sue ampie stanze e i suoi terrazzi. E’ nato così l’atelier condiviso Lavanderia delle Meraviglie. Ogni fine settimana gli artisti si sono incontrati negli spazi dell’Ex Lavanderia creando un gruppo attivo e propositivo fatto di sogni ma anche di concretezze, di profumo di colori e di chiacchiere.

Il tema della follia ci è sembrato il primo argomento su cui confrontarci, legato sia al territorio e allo spazio che ci ospita, che all’occasione della ricorrenza della Legge Basaglia che porta con sé le Giornate Basagliane.

I PANNI SPORCHI

I Panni Sporchi è il titolo della prima mostra nata dal collettivo dell’atelier condiviso Lavanderia delle Meraviglie. Un riferimento ai panni che entravano in Lavanderia ogni giorno. Panni sporchi di sofferenze difficili da raccontare, quotidianamente sbiancati per essere pronti a uscire nuovamente. Panni sistematicamente privati di ogni memoria, panni omologati e resi indistintamente candidi.

Ogni traccia di sudore, lacrime e sangue, ogni sindone più o meno sacra, ogni impronta di sogni notturni e deliri diurni veniva puntualmente negata. Puntualmente i panni sporchi uscivano dalla lavanderia senza memoria, pronti a raccogliere gli stessi errori e le stesse sofferenze da cui erano stati puliti.

Oggi, con gli artisti dell’atelier Lavanderia delle Meraviglie vogliamo prendere per mano quei panni sporchi e liberarli attraverso i colori e l’arte. Recuperare storie non per forza legate al Santa Maria della Pietà, ma che contengono tutte  l’elemento di rottura contenuto in ogni Meraviglia.
In questa parola riconosciamo il potere dello stupore che desta. Dall’intuizione dello scienziato all’estro dello scrittore, dallo sguardo estatico del santo alla riflessione del filosofo, la Meraviglia è ciò che crea le note del musicista e i versi del poeta e si ostina a spingerci verso l’oltre.
Le memorie dei panni sporchi sono state raccontate dagli artisti della Lavanderia delle Meraviglie, ognuno seguendo il suo stile, ognuno con il proprio sguardo, spesso dialogando silenziosamente con le sofferenze e le visioni di quanti sono stati considerati matti.

PROGRAMMA
Il programma della serata per il Vernissage è ricco di interventi, perché ricco è stato il percorso che ha portato a questa data.

      h. 18.00 Vernissage con presentazione degli artisti e del progetto Lavanderia delle Meraviglie

      h.18.30 Il Treno della Follia – monologo teatrale di e con Fast

      h. 19.00 Esperienza di arte partecipativa con l’opera Abbracci di Gianluca Verano e l’installazione performativa That Foolish Empty Space di Reiko.

      h.20.00 Cena a cura dell’Ex Lavanderia

      h.21.00 Concerto di Mitumme e Me.go

GLI ARTISTI
Agnese Dottori, Alessia Pagnotti, Angela Scaramuzzi, Filippo Paoloni Lunari, Francesca Cantiani, Francesca Coccurello, Gianluca Verano, Giorgia Curti, Ilaria Olstyle, Ilaria Sartini, Monika Kosior, Nina Razzaboni, Paola Pavese, Reiko, Triana Ariè

La rassegna Umane Scintille propone presso la Ex Lavanderia fino al 4 maggio una tappa di primavera per rilanciare un progetto di teatro pubblico e spazi condivisi, un laboratorio di riflessione e di incontro degli artisti, come scambio di esperienze, umane e sociali, come luogo in cui possano esprimersi tutti i soggetti che abitano il teatro, scegliendo la differenza come ricchezza. Difficilmente le nove compagnie in scena avrebbero condiviso lo stesso palcoscenico, qui invece tra dissenso, poesia, risate, stupori, incontri e scontri luminosi si produrranno “Umane scintille” per diversi pubblici, con spettacoli per ragazzi il sabato pomeriggio. La Ex Lavanderia è un spazio per l’artista che sceglie di confrontarsi con l’altro da sé: tra compagni di viaggio e diversi pubblici.

In programma venerdì 12 e sabato 13 e domenica 14 aprile:

Venerdì 12 aprile ore 21.00

Compagnia Elena Vanni

AREM Agenzia Recupero Eventi Mancanti

da un’idea di Elena Vanni e Raimondo Brandi

di e con Francesca Farcomeni, Noemi Parroni, Elena Vanni

collaborazione artistica e drammaturgica di Raimondo Brandi e Elena Dragonetti

A.R.E.M. è un’Agenzia Recupero Eventi Mancanti

ideata e gestita da tre donne che come vere e proprie chirurghe del tempo, offrono ai clienti/spettatori la possibilità di rivivere i propri ricordi.

Basterà compilare un piccolo questionario anonimo all’ingresso scrivendo un ricordo della propria vita che si vorrebbe rivivere, e metterlo in una scatola. Se il ricordo verrà sorteggiato, diventerà spettacolo

A.R.E.M. è un lavoro di regia e drammaturgia in tempo reale in cui lo spettatore, senza essere coinvolto direttamente, diviene protagonista e co-drammaturgo.

Partecipa come singolo ad una reinvenzione collettiva dei ricordi, assiste in un tempo al recupero della propria storia e si riconosce in quella degli altri.

A.R.E.M. E’ un dispositivo che mette in moto una reinvenzione collettiva dei ricordi e dà vita ad uno spettacolo ogni sera diverso.

con Francesca Farcomeni, Noemi Parroni, Elena Vanni
sabato 13 aprile ore 16.00

Tojtjater

Aladino

uno spettacolo per burattini

scritto, diretto e animato da:

Giada Parlanti e Emanuele Silvestri

Aladino il ragazzo dal cuore puro, un “diamante grezzo”, l’unico che poteva aprire la porta della caverna dei desideri.
Un cattivo mago necromante bramoso di appropriarsi della lampada meravigliosa.
La lampada simbolo della forza vitale che è in noi, quella forza che ci fa raggiungere i nostri desideri, che è racchiusa in quella grotta che risiede nella nostra anima.
I desideri di amore e nutrimento di Aladino e di denaro e potere del mago.
Una stupenda leggenda che narra la crescita di un ragazzo che trova in sé stesso la forza di raggiungere i propri sogni, di combattere e sconfiggere la brama di potere e l’avidità.
Aladino è una delle leggende contenute ne “Le mille e una notte” la più conosciuta raccolta di racconti arabi.
Il racconto è ricco di simboli dal valore molto potente: il protagonista che faceva disperare i genitori per la sua indolenza, ma la cui generosità era decantata da tutti i poveri cittadini del villaggio, ragione per cui viene definito un “diamante grezzo”, l’unico a poter aprire la porta della caverna dei desideri, è personaggio in cui tutti noi possiamo identificarci, compresi i bambini; la caverna che rappresenta la parte più intima di noi, il nostro inconscio in cui entrare per cercare i nostri sentimenti, le nostre emozioni, i nostri desideri; la lampada che contiene un genio, la nostra forza vitale, la fiamma che arde in attesa di essere scoperta per dare corpo ai nostri sogni, le nostre aspirazioni; il mago necromante simbolo del male da cui difendersi, da combattere con tutte le nostre forze anche quando sembra tutto perduto; la principessa Luna rappresentazione dell’amore, il più alto desiderio che possiamo raggiungere, contrapposto alla brama di potere del male incarnato dal mago.
La storia è ambientata nella Cina settentrionale, ma viene normalmente collocata in Arabia, per questo abbiamo deciso di rielaborarla parlando di integrazione tra due mondi, tra due innamorati di diversa provenienza.
Chissà se l’amore tra un povero ragazzo cinese ed una principessa araba potrà mai coronarsi, tra le mille difficoltà che i due incontreranno.

Il Teatro di figura si collega subito alla Commedia, alle maschere, ai lazzi e al divertissement che lo caratterizza. Infatti è un tipo di teatro estremamente adatto ad un pubblico di bambini poiché nella giovane età è fondamentale far passare tutto attraverso il gioco e le risa, ma non solo. E’ importante creare uno spunto di riflessione in loro, portare sempre un messaggio costruttivo che i bambini faranno proprio attraverso appunto il divertimento.
Di seguito allo spettacolo sveleremo quello che si cela dietro la “baracca”: i bambini potranno “conoscere” i burattini ed entrare in contatto diretto con loro e con la loro magia.
Domenica 14 aprile, ore 18.00

Franco Battaglia Teatro

Perché Foottit e Chocolat?

drammaturgia collettiva con

Edilson Araujo e Monica Bandella

regia Ilaria Migliaccio

George Foottit era un clown inglese famoso in Francia per le sue prodezze nel circo equestre e Raphael Padilla (Chocolat), cubano di origine africana, era stato portato in Europa da chi lo aveva comprato come schiavo. Loro, loro malgrado forse, con numeri circensi divenuti popolarissimi nella Francia della belle époque, furono in grado di andare oltre la discriminazione e la violenza insita nel fascino per i cosiddetti freaks, i tanti George e Willie Muse o la famosa ‘Venere ottentotta’, Saartjie Baartman.

Perché Foottit e Chocolat? nasce proprio dalla domanda che ci siamo fatti: che senso ha oggi fare uno spettacolo sui due clown che, vissuti tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, hanno rivoluzionato la comicità facendo semplicemente, e in parte inconsapevolmente, della loro diversità una ricchezza? Che senso ha oggi raccontare la loro storia? Ci siamo risposti facilmente. Ha molto senso, soprattutto oggi che le frontiere e i muri tra l’io e l’altro, tra il noi e il loro diventano barriere materiali e sociali, retorica della paura, discorso da campagna elettorale. Soprattutto oggi che il razzismo è quotidiano, nelle parole nelle azioni del vicino di casa come del collega, spesso mascherato da falso perbenismo in dichiarazioni come: “Non sono razzista, ma…”. Ecco, quel ‘ma’ e quei puntini di sospensione sono la nostra vera inquietudine su cui vogliamo interrogarci e interrogare il pubblico in modo semplice e diretto, chiaro, senza falsi contorsionismi di parole. “Foottit è il maestro despota caparbio e di un’intelligenza fine su alcuni punti e ancora più su altri, malvagio avaro e debole con i grandi, quanto violento con i più deboli. Chocolat al contrario è il nero soffri-dolori che obbedisce, si fa male, ma resta impassibile e lascia lo spettatore indeciso se credere di avere davanti un bruto senza cervello o uno sfortunato molto intelligente, che conosce la sua sfortuna, che comprende tutto, ma non dice niente perché dirlo non servirebbe a niente.” (Franc Nohain, Les mémoires de Footit et Chocolat clowns, 1907) E invece noi sappiamo che dirlo serve, oggi più che mai. Saranno i due attori contemporanei Anna e Cabila che, in un continuo scambio metateatrale tra il loro presente e il passato di Foottit e Chocolat, cercheranno di arrivare, nel loro confrontarsi, alle azioni da compiere per provare a cambiare le cose, per dargli il nome giusto, dentro e fuori dal teatro.

La rassegna continua fino al 4 Maggio

Venerdì 26 aprile ore 21.00

The Samson option

regia Camilla Ribechi

drammaturgia Camilla Ribechi

con Camilla Ribechi e Cesare Cesarini

sabato 27 aprile ore 16.00

Divisoperzero

Plutone e Proserpina

di e con Francesco Picciotti e con l’aiuto di Francesca Villa

Sabato 4 maggio ore 16.00

Teatro San Carlino

Le divertenti avventure di Arlecchino e Pulcinella

Farsa comica con attori e burattini

testi e regia di Caterina Vitiello

Burattini e costumi di Vera Zamuner

con Caterina Vitiello, Emanuele Silvestri

UMANE SCINTILLE

Rassegna di teatro contemporaneo tra dissenso, poesia, risate, stupori, incontri e scontri luminosi

a cura del Collettivo Teatro Ex Lavanderia

TAPPA DI PRIMAVERA

dal 29 marzo al 4 maggio 2019

ASSOCIAZIONE EX LAVANDERIA (Padiglione 31)

Parco Santa Maria della Pietà (piazza Santa Maria della Pietà, 5) Roma

Info 393 9929813/ 3296887777 umanescintille@gmail.com

Ingresso consapevole a offerta libera (consigliato minimo 5 €)

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