I lunatici raccontati da Femmina nel singolo Lune Storte

Dal 4 giugno è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “LUNE STORTE”, nuovo singolo di FEMMINA.

Con il suo nuovo brano, “LUNE STORTE”, FEMMINA vuole rendere omaggio alle persone lunatiche, complicate, malinconiche, agitate, tempestose: insomma, un po’ storte. Chi vive la vita lontano dagli equilibri, ma guidato dal proprio istinto, probabilmente non ottiene ciò vuole, ma si avvicina senz’altro a ciò di cui ha bisogno.

Spiega l’artista a proposito del nuovo singolo: «Credo che a chiunque capiti di svegliarsi male. Ai lunatici capita sicuramente spesso. Io sono sempre stata molto condizionata dal cielo e questo, purtroppo, non è un pregio, soprattutto per chi cerca di starti a fianco. Amo le persone non equilibrate perché vivono seguendo la sincerità dei sentimenti. La canzone è un invito all’amore, quello folle, sconsiderato, lunatico: quello che ti fa paura ma tifa sentire vivo».

Ecco cosa ci ha raccontato!

E’ possibile, secondo te, fare musica senza studiare musica?
No. Ci sono diversi modi per studiare la musica. Non intendo solo i percorsi classici di accademia. Anche un ascolto attento, accurato.. è un modo per studiare, anzi credo sia il migliore. Ma non studiare affatto e utilizzare dei campioni per tirare su un beat che funzioni non credo sia fare musica. È come chi cucina tutto utilizzando i robot. Ahahah..

Cosa puoi raccontarci della tua collaborazione con Neffa?
Non c’è stata una vera e propria collaborazione. Ci siamo conosciuti e lui ha apprezzato molto il mio modo di cantare. Mi ha invitata in studio e abbiamo cantato assieme e condiviso tantissima musica. Siamo degli ottimi amici. Mi ha insegnato molto.

Di cosa parla “Lune Storte”?
Nel concreto racconta la storia di due persone che si imbarcano in una storia d’amore consapevoli dei loro limiti, dei loro equilibri instabili dovuti alle famose “Lune Storte”.

Come state lavorando tu e Andrea Rossetti? In che modo ti ha influenzato?
Andrea per me è come un fratello. Abbiamo condiviso negli anni tantissima musica ed era la persona ideale per lavorare a questo progetto, sotto tutti i punti di vista. Musicalmente ha dei gusti simili, se non identici ai miei.. e poi è la persona più paziente che conosca, e questa è una prerogativa fondamentale per lavorare con me. Sono estremamente pignola.

Come stai in questo momento, nonostante tutto?
Sono serena. Stranamente. Sono molto entusiasta del lavoro che sto facendo e della direzione che ho preso. Spero solo che si torni al più presto a suonare dal vivo.

Articolo precedenteGigi e Ross all’Arena Milano Est: il 24 giugno un potpourri tutto da ridere
Articolo successivoOsmosi – Risonanze d’arte contemporanea